Inflazione, lo shopping via app fa risparmiare?

scritto da il 03 Ottobre 2023

Post di Laura Magistrali, Head of Sales and Marketing di Mumble –

I consumatori che utilizzano le app mobili per lo shopping online sono tre volte più propensi a finalizzare un acquisto e aumentano il proprio budget di spesa del 140%: è quanto emerge da un’indagine[1] condotta da Shoppy (shoppy.is/it), primo mobile app builder no-code europeo ideato da Mumble (mumble.it) per gli e-commerce attivi sulla piattaforma Shopify.

Tale comportamento di acquisto, secondo l’analisi, sembrerebbe legato principalmente a un sempre più decisivo abbandono della navigazione web, a una maggiore influenza delle recensioni online e a una netta riduzione delle distanze tra utente e brand che si crea attraverso i dispositivi mobile.

Ma, tutto questo, come si coniuga con l’alta inflazione? È possibile che le famiglie scelgano le app anche per risparmiare? In qualità di Head of Sales and Marketing di Mumble, Laura Magistrali ha cercato di rispondere a questi interrogativi.

Perché i consumatori acquistano via app?

Le app, oggi, sono diventate lo strumento preferito per lo shopping di prodotti o servizi online poiché costituiscono la soluzione più compatibile con il comportamento di acquisto degli utenti. Ma non solo.

Maggiormente coinvolti dai brand grazie a notifiche push che forniscono aggiornamenti immediati su sconti, promozioni e stato degli ordini, i consumatori cercano qui un’esperienza di acquisto altamente personalizzata sulla base dei propri interessi e la possibilità di risparmiare.

Spesso, infatti, vengono lanciate offerte e, per i clienti più affezionati, vengono promossi fidelity programs, rewards e offerte esclusive proposte sulla base degli acquisti effettuati in precedenza. Questo meccanismo consente anche di confrontare prodotti complementari e correlati, aiutando le famiglie a fare shopping in maniera più consapevole.

App

Immagine di Airam Dato per Unsplash

Esiste una relazione tra shopping in app e budget di spesa?

Chi fa shopping in app aumenta la frequenza di acquisto del 33% e compra il 34% in più di articoli[2]: la ricezione delle notifiche push come i saluti di benvenuto o gli aggiornamenti sullo stato dell’ordine, accorciano la distanza tra utente e brand grazie a una comunicazione immediata e continua che incide positivamente sulla frequenza e il numero di acquisti. La personalizzazione dei messaggi basata su interessi e comportamenti passati del consumatore, in più, suscita un senso di rilevanza e cura, aumentando l’interesse e la probabilità di conversione. Gli utenti si sentono compresi e valorizzati, aumentando l’engagement e agevolando la decisione d’acquisto.

Ma è anche la possibilità di risparmiare che, in questo periodo storico, sposta lo shopping online delle famiglie sulle app. Grazie alla possibilità di confrontare prodotti, valutare le alternative più economiche, ricevere segnalazioni relative a sconti e offerte esclusive su misura, gli utenti fanno più acquisti e in maniera più consapevole: il margine di spesa, infatti, in questo caso aumenta perché il consumatore con un budget limitato mosso da una necessità seleziona più attentamente, è certo della propria scelta e sicuro di voler acquistare.

NOTE

[1] Per effettuare l’analisi, sono state prese in considerazione 10 app create con Shoppy e i dati ottenuti incrociando il valore medio del loro carrello con alcune evidenze correlate al comportamento di acquisto degli utenti sul web

[2] Think With Google: 3 modi in cui i retailer possono utilizzare le app mobili