Il mini-yen non aiuta l'export e neanche il Pil
I teorici della svalutazione come viatico della crescita dovrebbero dedicare qualche minuto del proprio tempo a leggere il riquadro che la Bce dedica nel suo ultimo bollettino economico all’analisi dell’andamento delle esportazioni nette giapponesi dal 2012 a oggi. Tema assai contemporaneo, vuoi perché nel frattempo lo yen ha perso il 30% , vuoi perché le tanti voci che discorrono di svalutazione tendono ad accreditare il teorema che indebolire il cambio abbia esiti positivi sull’export netto e quindi sul Pil. Il che può esser vero, ma non vuol dire che sia anche reale. Il problema, in Giappone come altrove, è che la realtà...