16 Febbraio 2017

L'Italia, il futuro dell'euro e perché la Germania ha le sue sovrane ragioni

scritto da

Il tema della rottura della zona euro pare sia tornato di stretta attualità. Mai veramente sparito nel corso degli ultimi anni, gli avvenimenti di queste settimane, dalla lettera del governatore Draghi in cui si faceva riferimento ad alcune conseguenze dell’uscita dalla zona euro, alle dichiarazioni (mal interpretate) della Cancelliera tedesca su possibili diverse velocità di appartenenza alla UE, fino all’incertezza sul risultato delle prossime elezioni in Francia, Olanda e Germania, hanno fatto riapparire il tema dell’uscita dall’euro sui media nazionali ed internazionali. E così, come un film già visto, anche lo spread tra...

29 Settembre 2016

Referendum sì o no e la suscettibilità dei mercati: cosa insegna il caso Brexit

scritto da

L’ampia diffusione dell’utilizzo del web da parte dei consumatori consente di avere a disposizione informazioni più precise sulle loro abitudini di consumo. L’utilizzo di Internet non si ferma però ai soli consumi: una delle attività più diffuse online è la ricerca di informazioni. In questo quadro analizzare la frequenza di ricerche online sull'interesse per il Referendum Costituzionale, che si terrà il prossimo 4 dicembre, può offrire utili indicazioni circa l’opinione che il popolo del web si è fatto sul quesito referendario. Analizzando le tendenze di ricerca su Google verso la tesi a favore e quella contraria alla...

05 Maggio 2016

Un nuovo “whatever it takes” per l'euro

scritto da

Pubblichiamo un post di Guido Iodice e Thomas Fazi. Iodice scrive di politica, tecnologia ed economia su diverse testate. Nel 2012 insieme a Daniela Palma ha dato vita a Keynes blog. Fazi è saggista, giornalista, traduttore e autore di documentari. Scrive di questioni europee per testate italiane e straniere. Collabora con la rete della società civile Sbilanciamoci!. Sito: thomasfazi.net – In un precedente articolo pubblicato da Econopoly abbiamo evidenziato la necessità di un doppio canale per rilanciare gli investimenti e la domanda in Europa e, lasciandoci alle spalle la crisi, garantire la stabilità dell’eurozona. Il...

02 Ottobre 2015

Le banche tedesche fra l'incudine della Fed e il martello della Bce

scritto da

All'ombra della supervisione bancaria della Bce, alla quale sfuggono non essendo state inserite nel dispositivo di vigilanza europeo dell'unione bancaria, numerose banche tedesche si trovano oggi a dover fare i conti con un contesto divenuto d'improvviso avverso. E sono le prime a saperlo. E tanto è diffusa questa consapevolezza che pure le autorità tedesche hanno giudicato opportuno svolgere una survey sulla capacità di questi istituti di reggere il mercato in un momento in cui i tassi, ormai azzerati, mettono a repentaglio la loro profittabilità che sul margine di interesse lucrava gran parte dei propri guadagni. Della pratica si...

29 Settembre 2015

Aspettando Godot Yellen le divergenze monetarie scatenano il carry trade globale

scritto da

Aspettando la Fed, il nostro Godot contemporaneo, conviene osservare che i mercati, che si nutrono di aspettative assai più che di informazioni, già da un pezzo stanno prezzando la divergenza fra le politiche monetarie delle banche centrali angloamericane e quelle di Europa e Giappone. Tale circostanza emerge con chiarezza nell’ultima Quarterly review della Bis che analizza le conseguenze visibili di tale fenomeno relativamente agli aspetti monetari e finanziari. I grafici prodotti dalla Bis fotografano con chiarezza come si stiano comportando gli operatori, a cominciare da coloro che di tali divergenze sono i responsabili, ossia le...

03 Giugno 2015

Al ristorante "da Mario" non ci sono pasti gratis (Draghi spiegato riga per riga)

scritto da

Un esercizio sempre utile e divertente è quello di tradurre il linguaggio di Mario Draghi dopo la periodica conferenza stampa che segue la riunione sui tassi. Spesso il contenuto più interessante è quello che sta tra le righe, dove occorre qualche didascalia per arrivare a comprendere il "non detto". Nella giornata in cui l'OCSE revisiona le stime sul Pil mondiale:

L'Ocse rivede al ribasso stime di crescita del PIL mondiale 2015 e 2016, ma alza quelle sulla €zona nello stesso periodo

— Andrea Boda (@AndreaBoda) 3 Giugno 2015   Iniziamo da ciò che Mario Draghi ha scelto di dire in conferenza stampa: Il QE sta funzionando e...