02 Agosto 2016

Le munizioni a salve delle banche centrali

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“La domanda mondiale è cresciuta a un ritmo solo moderato e l’inflazione è rimasta persistentemente bassa nelle economie avanzate e in alcune economie emergenti nonostante un lungo periodo di politiche monetarie eccezionalmente accomodanti”. Così scrive la Bis (la Banca dei regolamenti internazionali) in uno dei capitoli della sua ultima relazione annuale dove si analizza l’efficacia delle decisioni di politica monetaria sull’economia. La questione non è tanto se siano servite negli anni passati – circostanza assai discussa ma sulla quale c’è un relativo consenso (circa la loro necessità) – ma se siano utili ancora...

09 Maggio 2016

Quanto è credibile il misterioso Shanghai Accord sulle valute?

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Il 22 settembre 1985 presso l’Hotel Plaza di New York i ministri delle finanze ed i banchieri centrali del cosiddetto gruppo dei 5 (G5) formalizzarono il più importante memorandum di intervento sul mercato valutario dalla fine del sistema di Bretton Woods,  quello che è stato definito il “Plaza Accord”. Si giunse così al termine di un quinquennio che, caratterizzato dagli alti tassi d’interesse reali introdotti dalla Fed nel 1981 e continui e crescenti deficit  pubblici dell’amministrazione Reagan, avevano determinato l’apprezzamento del dollaro di circa il 45% rispetto alle altre principali valute. Se agli inizi degli...

02 Ottobre 2015

Le banche tedesche fra l'incudine della Fed e il martello della Bce

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All'ombra della supervisione bancaria della Bce, alla quale sfuggono non essendo state inserite nel dispositivo di vigilanza europeo dell'unione bancaria, numerose banche tedesche si trovano oggi a dover fare i conti con un contesto divenuto d'improvviso avverso. E sono le prime a saperlo. E tanto è diffusa questa consapevolezza che pure le autorità tedesche hanno giudicato opportuno svolgere una survey sulla capacità di questi istituti di reggere il mercato in un momento in cui i tassi, ormai azzerati, mettono a repentaglio la loro profittabilità che sul margine di interesse lucrava gran parte dei propri guadagni. Della pratica si...

27 Luglio 2015

Il costo delle crisi per la Germania

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La Commissione europea stima che questo anno il surplus di partite correnti della Germania, la differenza tra entrate e uscite negli scambi di beni, servizi e redditi con il resto del mondo, arrivi intorno all’8% del Pil. Si tratta del valore in assoluto più alto dal dopoguerra, più alto anche dei livelli raggiunti nel periodo precedente l’unificazione, ma che non rappresenta un elemento di sorpresa, nell’analisi delle squilibri interni all’Europa. Negli anni che vanno dal 1950 al 2015 la Germania ha sempre registrato un saldo commerciale positivo e il deficit di partite correnti che si è avuto dalla caduta del Muro al 2001 era...