Verso un pianeta più sostenibile: qual è il ruolo del Fintech?

scritto da il 08 Febbraio 2024

Post di Steve Anavi, Presidente e Co-founder di Qonto

Nel momento in cui le aziende tech registrano una rapida crescita, spesso iniziano a trascurare questioni fondamentali come la sostenibilità, la diversità e l’inclusione. In tutto l’ecosistema tecnologico, i fondatori e il management team dovrebbero prendersi un momento per valutare il cambiamento che stanno compiendo e comprendere il nuovo panorama di opportunità per loro stessi, le loro aziende e le loro persone. Questa valutazione dovrebbe avvenire in settori che inquinano a causa di una presenza fisica predominante sul territorio, così come tra coloro che cercano soluzioni tangibili per il loro ruolo nella creazione di un servizio digitale, anche se il loro impatto può sembrare limitato.

Come si può contribuire a costruire un pianeta più sostenibile e una società più equa, per dare l’esempio e ispirare gli altri e avere un impatto significativo quantificabile? In Qonto, la chiamiamo “Impact Era”. È giunto il momento in cui noi stessi possiamo ispirare tutte le aziende a fare lo stesso e guidare assieme un cambiamento positivo.

Il Fintech contribuisce al cambiamento climatico

Se si lavora nel Fintech, si sta contribuendo all’inquinamento del pianeta anche se l’impatto è nettamente inferiore rispetto a aziende più tradizionali. Per una realtà come Qonto, è possibile avere un’impronta contenuta grazie all’assenza di sportelli fisici, di una politica favorevole al lavoro da remoto o grazie alla maggiore efficienza del nostro modo di lavorare. Ma, ad una più approfondita analisi, ci sono alcune aree che potrebbero richiedere una maggiore attenzione: i fondi dei clienti sono investiti in aziende legate ai combustibili fossili? Si stanno ottimizzando i modi in cui si utilizzano servizi di cloud e server?

Le Fintech sono in ritardo sui temi di diversità, equità e inclusione (DE&I)

E poi c’è la pervasiva mancanza di diversità – di genere, di etnia, di estrazione socioeconomica – nel settore Fintech. Uno studio di Deloitte ha rilevato che il 30% della forza lavoro Fintech è di sesso femminile e che solo il 17% dei ruoli senior nel Fintech è ricoperto da donne. Le società di venture capital e le organizzazioni di base stanno adottando misure per affrontare questo problema, ma c’è ancora molto da fare.

Infatti, molte aziende trattano la DE&I come un mero indicatore di performance amministrativa, trascurando l’influenza potente e positiva sul business. Un’analisi di McKinsey ha rilevato che il top 25% di aziende in termini di diversità etnica e culturale risulta il 36% più propenso a registrare profitti, mentre le aziende con un buon equilibrio  tra uomini e donne hanno il 21% in più di probabilità di superare i loro concorrenti.

Mettere in atto una Impact Strategy: obiettivi chiari per risultati chiari

Contrariamente alle aspettative della maggior parte delle aziende, intraprendere un percorso di Impact efficace è relativamente semplice. Ma da dove cominciare? Prima di tutto bisogna fare della sostenibilità e della DE&I una priorità per tutta l’azienda. Bisogna iniziare a valutare le circostanze attuali, stabilire obiettivi chiari e concreti e trasformarli poi in piani attuabili per ogni aspetto della propria attività.

Fintech e sostenibilità

Il modo più semplice per iniziare è quello di valutare la propria impronta ambientale adottando una visione olistica dell’azienda, includendo non solo le emissioni direttamente attribuite all’azienda (Scope 1), ma anche le emissioni indirette derivanti da fonti non possedute o controllate dall’azienda (Scope 2 e 3). La maggior parte delle aziende si affida a partner come Greenly, EcoAct o Ecovadis. Una volta effettuato il calcolo, probabilmente si avrà una chiara panoramica delle aree più inquinanti dell’attività. Prima di “attaccarle” però, bisogna definire una strategia precisa e successivamente preparare un piano per raggiungere gli obiettivi.

