Il fotovoltaico e come arrivare all’indipendenza energetica da luce e gas

scritto da il 24 Marzo 2022

Post scritto da Daniele Iudicone, esperto di energie rinnovabili, cofondatore di IMC Holding e ceo di Fotovoltaico Semplice. Il gruppo da anni si impegna a rendere l’energia fotovoltaica sempre più accessibile e trasparente, per favorire una reale transizione green del Paese –

I forti aumenti delle bollette energetiche per famiglie e imprese, la cui causa principale è da ricercarsi nella guerra in Ucraina, secondo l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) potrebbero sfiorare quest’anno il +131% per l’energia elettrica e il +94% per il gas naturale.

Per far fronte al caro prezzi e alle possibili interruzioni delle forniture russe di gas, le istituzioni puntano sull’aumento della produzione di gas naturale nostrano, sulla rateizzazione delle bollette e continuano a spingere sul passaggio alle rinnovabili, garantendo permessi più rapidi, semplificati e proseguendo con gli incentivi. Le ragioni principali sono due: accelerare sulla transizione energetica del paese, alleggerendo al contempo il peso degli aumenti sulle tasche dei cittadini.

Il fotovoltaico oggi rappresenta una risorsa primaria per l’indipendenza energetica italiana, a maggior ragione in un periodo di rincari record. Ogni edificio, i cui tetti siano idonei all’installazione di un impianto fotovoltaico, potrà raggiungere un livello d’indipendenza dalla corrente tradizionale pari al 90%.

L’impatto, in questo momento storico, diventa quindi estremamente significativo. La prima riguarda il fatto che avere un impianto fotovoltaico sul tetto, calibrato sui consumi reali della famiglia/azienda, permette di utilizzare l’energia elettrica generata, sia in tempo reale, per le utenze e gli elettrodomestici, ma anche di conservarla in apposite batterie d’accumulo, per impiegarla nelle ore serali, quando il sistema non è in funzione. Se ai moduli fotovoltaici viene abbinata una pompa di calore ibrida o elettrica, alimentata dall’energia solare, anche per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria si potrà fare a meno di metano o GPL. 

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Immagine da Unsplash

Per questa ragione, l’installazione di impianti fotovoltaici, che grazie al DL. 17/2022 è considerata come un intervento di manutenzione ordinaria sotto il profilo giuridico, convince sempre più italiani. Solo nei primi due mesi di quest’anno abbiamo installato oltre 5 mega e mezzo di kit destinati all’autoconsumo.

Non è da sottovalutare anche l’impatto del fotovoltaico sul sistema produttivo nazionale: oltre all’impiego domestico dei cittadini, infatti, può rivelarsi un’arma strategica importante per le imprese, al momento tra le più colpite dall’impennata degli aumenti energetici. Il nostro obiettivo per il 2022, oltre a soddisfare la grande domanda del residenziale, è infatti quello di intensificare la fornitura di impianti fotovoltaici anche per le Pmi.

La seconda ragione riguarda la possibilità di incrementare le comunità energetiche. Già attive in molti Paesi europei, consentono alle persone di diventare prosumer: consumatori e produttori al tempo stesso. Grazie al fotovoltaico, ville, condomini, aziende possono garantirsi indipendenza energetica per il proprio fabbisogno, immettendo nella rete elettrica la quantità di energia prodotta e non consumata, rendendola disponibile al resto della comunità, dalle case vicine a quelle molto lontane.

Questa dinamica consente all’energia fotovoltaica, quindi pulita e rinnovabile, di girare tra la popolazione e creare un circolo virtuoso con benefici di medio e lungo termine per tutti.

In un’ottica di crescente allontanamento dai combustibili fossili (negli anni ’80 siamo passati dal carbone al gas naturale come fonte per la produzione di energia) che vede oggi il passaggio dal gas alle rinnovabili, ci stiamo avviando verso un sistema in cui non avremo più un’offerta di elettricità che segue la domanda, ma un sistema in cui domanda e offerta si inseguono reciprocamente. Quando saremo sempre più legati a fotovoltaico ed eolico, fonti per loro natura intermittenti e non governabili – le comunità energetiche, con la loro flessibilità energetica e gli accumuli di energia, saranno indispensabili. Le comunità renderanno i cittadini attori attivi della transizione ecologica, riducendo al contempo il ruolo ora decisivo di Stati come la Russia per il gas o gli UAE per la benzina.

E’ proprio dalla benzina e dalla mobilità green che parte il terzo step per la rivoluzione energetica del paese: le auto elettriche saranno ricaricate dalle colonnine di casa (o presenti sempre più numerose nelle diverse città), a loro volta alimentate dai pannelli fotovoltaici o dalle comunità energetiche, per un circolo virtuoso in favore di ambiente e portafogli.

Investire nel fotovoltaico rappresenta oggi una grande ancora di salvezza per l’Italia e più in generale per l’area mediterranea, che beneficia di condizioni atmosferiche ottimali per la creazione di energia elettrica pulita, dal sole al vento.

Perché la transizione avvenga senza intoppi, a mio avviso è necessario un grande impegno da parte delle imprese private del settore, per informare e rendere il servizio offerto più chiaro e trasparente, per andare a scardinare i timori più remoti delle persone. Sicuramente le misure fiscali sono un incentivo importante per favorire la transizione green, ma è indispensabile oggi informare e far capire al pubblico che, a prescindere dalle agevolazioni, aprirsi alle energie rinnovabile rappresenta un’opportunità concreta per la salvaguardia dell’ambiente e un innegabile vantaggio economico.

Le imprese private che operano nel settore, quindi, hanno un ruolo determinante per rendere sempre più accessibile a tutti l’efficientamento energetico, per una reale transizione green del paese. Da diversi anni come Gruppo e in particolare con il brand Fotovoltaico Semplice, proponiamo soluzioni complete di indipendenza energetica da luce e gas, facendoci carico di tutte le pratiche burocratiche (incentivi e detrazioni), sgravando così il cliente finale, che spesso è intimorito dalle numerose pratiche richieste. Cerchiamo di comunicare in modo trasparente i vantaggi e i costi del fotovoltaico, prevedendo anche una copertura assicurativa, nel remoto caso in cui l’impianto non producesse l’energia stimata in fase di valutazione.

Infine, in questo momento storico in cui tutte le materie prime hanno subito aumenti di costo incisivi, spesso vertiginosi, credo sia importante riuscire a mantenere i costi dei nostri kit fotovoltaici “chiavi in mano” allineati al periodo pre-Covid.