Il mercato della cosa pubblica: tra politica, pescivendoli e macellai


Si concepisca, anche solo idealmente e per pochi istanti, che le urla d’un pescivendolo o, del pari, quelle d’un fruttivendolo e d’un macellaio, che propongono ai viandanti la propria mercanzia, sovrastino nel tono e nell’intensità quelle d’un oratore che, rivolgendosi a un consesso politico, intenda trattare le urgenze della cosa pubblica. Per l’uomo della società contemporanea, lo sforzo d’immaginazione, molto probabilmente, risulta eccessivo; oggi, una sede di partito è bell’e separata dai luoghi del folklore e dell’essenziale scambio commerciale. Così, indubbiamente, è ancora più difficile sovrapporre ai suoni...