In Qonto abbiamo applicato il nostro metodo di miglioramento continuo a questo problema e siamo riusciti a ridurre del 20% le emissioni di carbonio dei nostri server presso Amazon Web Services (AWS). Noi stessi controlliamo dove risiedono i fondi dei nostri clienti e lavoriamo per interrompere qualsiasi legame con industrie fortemente inquinanti come i fornitori di energia fossile. La sfida più grande in questo senso per le aziende Fintech è la collaborazione con le banche: convincerle a investire in modo più ecologico è difficile, ma è l’unica strada da percorrere.

Fintech

(Funtap – stock.adobe.com)

Ci sono anche molte azioni che si possono intraprendere immediatamente, senza lunghe discussioni con i partner: bisogna prendere in considerazione i cambiamenti che facilitino solo gli spostamenti necessari.Lavorare attivamente per promuovere un uso sostenibile delle strutture e delle utility in ufficio, che si tratti di illuminazione, riscaldamento o impianto di raffreddamento. Oppure ridurre l’impatto delle campagne di marketing con video più brevi e a bassa risoluzione. Sono molte le cose che si possono fare per promuovere il cambiamento.

Diversità, equità e inclusione

Il secondo pilastro della Impact Strategy dovrebbe riguardare la diversità, l’equità e l’inclusione. Anche in questo caso si può applicare lo stesso metodo: bisogna valutare, stabilire obiettivi e definire un piano. Il ruolo principale della strategia DE&I dovrebbe essere quello di promuovere una cultura aziendale rispettosa e inclusiva tra i dipendenti. In Qonto abbiamo il 44% del nostro team è composto da donne e vogliamo andare oltre: i punti chiave che abbiamo messo in atto includono un processo di assunzione senza pregiudizi, la formazione dei manager o politiche HR specifiche che rispondano alle esigenze dei diversi gruppi demografici di dipendenti. Uno strumento potente a questo proposito sono i gruppi di risorse per i dipendenti (Employee Resource Groups, ERG), che offrono la possibilità di assumersi la responsabilità delle questioni che stanno loro più a cuore e di promuovere un cambiamento prezioso all’interno dell’azienda. Con una strategia di DE&I di successo, non solo si amplia il bacino dei talenti, ma si crea anche un ambiente di lavoro che lavora per trattenere la risorsa più preziosa per ogni azienda: il talento.

Ciò a cui la maggior parte delle aziende non pensa: una Impact Strategy di successo va oltre le mura aziendali. Tutto ciò che viene messo in atto non ha solo un impatto sui partner e sui clienti, ma anche sul team. Indipendentemente dall’essere un’azienda giovane o consolidata e dal settore in cui si opera: è possibile avere un impatto positivo sui dipendenti. Le persone che partecipano attivamente a pratiche di DE&I e sostenibilità sul posto di lavoro possono modificare il loro comportamento nella vita personale, compreso il modo in cui consumano e cosa consumano, le modalità di viaggio e il modo in cui attuano quotidianamente i principi di diversità e inclusività.

“L’Impatto” come opportunità, anche per il Fintech

Quella che definiamo “Impact Era” è un’opportunità – o addirittura un prerequisito – per il successo: imprenditori e manager devono evitare il tradizionale pensiero binario che vede la crescita contrapposta all’impatto. Non si tratta di uno scenario “o l’uno o l’altro”.

Indipendentemente dalla fase di crescita, le Fintech hanno tutto da guadagnare proponendo solide strategie ambientali e sociali. Queste azioni offriranno una serie di vantaggi immediati che possono essere visti e percepiti in tutta l’organizzazione, poiché le aziende che abbracciano la “Impact Era” non solo contribuiscono a un futuro più sostenibile, ma si posizionano anche per un successo a lungo termine, rafforzando il loro brand, attraendo e trattenendo i migliori talenti e promuovendo relazioni positive con gli stakeholder e i clienti.