Insegnare la salute a scuola, obiettivo non rinviabile: ecco la legge

scritto da il 10 Luglio 2025

Post di Pietro Ruffoni, CEO e fondatore di Heatlhyfood srl (MyCIA, Dishcovery, Carta d’Identità Alimentare) –

Quando abbiamo creato la Carta d’Identità Alimentare, l’obiettivo era semplice ma ambizioso: aiutare ogni persona a fare scelte alimentari più consapevoli, mettendo al centro esigenze, gusti, intolleranze e valori semplificando la vita ai ristoratori nel creare l’offerta più giusta per il proprio pubblico. Da allora, quell’obiettivo è diventato ancora più urgente e oggi si trasforma in un appello collettivo: sostenere con convinzione la proposta di legge per rendere obbligatoria l’educazione alimentare nelle scuole italiane.

I numeri ci impongono di agire. In Italia, oltre 3 milioni di persone soffrono di disturbi del comportamento alimentare, con un’incidenza drammatica nelle fasce giovanili: il 58% ha tra i 13 e i 25 anni, il 7% è addirittura sotto i 12. E ogni anno, quasi 4.000 adolescenti e pre-adolescenti perdono la vita a causa di queste patologie. Sono dati che ci devono scuotere. Perché ci raccontano di un’emergenza che non è invisibile, ma sotto gli occhi di tutti.

Educare alla salute alimentare non è solo una questione di nutrizione

E che inizia, molto spesso, tra i banchi di scuola. Senza dimenticare che nei Paesi occidentali, le food allergy diagnosticate interessano fino al 10% dei bambini con un aumento progressivo consolidato da decenni, adulti inclusi. Tutto questo comporta più anafilassi, più accessi in ospedale, più necessità di strategie preventive (come etichettature sempre più sofisticate, in cui non più si descrivono gli ingredienti, ma anche ciò che non c’è o potrebbe esserci, come traccia residuale).

Educare alla salute alimentare non è solo una questione di nutrizione, ma di giustizia sociale, di equità, di futuro. Dare ai bambini e ai ragazzi strumenti concreti per capire come mangiare, come scegliere, come rispettare il proprio corpo e quello degli altri significa metterli nella condizione di vivere meglio, più a lungo e in modo più sostenibile. Anche per il nostro sistema sanitario. E partire dall’inclusione di un percorso di educazione alimentare a scuola – anche grazie a strumenti come la Carta d’Identità Alimentare – può aiutare a sensibilizzare, prevenire e gestire queste condizioni, supportando studenti, insegnanti e famiglie.

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Dare ai bambini e ai ragazzi strumenti concreti per capire come mangiare, come scegliere, come rispettare il proprio corpo e quello degli altri significa metterli nella condizione di vivere meglio, più a lungo e in modo più sostenibile (Designed by Freepik)

Educazione alimentare a scuola: una firma per la salute di tutti

È per questo che abbiamo deciso di sostenere e firmare la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dal Comitato Longaevitas, che ha l’obiettivo di rendere la salute un diritto accessibile e concreto per tutti, attraverso la prevenzione e la collaborazione tra cittadini, esperti e istituzioni.

Invito quindi chiunque creda nella forza della prevenzione, della conoscenza e della responsabilità collettiva a fare lo stesso.

Con la Carta d’Identità Alimentare abbiamo già dimostrato che la personalizzazione dell’alimentazione è possibile. Oggi, più che mai, può e deve diventare uno standard nazionale. Uno strumento educativo e inclusivo, che tutela ogni cittadino, dalle allergie alle intolleranze, dalle scelte etiche alle necessità mediche, e che può essere messo al servizio di milioni di studenti, famiglie, insegnanti e operatori del benessere.

#Firmaperlasalute è una promessa per il futuro

Per riuscirci, però, serve una mobilitazione ampia. Non bastano le firme, servono le voci. Quella della scienza, come quella del prof. Giorgio Calabrese, che ha sottolineato i rischi legati all’obesità infantile e alla precoce insorgenza di patologie croniche. Ma anche quelle delle imprese, delle istituzioni scolastiche, della ristorazione, del mondo dello sport, della cultura. Chiunque lavori con il cibo, con l’educazione o con la salute può e deve contribuire a questa trasformazione.

#Firmaperlasalute è un’iniziativa che non riguarda solo il presente: è una promessa per il futuro. E oggi abbiamo tutti la possibilità – e il dovere – di firmarla, sostenerla, e farla crescere. Perché se “L’importante è la Salute”, dobbiamo insegnarla. E perché nessun ragazzo debba più ammalarsi o sentirsi solo per ciò che mangia o non mangia, o per come mangia.