Cosa cercano gli stranieri che studiano la creatività in Italia?

scritto da il 11 Marzo 2024

Post di Alessandro Montel, CEO di Plena Education – 

L’Italia vanta la reputazione di centro d’eccellenza a livello globale nell’ambito dell’arte e della creatività: proprio per questo, il nostro Paese sta diventando una meta sempre più ambita dai ragazzi di tutto il mondo, che vogliono avvicinarsi a discipline creative e artistiche.

L’Italia possiede, e riesce quindi a restituire, un bagaglio di competenze tipicamente riconducibili a quelle aree di eccellenza riconosciute nel nostro Paese, ossia la storia, la creatività e il saper fare. Proprio queste dimensioni sono una delle principali fonti di attrazione degli studenti stranieri, che scelgono di trasferirsi in Italia per intraprendere percorsi di studio nell’ambito dell’arte, del fashion, del design e della creatività in generale, avendo la preziosa opportunità di apprendere anche la lingua che, con la sua prosperità espressiva, particolarmente connessa alla cultura storica, artistica e musicale, sembra mantenere ancora oggi un carattere fortemente attrattivo.

La ricchezza culturale italiana, inoltre, è quasi senza eguali: il nostro Paese è lo Stato con più siti inclusi dall’Unesco tra i patrimoni dell’umanità, 58 in totale, senza contare la molteplicità di musei e siti archeologici presenti su tutta la penisola. Proprio per questo, gli stranieri che vengono in Italia per intraprendere studi nell’ambito della creatività hanno modo di entrare in contatto diretto con il patrimonio artistico culturale, ma anche di vivere e sperimentare quella creatività tipica italiana.

Creatività italiana: ecco i poli di attrazione

A ciò si aggiunge il ruolo che centri come Milano, Roma e Firenze hanno in qualità di capitali della moda, del design, del cinema, della musica e delle belle arti. La città meneghina, capitale della moda per eccellenza, permette di respirare il culto del bello, la tradizione del saper fare e del “ben fatto”: inoltre, Milano rappresenta l’esempio della capacità di fare della creatività un vero business, attorno al quale orbitano modelle, stilisti, collezioni ma anche addetti ai lavori che, seppur spesso nell’ombra, sono essenziali per contribuire all’etichetta del Made in Italy. Trasformare la creatività in business, infatti, è ciò su cui molte scuole al giorno d’oggi si concentrano, attraverso partnership con aziende e laboratori, così da creare un ponte tra aziende e creativi, offrendo la possibilità di avere sbocchi lavorativi alle nuove generazioni.

In questo contesto, anche il design milanese rappresenta una delle principali leve del patrimonio culturale del nostro Paese, nutrito costantemente da una moltitudine di spazi creativi e di aree espositive, tra cui studi di architettura, laboratori esclusivi, spazi di coworking, iniziative – come la Design Week o il Fuorisalone – e workshop. Le aree tra via Savona e via Tortona rappresentano il cuore pulsante del design meneghino, con numerosi studi e showroom in continua sperimentazione; punti come Fondazione Prada, Corso Como 10, Spazio Rossana Orlandi e Bosco Verticale sono i simboli di un linguaggio di design sempre più accessibile e fruibile in modo universale.

La creatività nel cinema

Roma poi è la città del cinema per antonomasia: la capitale ha visto nascere il Neorealismo, la Commedia italiana e il Western. A Roma, si deve, però anche l’aver ispirato il Cinema Internazionale: la città ha sempre esercitato un fascino magnetico su registi stranieri, che ne hanno saputo cogliere la magnificenza del naturale set cinematografico, attribuibile ai monumenti di fama mondiale, quali la Fontana di Trevi, il Colosseo, Piazza Navona, Piazza del Pantheon, Castel Sant’Angelo e la Bocca della verità. Ogni anno la città diviene sede del Festival del Cinema e del David di Donatello, due delle principali manifestazioni dedicate al cinema e che fungono da network importanti per registi, case di produzione, cineasti e, in generale, per i protagonisti del settore.

Un paese capace di attrarre studenti stranieri

Prendendo come esempio il gruppo Plena Education, che ogni anno accoglie circa 4500 studenti, la percentuale di stranieri si attesta intorno a una media del 40%, a seconda della scuola di riferimento, contando alunni soprattutto dall’America Latina e dall’India, ma anche da Turchia, Middle East e vari Paesi europei.

Creatività

Considerando poi la Scuola Politecnica Design (SPD) del Gruppo, l’80% degli studenti è di origine straniera, europea ed extraeuropea, e questo comprova quanto il nostro Paese riesca a essere attrattivo grazie al patrimonio storico e culturale e alle opportunità che le singole città offrono per i diversi settori, quindi Milano per la Moda e il Design, Roma per il Cinema e la Musica e Firenze per le Belle arti.

La centralità nell’education per i creativi

L’Italia, dunque, risulta una delle principali mete per gli studenti stranieri che ambiscono a intraprendere qui percorsi di studio o di carriera lavorativa, negli ambiti della creatività e delle arti, proprio per il patrimonio storico e culturale che il nostro Paese vanta. Grazie alla vivacità delle principali città italiane, alle opportunità offerte, alle molteplici iniziative e alle possibilità di networking, l’Italia risulta una dei maggiori centri nevralgici dell’education, capace di favorire il multiculturalismo e la promozione dei giovani talenti.