10 Dicembre 2019

La liquidità fatale alle banche, altro spartiacque fra Europa e Usa

scritto da

Il 9 settembre 2008, 6 giorni prima di fallire, Lehman Brothers Inc. aveva in cassa circa 42 miliardi di dollari. Aveva lo stesso livello di liquidità dichiarato alla fine del secondo trimestre e quasi 10 miliardi in più rispetto a quanto registrato alla fine dell’anno precedente. Sono bastati 6 giorni e la diffusione dei risultati attesi per il terzo trimestre (per la seconda volta in perdita dopo quella del secondo trimestre) per mandarla in bancarotta. Si usa spesso dire che “liquidity kills you quickly”, la liquidità ti uccide in fretta, proprio perché può capitare, a volte all’improvviso, che ci si trovi a corto di...

07 Dicembre 2019

La riforma del fondo salva-stati (Mes) e il ritorno di fiamma di Italexit

scritto da

Post* di Guido Iodice e Daniela Palma, autori di Keynes blog – In questi giorni si sta facendo un gran parlare della riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES o EMS in inglese), lo strumento che permette agli stati in difficoltà finanziarie di accedere a linee di credito privilegiate (ad esempio per rispondere ad una crisi bancaria). La discussione purtroppo si è subito infiammata grazie alla componente noeuro delle opposizioni, che ha gridato addirittura all’alto tradimento del premier Conte. Parliamo invece di come questo processo non è stato sfruttato come un’occasione per stabilizzare e rafforzare la moneta...

04 Dicembre 2019

Ma se l'Italia ha potere di veto a cosa si oppone chi si oppone al Mes?

scritto da

Negli ultimi giorni si sta facendo un gran parlare dell'ESM, lo European Stability Mechanism che nel dibattito italiano viene spesso chiamato MES. L’Eurogruppo si appresta ad approvarlo e la discussione sui dettagli si sta infervorando. In realtà questa riforma è in fase di negoziazione a livello continentale da quasi due anni, e il testo attualmente in discussione è stato approvato già a Dicembre 2018 e poi rivisto e riapprovato nel Giugno 2019. Da dove nasce il discorso? La crisi del debito sovrano nel 2009-15 ha mostrato una fragilità specifica in molti paesi europei: una sorta di rapporto incestuoso tra Stato e banche. Il...

29 Novembre 2019

Il fondo salva-stati (Mes) è questione di credibilità, non di sovranità

scritto da

L’autore di questo post è Massimo Famularo, investment manager esperto in crediti in sofferenza (Npl) – Ogni volta che si parla di sovranità nazionale minacciata per motivi economici si commette una rilevante omissione logica: è il comportamento passato degli stati a determinare la dipendenza presente dal sostegno esterno. Le polemiche recenti sul progetto di riforma del MES, il Meccanismo europeo di stabilità o “fondo salva stati”, sono solo la versione più recente di un argomento di propaganda politica viziato da una fallacia logica. Senza entrare nel merito delle vere e proprie bufale circolate in questi giorni, già...

28 Novembre 2019

Lagarde, la Bce e il percorso difficile ma necessario della politica fiscale

scritto da

In un recente articolo abbiamo esaminato i rischi dell’attuale politica monetaria condotta dalla Banca Centrale Europea: i vantaggi di tassi bassi e ingenti acquisti di asset sono compensati da una serie di effetti collaterali che riducono gradualmente il beneficio netto dell’allentamento monetario stesso, fino a rischiare di oscurarlo del tutto. La nuova presidentessa della Bce, Christine Lagarde, ha confermato tale tesi e ha esortato i paesi con spazio fiscale a investire nell’economia reale in maniera tale da rendere più efficace l’azione monetaria. Inoltre, rompendo ogni indugio, Lagarde ha nominato i paesi che dovrebbero...

26 Novembre 2019

Ecco le 5 bufale più in voga sul famigerato fondo salva-stati (MES)

scritto da

L'autore del post è Costantino De Blasi, risk manager e financial advisor / Liberi, Oltre le illusioni - Il dibattito sorto attorno alla riforma dell’ESM (MES) presenta elementi di confusione e mistificazione della realtà. A prescindere dalle posizioni ideologiche – pro o contro l’integrazione europea – occorrerebbe sempre che si facesse informazione corretta. In questo caso invece, forse ancor più che sull’adozione della moneta unica, demagogia, pressappochismo e una non indifferente dose di cinismo propagandistico sembrano aver preso il sopravvento. Le polemiche alimentate dai partiti genericamente definiti sovranisti...

14 Novembre 2019

Tassi negativi e liquidità dormiente non rilanciano né il Pil né la finanza

scritto da

L'autore del post è Giovanni Pesce, amministratore delegato di Fugen Private SIM - Ad oggi l’effetto del quantitative easing della BCE e dei tassi negativi sembra aver generato l’unico effetto della tenuta degli indici di Borsa e del prezzo delle obbligazioni pubbliche a tasso fisso. Quello che non si vede, invece, è un trasferimento delle risorse economiche alle imprese né come aumento del credito operativo, né sotto forma di aumento del credito finanziario. Anche in presenza di un effetto sui mercati secondari, non è scontato che la nuova liquidità immessa nel mercato possa generare linfa destinata alle imprese ed alla...

28 Ottobre 2019

Lagarde e il Qe infinito. Quanto durerà l'eredità di Draghi?

scritto da

Il nuovo timoniere è pronto: a partire dal 1 novembre, Christine Lagarde sarà a capo della Banca Centrale Europea (Bce), succedendo a Mario Draghi. Data la delicata congiuntura economica internazionale, è opportuno domandarsi quale situazione erediterà dal suo predecessore e quali scenari futuri si prospettano per la Bce e l’Eurozona. Draghi e le politiche contro corrente In risposta alle crisi economico-finanziarie che hanno afflitto l’euro negli anni passati, la politica monetaria ha svolto un ruolo chiave nella stabilizzazione e nel rilancio dell'Eurozona. La BCE, sotto la guida di Draghi, ha rinnovato i...

04 Ottobre 2019

Occupazione low cost in Europa: lavorare tutti ma crescere poco

scritto da

L’ultimo bollettino della Bce tratteggia un’analisi molto interessante sull’evoluzione dell’occupazione nell’eurozona che ci consente di farci un’idea della possibile fisionomia futura del mercato del lavoro. L’osservazione è condotta su un periodo molto lungo, e quindi si rivela capace di sottolineare alcune tendenze di fondo che sembrano ormai incardinate stabilmente nella nostra economia. La prima di queste tendenze è quella degli andamenti dei redditi reali e della produttività. Come si può osservare, entrambe questa grandezze esibiscono tassi di crescita molto bassi. Vale la pena ricordare che i salari reali...

24 Settembre 2019

I danni della Brexit: prima, durante e dopo. Spiegati dai numeri

scritto da

Nel susseguirsi degli allarmi che risuonano fra gli operatori economici preoccupati di una Brexit senza accordo - di recente è toccato all'industria europea automobilistica far sentire la sua voce spaventata - all'avvicinarsi del 31 ottobre, quando l'UK dovrebbe chiudere l'ormai annosa vicenda, si tendono a dimenticare i guasti che il referendum del giugno 2016 ha già provocato all'economia britannica. Vale la pena perciò scorrere un bel paper diffuso qualche tempo fa dal NBER (“The Impact of Brexit on UK Firms“), firmato da diversi economisti, che ci consente di osservare i danni già subiti dalle imprese britanniche. L’analisi...