Lingue morte o cervelli in letargo?


Post di Silvano Joly, Business Advisor in Deloitte – "No hay lenguas muertas sino cerebros aletargados". Questa è una celebre frase tratta dal libro “L’ombra del vento” di Carlos Ruiz Zafón, uscito nel 2001 e ambientato a Barcellona nel 1945, racconta del giovane Daniel Sempere, figlio unico di un libraio di testi antichi che vive in un mondo segnato dalle cicatrici della guerra civile. L'eco del conflitto non risuona solo tra le vie della città, ma anche nella sua memoria, offuscando il ricordo del volto materno, strappatogli via dal colera. Nel giorno del suo undicesimo compleanno, il padre lo conduce in un luogo...