06 Novembre 2020

Perché il conformismo è il lato oscuro del consenso

scritto da

Nei miei post più recenti ho discusso di due temi: - qui ho cercato di dare una definizione del potere come una tipologia di relazione pervasiva all’interno delle organizzazioni e ne ho discusso le diverse forme (potere coercitivo, potere economico, leadership) - qui, invece, ho approfondito il tema della leadership. Ho definito, quindi, la leadership come “una forma di potere basata su uno scambio di beni simbolici, la cui misura è determinata dal consenso”. Il consenso, quindi, rappresenta la “moneta” della leadership. E, infatti, chi non vorrebbe, quando dirige un gruppo, che i suoi membri aderissero alle sue idee, ai suoi...

01 Settembre 2020

Nel triangolo della leadership: una questione (anche) di forma

scritto da

Nel mio post precedente ho proposto alcune definizioni di due termini vitali nella quotidianità delle organizzazioni: potere e leadership, partendo dal presupposto che non condivido gli approcci che tendono a contrapporre questi termini e, nella stragrande maggioranza dei casi, ad attribuire un significato negativo al primo, positivo al secondo (posizioni sintetizzabili nella formula: più leadership e meno potere). Ho precisato come, nella mia visione, quello di leadership non sia un concetto contrapposto a quello di potere, ma una delle sue forme. Più precisamente, la leadership è una forma di potere basata su uno scambio di beni...

21 Luglio 2020

Leadership e potere: un (modesto) tentativo di fare chiarezza

scritto da

Nella letteratura manageriale, specie degli ultimi 15 anni, sono stati scritti diversi articoli (e anche qualche libro) che mettono in primo piano la contrapposizione, nella gestione dei team, tra un approccio che fa leva sul potere ed uno centrato sulla leadership. (Un altro filone piuttosto florido è quello “leadership vs management”). Vedo due limiti in questo approccio: 1) un pensiero dicotomico che, pur se molto efficace in termini comunicativi, non rende giustizia della complessità, della mutevolezza e, spesso, dell’ambiguità della vita organizzativa; 2) una scarsa chiarezza nella definizione dei termini in gioco, per cui...

06 Maggio 2017

Management, carriera, aziende: i quattro salti che servono a crescere

scritto da

Si cresce professionalmente in modo continuo o attraverso salti. Ci sono salti ben definiti verso un livello professionale più alto (maggiore responsabilità, maggior budget gestito, maggiore remunerazione percepita, maggior valore creato). Ecco le fasi lungo le quali si compiono i salti: - Fase operativa: si crea valore facendo con le proprie mani e la propria mente, in modo diretto. Si è operativi, si impara un mestiere, un linguaggio tecnico. Si collabora con gli altri per portare a casa il nostro lavoro. - Fase manageriale: si crea valore attraverso gli altri. Ci si focalizza sugli obiettivi da raggiungere e si organizzano le...

17 Dicembre 2016

Ecco cosa succede a stipendi e carriere quando il capo è una donna

scritto da

Contrariamente ai luoghi comuni, in azienda, le donne fanno squadra. E quando accade, a beneficiarne è la crescita professionale delle stesse lavoratrici. A due condizioni. Che queste già beneficino di una retribuzione elevata, e quindi ricoprano ruoli verosimilmente dirigenziali, e che l’amministratore delegato sia donna. Queste le conclusioni dello studio Do Female Executives Make a Difference? The Impact of Female Leadership on Gender Gaps and Firm Performance condotto dagli economisti Luca Flabbi, Mario Macis, Andrea Moro, e Fabiano Schivardi e pubblicato recentemente dal National Bureau of Economic Research. La ricerca si basa...

25 Giugno 2016

Brexit, le 5 cose che (mi) spaventano davvero

scritto da

Ho seguito gli esiti del referendum inglese con una strana sensazione di inadeguatezza. Avevo immaginato il finale ma non riesco a comprenderne pienamente le conseguenze. Non ho idea di quali saranno gli effetti di questa scelta e se il parlamento di Sua Maestà riuscirà a metterci in qualche modo una pezza. Di certo non temo per gli inglesi, che sono convinto riusciranno ad uscirne comunque a testa alta. Ciò che mi spaventa di più sono le reazioni ed alcuni commenti: 1 - Non bisognava farli votare Trovo assolutamente pericolosa questa convinzione. L’Europa ha bisogno di più democrazia. Una delle motivazioni del diffuso sentimento...