27 Giugno 2018

Derivati = il male? Ecco come il linguaggio sfrutta ignoranza e carenze di identità

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Dire che i derivati sono il male della finanza equivale a dire che la frutta fa bene ed è gustosa, ma la macedonia è dannosa e disgustosa. Non a caso, s’è diffusa presto la notizia secondo cui il loro valore in circolazione supererebbe abbondantemente i 500 trilioni di dollari. Il modo in cui si ‘si dice’ qualcosa determina sia il gradimento sociale della sortita linguistica sia il successo di chi parla o scrive o fa ciecamente e biecamente propaganda. Non a caso, se consultiamo la Banca dei Regolamenti Internazionali, ci rendiamo conto che l’esame della realtà cambia significativamente. La cifra di 500 trilioni che abbiamo...

26 Giugno 2018

Brexit a una svolta. Ecco i passaggi più delicati per l’economia

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Pubblichiamo un post di Mario Angiolillo, direttore dell’Osservatorio Relazioni EU-UK-USA di The Smart Institute. Esperto di tematiche geopolitiche e di relazioni internazionali, svolge attività di advisory per diverse società con particolare riferimento agli impatti e alle opportunità offerte da Brexit - La riunione del Consiglio Europeo del 28-29 giugno rappresenta uno step essenziale, seppur ancora non decisivo, del percorso che porterà nel marzo 2019 all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, avendo all’ordine del giorno il completamento della discussione sull’accordo di recesso ai sensi dell’art. 50 del trattato...

21 Giugno 2018

L'Italia scelga: Milano o Roma, apertura o chiusura, merito o arretratezza

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Oh Milano, sono contento che ci sei. Vincenzo dice che sei fredda, frenetica senza pietà ma è cretino e poi vive a Roma, che ne sa? Alberto Fortis, "Milano e Vincenzo" Nei giorni scorsi è stato presentato a Milano il rapporto della Banca d’Italia sull’economia della Lombardia. Mentre il direttore della sede milanese Giuseppe Sopranzetti illustrava i buoni dati del 2018 e spiegava le ragioni della vivacità della congiuntura - a fronte del contesto politico nazionale che stiamo vivendo - mi sono chiesto se Milano non stesse vivendo un mondo a parte, una storia a sé, ben diversa da quella italiana. A Milano l’economia va (molto...

19 Giugno 2018

NPL, shadow banking e come è cambiato per le imprese il modo di trovare capitali

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Recentemente abbiamo esaminato come l’incremento delle posizioni “Non Performing” nelle banche italiane abbia dato corso alla nascita di un vero e proprio mercato, con soggetti specializzati nella gestione delle posizioni in sofferenza all’interno delle Banche; in quella sede abbiamo anche visto alcune conseguenze che possono intervenire nella gestione aziendale a seguito di questo processo di dismissione, da parte degli Istituti Bancari, dei loro asset problematici. È inoltre è apparso recentemente, sempre qui su Econopoly, un interessante articolo sul cosiddetto “Shadow Banking”, cioè sul sistema di tutti quegli...

08 Giugno 2018

Tutta colpa dell’euro. O forse no

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Diego Valiante* lavora nelle istituzioni europee ed è docente a contratto all’Università di Bologna. È stato responsabile della ricerca su banche e mercati dei capitali al Centre for European Policy Studies di Bruxelles. È anche esperto di temi di politica economica legati all'area euro - *** La crisi istituzionale che ha attanagliato l’Italia è una crisi autoinflitta che si fonda su una visione sbagliata di come sia evoluto lo scenario economico globale ed europeo e di quale sia il ruolo dell’euro. È la crisi del 2008, piuttosto, che ha portato a galla problemi di un passato slegato dall’euro. Nei giorni scorsi, i...

07 Giugno 2018

Manipolazione informativa e utilità del debito: salvi grazie alla BCE

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Dai due euro di Palermo o Napoli ai cinque euro di Milano: poco più o poco meno, è la cifra che dobbiamo sborsare per acquistare un chilo di pane in Italia. Non è così dappertutto, per carità, ma l’approssimazione, in questo caso, ci serve per introdurre un aspetto importante della nostra esistenza economica. L’acquisto di un bene primario o di un servizio ordinario, per lo più, è un gesto quasi meccanico, incondizionato e neutrale. Più correttamente: siamo convinti che sia neutrale, anche quando non lo è. In pratica, siamo quasi certi che una banconota da cinque euro possa consentirci di mangiare qualcosa e non ci curiamo...

05 Giugno 2018

Moneta sovrana, proviamo a capire che tipo di abbaglio rischiano gli svizzeri

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Chi deve creare i nostri franchi: le banche private o la Banca nazionale? Questa è la domanda che accoglie i visitatori entrando nel sito ufficiale dell’associazione MoMo, l’associazione promotrice di un referendum che si terrà in Svizzera tra pochi giorni, il prossimo 10 giugno. Il popolo svizzero infatti verrà chiamato ad esprimersi sulla possibilità di modificare il sistema finanziario elvetico in modo che le banche non possano più creare nuovi depositi attraverso l’erogazione di prestiti. L’unica autorità che potrà emettere moneta, in tutte le sue forme, dovrà essere esclusivamente la Banca Centrale. Si tratta, nella...

04 Giugno 2018

La stupefacente cavalcata dello shadow banking nell'eurozona (con i soldi di chi?)

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Banche o non banche? L'eurozona si trova di fronte al problema di dover fare i conti con un ruolo crescente del sistema degli intermediari non bancari, il cosiddetto shadow banking, che ormai ha superato per valore degli asset quello del sistema bancario tradizionale, proseguendo una lunga corsa iniziata all’indomani della crisi, quando i rischi di collasso del sistema bancario aprirono una prateria di opportunità a questi soggetti. Alla fine dell’anno scorso, come illustra la Bce nel suo ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria, queste entità, avevano cumulato asset per un valore di 43 trilioni, che equivaleva al 56% del...

02 Giugno 2018

E adesso che il governo Conte decolla, che cosa preparano i mercati?

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E dunque, habemus il Governo Conte. Evviva. E adesso? Dopo settimane di polemiche su retorica antiEuro e piani B, via via opportunamente depotenziati dalle dichiarazioni dei protagonisti, finalmente sarà la realtà a dirci come stanno davvero le cose. Aspettiamo con una certa innegabile ansia. Il punto più controverso della lista dei 18 ministri com'è noto - si osserva in un report firmato da Gianluca Codagnone, direttore generale di Fidentiis - era il titolare del Tesoro. "Alla fine è passato il nome di Giovanni Tria, studioso del professor Paolo Savona, mentre Savona è stato nominato ministro delle Politiche comunitarie. Si...

01 Giugno 2018

Perché il professor Paolo Savona è inadatto a fare il ministro

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Finalmente il governo ha trovato la quadra, spostando Paolo Savona dall'Economia alle Politiche UE. L'insistenza con cui il professore ha preteso di essere nella compagine governativa lascia un po' perplessi, soprattutto perché l'attività ministeriale è veramente dura. Sono necessarie tante energie in sovrappiù. L'altro giorno un lettore pro-Savona ha fatto arrivare al "Corriere della Sera" una lettera di sostegno dove vi era anche il pensiero del prof, che definiva il proprio silenzio "sdegnoso". Io ho sempre usato il termine "sdegnato", per cui sono andato subito a documentarmi sul sito Treccani dove si legge che "sdegnoso"...