La tecnologia deve democratizzare l’educazione finanziaria

scritto da il 30 Marzo 2023

Post di Viktor Prokopenya, imprenditore britannico e fondatore del gruppo fintech Capital.com – 

C’è una domanda che spesso mi pongo: “Che senso ha vivere nell’era dell’informazione globale se non tutti possono accedervi e imparare facilmente?”. La tecnologia ha cambiato molti aspetti della nostra vita, come il modo in cui apprendiamo e ampliamo le nostre conoscenze, come incontriamo gli amici o lavoriamo e guadagniamo. Nuovi strumenti, anche finanziari, sono a disposizione di tutti, sono letteralmente nelle nostre tasche perché il fintech ha reso la possibilità di investire nei mercati finanziari accessibile a chiunque. Tuttavia, i sistemi educativi non ci preparano ancora a tutto questo, nessun paese oggi sembra pronto a dotare i propri cittadini, soprattutto i più giovani, delle competenze necessarie per navigare in questa nuova era.

Educazione finanziaria, quanto è importante

La capacità di comprendere e utilizzare strumenti finanziari è fondamentale per prendere diverse decisioni importanti su base quotidiana, come aprire un conto in banca, scegliere un mutuo o investire denaro. Purtroppo, sono in molti a non avere una comprensione sufficiente dei concetti finanziari di base: secondo l’OCSE l’Italia è al tredicesimo posto su venti nella classifica dei paesi per educazione finanziaria degli studenti delle scuole secondarie. E questo aspetto influisce su alcuni gruppi sociali più di altri, perché viviamo ancora in un mondo in cui gli investimenti sono prerogativa del 5% delle persone abbienti, mentre il restante 95% non ne ha esperienza. Ma oggi capire la finanza è importante quanto saper leggere e scrivere, e l’approccio attuale non fa altro che aumentare le disuguaglianze.

A livello globale, i progressi verso l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4, che intende garantire un’istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti, sono troppo lenti. Dobbiamo ancora colmare le lacune dovute al Covid-19, nonostante l’adozione di strumenti alternativi resi possibili dalla didattica a distanza, e ripensare i sistemi educativi e scolastici a livello globale. La qualità dell’istruzione – in particolare quando si tratta di educazione finanziaria – segue sempre l’evoluzione del mondo e i cambiamenti dovuti alla tecnologia. Come i generali si preparano alla battaglia del giorno prima, il sistema educativo prepara le persone al mondo di ieri. E questo vale per l’Italia come per gli altri paesi sviluppati.

Irrompe l’intelligenza artificiale

Prendiamo, ad esempio, Open AI, che non solo facilita l’accesso alle informazioni, ma porta la sofisticazione tecnologica a un livello completamente diverso. L’intelligenza artificiale è in grado di superare gli esami scolastici e professionali.

Il sistema educativo è pronto a preparare professionisti in grado di competere con l’AI? È pronto a fornire le conoscenze su come collaborare con l’AI e allo stesso tempo potenziarsi come professionisti, grazie all’utilizzo dell’AI? L’ambiente di lavoro sta cambiando radicalmente e il sistema educativo deve prepararsi a questa sfida.

Dobbiamo fare in modo che le future generazioni possano trarre vantaggio dalle tecnologie emergenti e creare così un ecosistema di apprendimento positivo e più equo. Anche se i giovani sono estremamente esperti di tecnologia, dobbiamo metterli in condizione di sfruttare i nuovi mezzi per avere accesso alla crescita, e in questo contesto la conoscenza del mondo finanziario è fondamentale.

educazione finanziaria

Educazione finanziaria, il ruolo cruciale della politica

L’educazione finanziaria è essenziale per creare persone autonome e indipendenti. Deve essere insegnata fin da bambini, coltivata e ampliata, parallelamente allo sviluppo dei mercati e dei sistemi tecnologici. Tuttavia, il tasso di alfabetizzazione finanziaria oggi non è neanche lontanamente vicino a quello necessario, e i pochi corsi esistenti, riservati a un numero limitato di privilegiati, di solito si concentrano su concetti e strumenti tradizionali, senza tenere conto della tecnologia e, quindi, del fintech.

Il sostegno delle istituzioni e della politica è fondamentale, attuato attraverso una diffusione sempre più capillare di strumenti di apprendimento innovativi e la pianificazione di programmi di educazione finanziaria completi e lungimiranti.

Insieme possiamo non solo lavorare per ampliare l’accesso all’apprendimento per coloro che sono rimasti indietro, ma anche creare nuove opportunità per tutti. Senza dubbio, questo è un obiettivo per cui vale la pena impegnarsi.

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