Il benessere (fisico e mentale) è la nuova leva della produttività

scritto da il 13 Marzo 2024

Post di Claudia Cipolla, Head of Italy Enterprise Business di Gympass Italia – 

Quella degli sportivi è una popolazione in crescita in Italia, secondo dati Istat che vedono un aumento delle persone che praticano attività fisico-sportiva nel tempo libero passati dal 59,1% del 2000 al 66,2% nel 2021. E oggi, sempre in Italia, quasi la totalità dei lavoratori, ben il 95%, ritiene che il benessere sul lavoro sia importante quanto il livello salariale; l’86% dei dipendenti è favorevole all’idea di lasciare un’azienda non attenta al benessere delle persone e il 63% degli intervistati afferma di usufruire già dei benefit per il wellbeing messi a disposizione dal proprio datore di lavoro.

Benessere in azienda per attrarre e fidelizzare i talenti

Sono dati emersi da uno studio che ha coinvolto oltre 5.000 dipendenti in nove Paesi, tra cui l’Italia, rivelando come il 2024 metterà al centro il benessere come fattore fondamentale per la soddisfazione dei dipendenti e, di conseguenza, per il successo aziendale. “Lo stato dell’arte del wellbeing aziendale 2024” si focalizza sul benessere olistico come trend chiave a cui guardare nei prossimi 12 mesi per attrarre e fidelizzare i talenti, massimizzando nel contempo la produttività.

I dati parlano chiaro: non può esserci produttività senza benessere. I dipendenti di tutto il mondo riconoscono questa correlazione e il ruolo centrale che riveste nelle decisioni in materia di occupazione; non esiste una singola dimensione del wellbeing che venga considerata estranea alla carriera. Ogni parte della vita non lavorativa è, in realtà, fondamentale per ottenere ottime prestazioni professionali.

Italiani sempre più convinti dell’importanza del benessere fisico per il lavoro

Entrando nello specifico dell’analisi del mercato italiano, quello che colpisce di questo studio è l’interesse sempre maggiore da parte dei lavoratori del bel Paese per la propria salute emotiva e il proprio grado di coinvolgimento mentale. Mentre il 98% dei dipendenti afferma che non solo il benessere emotivo ma anche l’interesse nei confronti delle attività svolte influiscono sulla produttività, il 96% degli intervistati si sofferma, invece, su quanto sia determinante l’impatto del benessere fisico sul rendimento aziendale.

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(.shock – stock.adobe.com)

Il benessere dei dipendenti non è negoziabile per la forza lavoro di oggi, e la sua importanza sta crescendo significativamente di anno in anno. In un mercato del lavoro in cui la stragrande maggioranza dei lavoratori tiene al wellbeing tanto quanto allo stipendio e utilizza il benessere come fattore guida delle proprie decisioni in materia di scelta dell’impiego, le aziende sono chiamate a garantire un benessere olistico in ogni fase del ciclo di vita dei dipendenti, perché le organizzazioni somigliano sempre più a organismi complessi che prosperano grazie alle relazioni tra diversi elementi.

Benessere e produttività, sfida per le Risorse Umane

Ciò che accade alle persone al di fuori dell’azienda condiziona inevitabilmente il benessere all’interno dell’azienda stessa. L’integrazione fra dentro e fuori è l’unica strada per creare un concetto di ‘benessere vita-lavoro’, in cui le esperienze private e quelle lavorative si amplificano a vicenda. Le aziende che riescono a cogliere questo collegamento hanno l’opportunità di offrire ai propri dipendenti un’esperienza ottimizzata per il benessere e la produttività. Il 2024 si preannuncia, quindi, un anno molto sfidante per le Risorse Umane che sono chiamate a  garantire un’employee experience quanto mai positiva.

L’importanza di modelli organizzativi più flessibili

La priorità assoluta è migliorare l’esperienza dei dipendenti, concentrandosi su iniziative che ruotino intorno alla centralità del benessere senza dimenticare l’importanza della formazione costante con programmi di apprendimento e sviluppo competenze su misura, e il ruolo chiave di modelli organizzativi più flessibili e vicini alle esigenze dei dipendenti. Tutto questo per contribuire a preparare lavoratori più coinvolti che, vivendo in uno stato di benessere, sono più propensi a raggiungere gli obiettivi di business spesso, anche, generando più valore di quello a loro richiesto per ruolo e mansione.