Direttiva whistleblowing in vigore, perché è un cambio di passo

scritto da il 18 Dicembre 2023

Post di Arianna Lamera, Talent Acquisition & People Business Partner di Factorial – 

Da domenica 17 dicembre 2023 in tutti i Paesi membri dell’Unione Europea ci sarà un cambiamento nell’applicazione della direttiva whistleblowing, portando tutte le aziende con più di 50 dipendenti, del settore pubblico o privato, all’obbligo di dotarsi di uno strumento di segnalazione interna di illeciti. Ma facciamo un passo indietro: cosa si intende per whistleblowing e perché è importante questo cambiamento per le aziende? Partendo dalla definizione, con whistleblowing s’intende l’atto in cui un dipendente, ma anche un azionista, volontario, tirocinante o ex-dipendente, decide di segnalare alle autorità un illecito commesso dall’azienda per la quale lavora o ha lavorato in passato. Quest’ultimo, perché sia segnalato, deve riguardare l’interesse della collettività, ovvero i casi in cui il fatto commesso dall’azienda impatti non esclusivamente sul singolo individuo, ma sulla comunità.

La crescita dell’interesse nei confronti del whistleblowing è iniziata sicuramente con la crisi finanziaria globale del 2008, che evidenziato la necessità di un cambiamento nel sistema di denuncia della corruzione a livello aziendale e la conseguente pressione sulle aziende per dare maggior voce ai propri dipendenti. Da tempo sempre più governi stanno mettendo in atto leggi sul whistleblowing che, in alcuni casi, rendono obbligatoria l’implementazione di sistemi di whistleblowing definiti, facilitando la tutela dei whistleblower.

Fino a poco tempo fa l’obbligo di dotarsi di simili strumenti era solo per le aziende con più di 250 dipendenti ora, invece, è stato deciso di abbassare considerevolmente il numero, ampliando così la normativa anche alle Piccole e Medie Imprese. Le casistiche specifiche possono variare da un’azienda all’altra, e le leggi sulla protezione degli informatori definiscono i casi di whistleblowing in modo diverso in base anche alla giurisdizione nazionale di ogni Paese.

Si tratta senza dubbio di un cambio di passo importante volto sempre più verso una cultura del lavoro più trasparente e responsabile, soprattutto nei confronti dei dipendenti. Un punto di partenza necessario per favorire e abbracciare il cambiamento e che porta, di rimando, degli importanti benefici all’interno delle stesse imprese, potenziando la fiducia e la soddisfazione dei dipendenti e contribuendo al successo a lungo termine dell’azienda stessa.

Proprio per questo motivo, sempre più aziende stanno decidendo di istituire canali di whistleblowing interni per gestire al meglio possibili negligenze o problemi garantendo trasparenza e parità di trattamento. Ritengo, infatti, che lo spazio di lavoro debba necessariamente essere un luogo in cui sentirsi coinvolti, protetti e rispettati: sono le persone a fare un’azienda, per questo bisogna tutelarle al meglio.

Un dipendente deve quindi sentirsi libero di poter denunciare eventuali ingiustizie o violenze subite durante lo svolgimento del proprio lavoro, o di cui è venuto a conoscenza, in modo tale che le risorse umane o altre figure interne possano prendere provvedimenti immediati.

whistleblowing

La normativa sul whistleblowing contribuisce quindi a promuovere valori importanti come l’integrità e il senso di responsabilità all’interno dell’impresa, proprio perché quando i dipendenti hanno la possibilità di segnalare attività sospette senza timore di possibili ritorsioni, è più probabile che si sentano incoraggiati a farlo. Un meccanismo ancora oggi necessario, dal momento che, in alcuni casi, i luoghi di lavoro non sono sempre degli ambienti sicuri in cui i dipendenti si sentono ascoltati e liberi di denunciare attività illecite.

Dotarsi di procedure interne chiare per la segnalazione di possibili violazioni rende i lavoratori, anche delle aziende più piccole, protetti da qualsiasi forma di discriminazione; inoltre, l’anonimato previene potenziali ritorsioni in caso di segnalazione. Questo è un punto molto importante nel contrasto di forme di corruzione anche più piccole ed invisibili che si possono verificare all’interno dei contesti aziendali (piccoli o grandi che siano).

Le nuove normative spesso includono anche disposizioni per proteggere i denuncianti da ritorsioni garantendo che i dipendenti che segnalano violazioni o comportamenti illeciti non siano soggetti a discriminazioni, licenziamenti o altre azioni punitive da parte del datore di lavoro. Infatti, nel concreto, grazie alle sanzioni stabilite dall’Unione Europea, la normativa del Whistleblowing protegge i lavoratori con sanzioni fino a 50mila euro, se a seguito di una segnalazione di illecito il lavoratore dovesse essere in qualche modo sottoposto a sospensione, demansionamento, licenziamento, trasferimento, cambiamento dell’orario di lavoro, mancato rinnovo o soluzione anticipata del contratto di lavoro e mancate promozioni.

Siamo estremamente favorevoli e supportiamo appieno questo ampliamento della normativa dell’Unione Europa; infatti, con Factorial, le aziende possono implementare un sistema per il whistleblowing con la certezza di utilizzare una funzionalità conforme ai requisiti UE. Questo significa che i lavoratori possono inviare le richieste per iscritto con la garanzia di mantenere l’anonimato e quindi essere ulteriormente tutelati. Dotarsi di un sistema di questo tipo porta dei vantaggi che è bene considerare: innanzitutto incoraggia i lavoratori a segnalare illeciti; migliora la sicurezza e, cosa importante per le aziende per attrarre e mantenere i talenti, rafforza l’immagine del brand nei confronti dei lavoratori e di tutti gli stakeholders.

Certamente, adattarsi velocemente ai cambiamenti è sempre una sfida per le aziende, specialmente per le più piccole. Tuttavia, questo nuovo provvedimento può solo migliorare sensibilmente il clima aziendale rendendo i luoghi di lavoro più sicuri e trasparenti. È importante, inoltre, che le aziende accolgano questa nuova direttiva in modo positivo promuovendo il whistleblowing come una pratica che incoraggi i dipendenti a segnalare in modo tempestivo comportamenti illeciti ed irregolarità. In questo modo l’azienda conquisterà maggiore fiducia da parte dei lavoratori e si farà portatrice di una cultura innovativa e responsabile.