30 Maggio 2017

La mobilità sociale, Einaudi, la competizione. E il Sud in un mondo a parte

scritto da

Francesco Bruno, ottima penna di Econopoly, settimana scorsa ha concentrato la sua attenzione sulla scuola come fattore di mobilità sociale. Bruno coglie nel segno. La scuola è decisiva. È il solo strumento per dare una chance – non la certezza, ahinoi – alle nuove generazioni. Sentite cosa scrive Luigi Einaudi nelle “Prediche inutili” (Einaudi Ed., 1959): “Soltanto insegnanti capaci danno garanzia che i giovani siano, dopo esame rigoroso e imparziale, promossi meritatamente dall’uno all’altro grado della scuola... Sterminati i programmi, troppe le discipline insegnate ed alternate ad ore; gli insegnanti affannati a...

27 Maggio 2017

Viaggio nella disuguaglianza del merito e delle opportunità: capitolo scuola

scritto da

Imperversano le discussioni allarmistiche sulla disuguaglianza dei redditi, su quanto guadagni in più un manager rispetto a un impiegato, sui ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Si tratta di un dibattito che, molto spesso, non si basa sui numeri e, soprattutto, ignora le disuguaglianze meritocratiche, frutto del lavoro faticoso e lungimirante di nonni, genitori e figli che meritano rispetto in una società che si vanta di riconoscere un valore sociale alla famiglia. Disuguaglianza non significa necessariamente ingiustizia. Premesso in generale che solo con la crescita si possono ottenere condizioni economiche e di...

29 Luglio 2016

L’ascensore sociale è fermo. Non si riesce a salire neanche al primo piano

scritto da

In tutto il mondo cresce la quota delle persone non laureate escluse dal mondo del lavoro. Gli ultimi dati dell'OCSE ce lo confermano. Negli Stati Uniti solo un soggetto su sei con bassa scolarità riesce a trovare lavoro. Ne deriva un astio, un risentimento popolare che si riverbera ogni qual volta il cittadino è chiamato a votare. I movimenti anti-establishment ottengono risultati eclatanti. Chi governa perde per definizione. L'ascensore sociale si è bloccato, soprattutto per chi non ha forti competenze distintive. La trickle down theory portata avanti da Ronald Reagan si è rivelata un fake gigantesco. Secondo Arthur Laffer i...

12 Settembre 2015

Il migliore amico di mio figlio è italo-cinese. E, credetemi, anche questa è economia

scritto da

Su immigrati e immigrazione in questi giorni si è scritto molto. Inutile tornare su foto ad effetto o commenti a sproposito che spingono l’opinione pubblica ad oscillare come un pendolo tra rabbia e compassione senza riuscire a fermarsi, a definire una rotta. Il sentimento però che provo sempre di più nell’affrontare il tema è quello di un forte imbarazzo. Gli immigrati ci costringono a specchiarci nei nostri difetti e questo ci infastidisce (dovrebbe farlo) soprattutto perché da anni ormai non riusciamo a risolverli. Questi poveretti arrivano sui barconi e ad ogni sbarco mi ritrovo a pensare che: - Abbiamo sbagliato politica...