Come la BCE può sostenere il Green Deal e il rinnovo delle abitazioni

scritto da il 15 Marzo 2021

Post di Alessia Del Vasto, responsabile delle relazioni istituzionali per il think tank Positive Money Europe, dove si occupa di BCE e finanza sostenibile. Laureata in Politiche Europee all’Università di Maastricht – 

Potenziando l’attuale programma TLTRO, la BCE potrebbe non solo beneficiare il Green Deal europeo, ma anche aiutare famiglie e piccole-medie imprese, migliorando la trasmissione delle politiche monetarie della BCE nell’economia reale.

Nel suo discorso di insediamento al governo, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha sottolineato il bisogno di “politiche monetarie e fiscali espansive che agevolino gli investimenti e creino domanda per le nuove attività sostenibili che sono state create”. Anni prima, da presidente della Banca centrale europea (BCE), aveva affermato al Parlamento europeo che la “BCE è vincolata dall’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici”.

Il ruolo della BCE nella lotta al cambiamento climatico è infatti sancito nei trattati e nel suo statuto, dove si afferma che la banca deve contribuire agli obiettivi generali dell’Unione, tra cui figura la garanzia di “un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell’ambiente”.

L’attuale presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato di volersi impegnare nella lotta al cambiamento climatico fin dai primi giorni del suo incarico. In effetti, al momento la sostenibilità rappresenta una delle priorità della revisione della strategia monetaria (monetary strategy review) cominciata nel 2020.

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Laddove le intenzioni sono chiare e forti, è necessario concentrarsi ora su come la BCE possa effettivamente passare all’azione, a partire da un’attenta analisi dei mezzi a sua disposizione. Tra questi, i programmi relativi alle operazioni mirate di rifinanziamento a lungo termine (Targeted Longer-Term Refinancing Operations, TLTRO) giocano un ruolo fondamentale e potrebbero fare davvero la differenza per l’eurozona, i cittadini e l’ambiente.

Il potere dei TLTRO Verdi

Una nuova proposta avanzata di recente da Positive Money Europe si concentra su come utilizzare al meglio i fondi pari a 1,7 trilioni di euro del programma TLTRO, al fine di aumentare il volume di prestiti eco-sostenibili all’interno dell’Eurozona. Nell’ambito del TLTRO, la BCE fornirebbe alle banche un tasso di rifinanziamento “super-negativo” a condizione che esse aumentino il portafoglio di prestiti “green” nel periodo del programma.

Come si potrebbe applicare in pratica quest’idea? Con la recente adozione della tassonomia dell’UE degli investimenti sostenibili, la BCE può iniziare a identificare i prestiti eco-sostenibili. Nel frattempo, la BCE potrebbe avviare un programma sperimentale chiamato “Renovation TLTRO”, servendosi di una auspicabile cooperazione tecnica con la Commissione europea. Infatti, la Commissione ha recentemente lanciato il suo programma “Renovation wave”, il quale mira a raddoppiare la velocità degli investimenti nel rinnovamento delle abitazioni in tutta l’Unione. In base al Renovation TLTRO, i prestiti bancari per ristrutturazioni di alloggi energy-efficient riceveranno un tasso di sconto ancora più accomodante dell’attuale tasso TLTRO del -1%.

Al momento, le ristrutturazioni procedono a ritmo lentissimo per via delle barriere legislative e di finanziamento a livello europeo. Le famiglie e le imprese non sono incentivate a contrarre prestiti a scopo di ristrutturazione, e spesso offrire prestiti di ristrutturazione a un tasso accessibile non è abbastanza redditizio per le banche, dati gli elevati costi di transazione. Questo programma potrebbe servire da incentivo per far sì che chi rinnovi la casa lo faccia, tra l’altro, seguendo un criterio di efficienza energetica.

In questo contesto, le condizioni di prestito giocano un ruolo fondamentale, poiché da queste dipendono le scelte di ristrutturazione dell’immobile. Se la richiesta di mutuo va di pari passo con un progetto di ristrutturazione energy-efficient, il prestito è idoneo a un tasso di interesse favorevole, con il guadagno condiviso tra cliente e banca.

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Con un tasso di questo tipo, le banche avrebbero un forte incentivo ad assistere i propri clienti nel progetto di ristrutturazione, anche aiutandoli a richiedere sussidi governativi come il bonus casa. In questo senso, Renovation TLTRO sarebbe un valido alleato delle detrazioni fiscali preesistenti a carico dello Stato. Fondi pubblici e sussidi esistenti potrebbero essere infatti reindirizzati verso alloggi pubblici e sociali o verso un maggiore sostegno per le famiglie a basso reddito, le quali rischiano di non rientrare nell’ambito di applicazione dei “Renovation TLTROs” perché non idonee ai prestiti bancari.

Infine, questa proposta significa anche efficienza nella trasmissione delle politiche monetarie, in quanto rappresenterebbe un’opportunità per incentivare il sistema bancario a sostenere progetti che creino effettivamente lavoro. La BCE potrebbe in ogni caso alzare i tassi di interesse quando lo riterrà necessario, mantenendo un tasso favorevole per i prestiti che rientrano nei criteri eco-compatibili. Va sottolineato, inoltre, che il programma rimarrebbe attivo anche al termine della pandemia e della crisi economica.

Da parte sua, Lagarde ha già annunciato che si impegnerà per rendere i TLTRO più sostenibili durante la revisione della strategia monetaria che terminerà nell’ultimo quadrimestre del 2021. Il presidente del Consiglio Draghi, in linea con il suo discorso di insediamento, dovrebbe sostenere pubblicamente i TLTRO verdi, alla luce dell’enorme potenziale per le politiche fiscali già presenti nel nostro Paese. In un contesto post-pandemia, sarebbe una misura funzionale per rilanciare l’economia del Paese in maniera sostenibile.

Twitter @alessiadelvasto