Dalla peste nera al coronavirus, il risveglio traumatico del finanziere


Era da solo. Completamente da solo. Non era andato in quel paesino sul mare altrimenti. Doveva staccare. Staccare completamente. E non lo faceva per sé stesso. Anzi. Fosse stato per lui avrebbe continuato a correre. Aggredire la vita a morsi. Era il suo motto. Dentro di lui c’era un’impronta felina. Così diceva. Ed è quello che piaceva raccontare a sè stesso. Ma non sarebbe servito adesso. Nessuna voce lo avrebbe salvato. Perché era inciampato letteralmente nel mare. Nel profondo mare. Ed era in apnea ora. Non poteva respirare. Era un finanziere. Un gestore di fondi. Rispettabilissimo e aveva circa 50 anni. E no. Non...