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La finanza sostenibile è qui per restare, ecco perché
Post di Edoardo Porrato, Master’s Degree in Business Management, Marketing and Strategy –
Nel contesto attuale la finanza sostenibile si è affermata come un pilastro chiave nell’ecosistema finanziario globale riflettendo una trasformazione profonda nel comportamento dei consumatori e degli investitori. Questo movimento non è più relegato ad una nicchia ma è diventato centrale nelle strategie di investimento su scala globale. Il rapporto 2022 della Global Sustainable Investment Alliance pone in evidenza cifre impressionanti, con oltre 30 trilioni di dollari gestiti attraverso strategie sostenibili, rappresentando una quota significativa del totale degli asset gestiti a livello mondiale. Dati in parte ridimensionati dal Sustainable Investment Forum attraverso un cambiamento di metodologia: da 17 miliardi di dollari a 8,4 di asset under management negli Usa. In Europa la diminuzione di asset sostenibili sarebbe del 5% all’anno circa.
Ma la tendenza resta ed evidenzia non solo una crescente consapevolezza e richiesta di prodotti finanziari responsabili, ma anche una maturazione del mercato che integra criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) come componenti fondamentali del valore e della performance di lungo termine.
L’Europa si distingue in questo panorama come un leader grazie ad una combinazione di regolamentazioni avanzate, iniziative di mercato ed una solida domanda dei consumatori. Il Piano d’Azione dell’Unione Europea per la finanza sostenibile ed il Green Deal europeo sono solo alcuni esempi di come la regolamentazione stia indirizzando capitali verso investimenti più sostenibili e trasparenti.
Gli investitori, da parte loro, stanno mostrando un crescente interesse per i fondi ESG e altre forme di investimento sostenibile attirati non solo dalla prospettiva di un impatto positivo ma anche da evidenze di resilienza e performance in periodi di volatilità del mercato.
Finanza sostenibile: innovazione e risposta delle banche
In risposta a questa tendenza inarrestabile le banche hanno avviato un processo di trasformazione che si traduce in un’offerta sempre più ampia e diversificata di prodotti sostenibili, ed il mercato dei green bonds è un esempio lampante di questa evoluzione. Con emissioni che hanno toccato cifre record questo strumento finanziario è diventato un veicolo importante per il finanziamento di progetti legati all’energia pulita, all’efficienza energetica, alla gestione sostenibile delle risorse naturali ed alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
Tali strumenti di debito offrono agli investitori la possibilità di contribuire concretamente alla transizione ecologica, mentre le banche ampliano il loro portafoglio in settori innovativi e in crescita. Parallelamente all’espansione dei green bonds si è assistito a un notevole incremento degli investimenti in fondi ESG, che considerano criteri ambientali, sociali e di governance nella selezione degli asset. Questo trend è sostenuto da una crescente evidenza che l’integrazione dei criteri ESG può portare ad una migliore performance di lungo termine e a una riduzione del rischio.
Le banche, riconoscendo queste dinamiche, stanno incorporando criteri ESG nelle loro valutazioni di rischio ed offrendo consulenza specialistica per aiutare clienti e investitori a navigare il crescente universo degli investimenti sostenibili. Il processo non è esente da sfide, richiedendo un aggiornamento costante delle competenze ed un impegno nella trasparenza e nella comunicazione e ciò rappresenta, dunque, una chiara opportunità per le banche di posizionarsi come leader nel settore in rapida evoluzione della finanza sostenibile, rispondendo non solo alle pressioni regolamentari e di mercato ma anche all’aspettativa di un ruolo più attivo e responsabile nel promuovere una crescita economica sostenibile.,
Best practices e case study
Nel vivace panorama della finanza sostenibile alcune istituzioni finanziarie si sono distinte per il loro impegno ed innovazione, diventando punti di riferimento per il settore. L’impegno di queste banche si manifesta in una serie di iniziative, prodotti e strategie che hanno l’obiettivo comune di indirizzare il capitale verso investimenti responsabili e sostenibili, sottolineando l’importanza di una visione a lungo termine che tenga conto dell’impatto ambientale e sociale. Tra gli esempi virtuosi troviamo la Banca Europea per gli Investimenti che ha incrementato notevolmente il proprio impegno per il finanziamento di progetti sostenibili, diventando uno dei maggiori emittenti di green bonds al mondo.
Questo impegno si traduce in finanziamenti concreti per progetti di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, dalla promozione delle energie rinnovabili al sostegno per l’efficienza energetica. In Italia Banca Intesa Sanpaolo ha emesso un bond legato alla sostenibilità, attirando investitori attenti agli impatti ambientali e sociali dei loro investimenti e segnando un record per il mercato italiano.
Questi esempi dimostrano come l’integrazione della sostenibilità nelle strategie di business non sia solo una risposta a una domanda di mercato, ma anche un’opportunità per le banche di rafforzare la loro posizione e reputazione nel lungo termine.
Tali iniziative sono accompagnate da una crescente attenzione verso la trasparenza e la misurazione dell’impatto, elementi chiave per costruire la fiducia degli investitori e guidare decisioni informate. L’adozione di standard internazionali e la collaborazione con altre istituzioni finanziarie e stakeholder sono strategie fondamentali per assicurare che l’impegno per la sostenibilità sia efficace e credibile, contribuendo a una maggiore consapevolezza e ad una trasformazione positiva del settore.
Sfide e prospettive future per la finanza sostenibile
Nonostante l’entusiasmo ed il progresso significativo il cammino verso una finanza completamente sostenibile presenta numerose sfide e complessità. La standardizzazione e coerenza delle metriche di sostenibilità rimangono temi centrali, cruciali per valutare l’efficacia e l’impatto degli investimenti sostenibili. La necessità di integrare i criteri di sostenibilità nelle valutazioni di rischio standard e nelle decisioni operative quotidiane rappresenta una sfida operativa e strategica per le banche, che devono bilanciare considerazioni di rendimento economico con responsabilità ambientale e sociale. Il rischio di “greenwashing“, ovvero di affermazioni di sostenibilità esagerate o ingannevoli, è un’altra sfida significativa che richiede un impegno costante nella trasparenza e nella comunicazione ed i regolatori e le istituzioni finanziarie sono chiamati a lavorare insieme per sviluppare un quadro normativo e di mercato che promuova pratiche autenticamente sostenibili e prevenga pratiche fuorvianti.
Al netto di queste sfide, le prospettive future per la finanza sostenibile sono promettenti, l’innovazione continua nel settore finanziario, la crescente pressione da parte di consumatori ed investitori e l’impegno dei regolatori stanno plasmando un ambiente favorevole alla crescita di prodotti e strategie sostenibili. Le banche, agendo con strategia ed integrità, hanno l’opportunità di guidare una transizione etica e sostenibile nel mondo finanziario, contribuendo ad un futuro più responsabile per tutti. Attraverso investimenti mirati, collaborazioni strategiche ed un impegno costante verso la sostenibilità, il settore bancario può non solo rispondere alle esigenze attuali ma anche anticipare ed influenzare le tendenze future, consolidando il proprio ruolo come pilastro di uno sviluppo economico equo e sostenibile.