06 Dicembre 2023

Armi in Medio Oriente, uno sguardo agli interessi in gioco

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Il 26 gennaio 2021, l’allora presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si recava al Quirinale per rassegnare le dimissioni. Qualche giorno dopo, com’è noto ai più, Mattarella avrebbe ricevuto Mario Draghi per conferirgli l’incarico di formare il nuovo governo. La regia della crisi era stata manifestamente firmata e orgogliosamente rivendicata da Matteo Renzi, il quale, tuttavia, proprio in quei giorni, non mancava di suscitare clamore nell’opinione pubblica per i propri legami, in qualità di consulente e conferenziere, con l’Arabia Saudita e, in particolare, con Sua Altezza Reale Muhammad bin Salman. Il turbamento della...

09 Maggio 2022

Guerra e nuovo ordine monetario: l’equilibrio deve prevalere sulla verità

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Nella lingua latina, esiste un verbo di cui i sistemi economici, in specie quelli contemporanei e che hanno seguito l’esempio statunitense del 1971, si sono voracemente appropriati: si tratta di fio, il cui paradigma completo si esplica in fio, fis, factus sum, fieri. In pratica, è un semideponente, per quanto quest’ultima informazione giovi poco al senso di questo articolo. Per semplificare le cose, diciamo che il paradigma è una sorta di codice fiscale di un verbo; attraverso di esso, infatti, siamo in grado di ottenere i temi necessari alla coniugazione. Qui, non abbiamo di certo intenzione di coniugarlo. Ma, se ne osserviamo...

23 Marzo 2022

In guerra, i buoni fanno affari. Asse Germania-Usa nella produzione di armi

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Premessa Schierarsi dalla parte dei più deboli è doveroso. Ma è anche comodo e sbrigativo. Nel contempo: è proprio necessario premettere che siamo contrari alla guerra? Sì, di questi tempi, bisogna procedere per definizioni. Dunque, siamo contrari alla guerra, ma ciò non costituisce un sano principio d’analisi. Svolgimento Le guerre del terzo millennio appartengono più all’informazione e alla narrazione che ai fatti e al sentimento collettivo, che, inevitabilmente, si origina in conformità a ciò da cui è sollecitato. Di conseguenza, è già sufficiente definire ed esaltare in modo paradigmatico i buoni, separandoli...

04 Febbraio 2020

I costi e i non detti della violenza. Ma Usa e Ue sono proprio aree di pace?

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Nel 2018, la violenza è costata al mondo 14,1 trilioni di dollari, che equivalgono all’11,2% del PIL globale. L’impatto maggiore s’è avuto in Siria, Afghanistan e Repubblica Centrafricana, dove conflitti e disagi hanno eroso, rispettivamente, il 67%, il 47% e il 42% del prodotto interno. La situazione si fa allarmante nello Yemen, dove 24 milioni di persone, cioè l’80% della popolazione ha urgente bisogno di protezione e assistenza. In sostanza, secondo il Global Peace Index 2019, un report prodotto dall’Institute for Economics & Peace, negli ultimi dieci anni, il livello medio di pace nel mondo è peggiorato del 3,78%....

14 Ottobre 2019

Siria, una tragedia lunga un secolo con troppi responsabili

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I numeri sono inesatti, inadeguati, quasi ‘offensivi’; un bilancio vero e proprio non si può fare. Nel 2014, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (UNHCHR), aveva annunciato addirittura di non poter più fornire cifre ufficiali e affidabili sui morti della guerra in Siria. Adesso, dovremmo accogliere in compartecipazione emotiva le parole dell’Alto Rappresentante per la Politica Estera dell’UE, Federica Mogherini, secondo la quale “chiediamo alla Turchia di fermare gli attacchi, ma non possiamo fermare i finanziamenti alla Turchia per la gestione dei migranti”. ‘Dovremmo’… Se ci limitassimo ad...

19 Novembre 2016

Guerra e produttività fra mito e realtà

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Pochi fatti economici sono stati così stilizzati come il boom di produttività susseguente alla Seconda Guerra Mondiale durato 25 anni fino ai primi anni '70. Se sull'accaduto c'è generale convergenza, sulle cause e, soprattutto, sull'influenza che ebbe la guerra stessa nel creare i presupposti per il boom economico conseguente, i pareri sono molti e qualche volta estremamente contrastanti. Uno degli economisti più negativi sugli effetti economici della seconda guerra mondiale sull'economia americana è Alexander J. Field dell'Università di Santa Clara (California), che in un suo paper del 2006, “The Impact of the Second World War...