Influencer e piattaforme, chi ha il coltello dalla parte del manico?

scritto da il 05 Febbraio 2024

Se vendi la tua merce appoggiandola sul banchetto di qualcun altro è possibile che prima o poi il proprietario del banchetto ti chieda una percentuale sulle vendite, visto che ti ospita. È una cosa che potrebbe succedere anche nei banchetti digitali, le piattaforme come Instagram, Facebook, Tik Tok, che ospitano milioni di persone. Tra queste persone ci sono però anche dei tipi particolari che su quelle piattaforme vendono e fanno soldi.

La piazza, la stampa, la radio, la televisione sono le quattro grandi tappe della tecnologia per influenzare il comportamento delle masse, per motivi commerciali, politici, militari o culturali.

Internet e i social media hanno moltiplicato la capacità di raggiungere le persone. Con un click un influencer può raggiungerne milioni.

Ma cosa è un (o una) influencer? Secondo AGCOM, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, per rientrare in questa categoria devi vendere qualcosa, avere almeno un milione di followers, pubblicare almeno 24 contenuti all’anno e avere un tasso di partecipazione minimo.

Essere influencer vuol dire guadagnare essenzialmente in tre modi:

1- vendendo prodotti propri

2- sponsorizzando prodotti di altri

3- accrescendo la sua reputazione e quindi i suoi cachet.

Come guadagna la piattaforma che diffonde i contenuti degli influencer? La piattaforma guadagna in base al traffico che genera perché a questo sono legati i compensi pubblicitari. Gli influencer generano traffico e quindi indirettamente sostengono le entrate della piattaforma.

Influencer

Kim Kardashian, Getty Images dal Sole 24 Ore

Dunque il gioco tra piattaforma e influencer ha due facce, perché entrambi si avvantaggiano l’uno dell’altro/a. La minaccia delle piattaforme, come Instagram, di espellere quegli influencer che non condividono parte dei guadagni è un’arma a doppio taglio: l’espulsione danneggia gli influencer, ma al contempo danneggia il traffico generato. Nel caso di Kim Kardashian stiamo parlando di 250 milioni di follower. Bisogna quindi capire qual è il taglio più doloroso. I banchetti devono accontentarsi e gli influencer per un po’ possono stare tranquilli, almeno per ora?