Il futuro dell’energia (e dei prezzi) in Europa: le sfide per il 2024

scritto da il 28 Dicembre 2023

Post di Fabio Stefanini, Regional Manager di Otovo – 

Il panorama energetico italiano ha vissuto una trasformazione significativa nel settore solare negli ultimi anni, mostrando una crescente dipendenza dalle fonti rinnovabili. Dal 2014 al 2021, il mercato solare ha registrato una crescita graduale, toccando una media annuale di 500 MW di capacità installata. Tuttavia, è stato il 2022 a segnare un momento epocale, con quasi 2,5 GW installati in un anno, portando il totale della capacità di energia solare in Italia a oltre 25 GW. Questo exploit è stato principalmente guidato dal settore residenziale, favorito dal Superbonus 110%, con oltre 1,2 milioni di sistemi fotovoltaici installati. La dinamica positiva è proseguita nel corso di tutto il 2023, portando il volume del solare a impressionanti 28,6 GW, sostenuta da oltre 1,5 milioni di sistemi fotovoltaici*.

Energia, aumento dei prezzi fino a un terzo

Secondo un’analisi condotta dal Centro Studi Otovo, in collaborazione con esperti del settore, il prossimo anno assisteremo a un aumento dei prezzi dell’energia fino a un terzo poiché le interruzioni nelle importazioni, conflitti e recenti eventi nel Medio Oriente rendono l’approvvigionamento incerto a livello europeo. Nonostante la riforma del mercato elettrico UE, i costi di produzione crescenti faranno salire i prezzi dell’elettricità: sono previsti infatti +31% in Norvegia, +35% nel Regno Unito e +23% in Germania nel 2024 rispetto al 2023.

Al contrario, il costo dei pannelli solari raggiungerà prezzi minimi nel 2024 rendendo l’energia fotovoltaica un’opzione ancora più attraente per i cittadini. Un calo importante dovuto a una riduzione dei costi di produzione del solare del 50% tra il primo trimestre 2023 e il 2024, seguita da un declino costante dell’1% mensile.

Decarbonizzazione, anno di svolta

Il 2024 sarà dunque l’anno di svolta in cui le tecnologie green “uniranno le forze” per velocizzare il processo europeo di decarbonizzazione portando un importante cambiamento nella situazione attuale in cui i Governi hanno finora guardato a queste tecnologie separatamente, non considerando il grande potenziale di un uso congiunto. In Norvegia, ad esempio, il 70% delle famiglie dispone di pompe di calore e i combustibili fossili sono quasi completamente scomparsi, ma la penetrazione del fotovoltaico è pari solo all’1%. Nei Paesi Bassi, una famiglia su quattro ha già un impianto fotovoltaico, ma quasi nessuno ha un sistema di accumulo a batteria.

Energia

Immagine di Nuno Marques per Unsplash

Nel 2024 aumenterà la consapevolezza dei consumatori del grande valore aggiunto della combinazione di tecnologie green nelle loro case. Si prevede infatti un totale di 6 milioni di installazioni di tecnologie green in tutta Europa nel corso del prossimo anno: 2 milioni di case “solari”, 1 milione di pompe di calore, 0,5 milioni di batterie e 2,5 milioni di veicoli elettrici – il numero più alto mai visto, con un aumento dei sistemi intelligenti di gestione dell’energia che fanno lavorare insieme le “favolose quattro”.

Nuova energia e creazione di posti di lavoro

L’installazione e la diffusione di queste tecnologie non può che andare di pari passo con la crescita del fabbisogno di manodopera, soprattutto nel settore del fotovoltaico. I lavoratori europei nel campo del solare non sono una risorsa scarsa, come si è detto tante volte negli anni scorsi: nel 2023 il settore ha iniziato ad affrontare il problema della quantità, con la Polonia in testa alla classifica UE per la creazione di posti di lavoro nel solare, seguita da Spagna e Germania. Dopo aver toccato i 648.000 lavoratori in Europa nel 2022, il settore è destinato a raggiungere gli 800.000 lavoratori nel 2023 e 1,2 milioni entro il 2027, secondo lo scenario di SolarPower Europe. I brevi periodi di formazione, di circa 13 settimane, sono uno dei grandi punti di forza dell’industria solare e con il boom della forza lavoro in questo settore ,quasi in linea con la crescita del mercato solare, la carenza di manodopera nel solare si rivelerà un mito nel 2024.

Sfide cruciali per il settore

Tuttavia, nonostante i progressi, il settore si trova di fronte a diverse sfide cruciali. L’approvazione dei progetti su larga scala, la congestione delle reti e la necessità di rivedere i quadri normativi per i Power Purchase Agreement e l’autoconsumo rappresentano ostacoli da superare per garantire una crescita sostenibile. Il prossimo anno si prospetta come un periodo cruciale, un banco di prova per governi e incentivi. Ma il mercato è pronto e ancora di più i cittadini.

*Report “EU Market Outlook” di SolarPower Europe