30 Luglio 2018

I 5 fattori della corsa allo sviluppo dell'Est Europa che ci dicono molto di noi

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Secondo le ultime previsioni della Commissione europea, nel 2018 l’UE (a 28) dovrebbe crescere del 2,1%, così come l’area euro. Italia, Germania e Francia si trovano al di sotto della media (e dovrebbero restarvi anche nel 2019), mentre ad alzare la stessa ci pensano due Paesi che dovrebbero crescere oltre il 5% (Irlanda e Malta), nonché tanti altri entrati a far parte dell’UE solo nel 2004, come Slovenia (+4,4%), Slovacchia (+3,9%), Ungheria (+4%), Polonia (+4,6%) o nel 2007 come la Romania (4,1%). Naturalmente, confrontare le performance di economie avanzate con quelle di altri Paesi emergenti non ha molto senso (anche se...

28 Luglio 2018

L'illusione del sovranismo: chiedere maggiori poteri per compiere disastri

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Si fa un gran parlare di sovranismo (“potere di fare e abrogare le leggi”, Bodin). I nuovi governanti pentaleghisti auspicano maggiori poteri. Vorrebbero negoziare – “battendo i pugni sul tavolo” - con l’Unione Europea per dimostrare che noi italiani sapremmo fare meglio. Se solo ci lasciassero lavorare. Quando l’allora ministro del Tesoro Guido Carli guidò le negoziazioni nel 1991 che portarono alla firma del Trattato di Maastricht nel febbraio 1992, la sua linea politica guida era creare le condizioni per la costituzione di un “vincolo esterno”, di regole che bloccassero la vertiginosa crescita della spesa corrente...

29 Giugno 2018

Uscire dall'euro servirebbe ancora? Ecco cosa ci dice la competitività di prezzo

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Esiste una narrativa fondamentale intorno alla quale si sono costruite la maggior parte delle critiche alla permanenza dell’Italia nell’euro. Questa narrativa si riferisce al fatto che l’introduzione dell’euro, impedendo alla nostra economia di svalutare la lira, e/o di rivalutare il marco tedesco, ha determinato squilibri nei conti esteri dell’Italia e degli altri Paesi aderenti all’euro. Squilibri commerciali che poi sono stati alla base della crisi dell’eurozona del 2010/2012. Superare la moneta unica, reintroducendo le valute nazionali, favorirebbe l’azione riequilibratrice dei mercati e quindi la ricomposizione degli...

27 Giugno 2018

Derivati = il male? Ecco come il linguaggio sfrutta ignoranza e carenze di identità

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Dire che i derivati sono il male della finanza equivale a dire che la frutta fa bene ed è gustosa, ma la macedonia è dannosa e disgustosa. Non a caso, s’è diffusa presto la notizia secondo cui il loro valore in circolazione supererebbe abbondantemente i 500 trilioni di dollari. Il modo in cui si ‘si dice’ qualcosa determina sia il gradimento sociale della sortita linguistica sia il successo di chi parla o scrive o fa ciecamente e biecamente propaganda. Non a caso, se consultiamo la Banca dei Regolamenti Internazionali, ci rendiamo conto che l’esame della realtà cambia significativamente. La cifra di 500 trilioni che abbiamo...

26 Giugno 2018

Brexit a una svolta. Ecco i passaggi più delicati per l’economia

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Pubblichiamo un post di Mario Angiolillo, direttore dell’Osservatorio Relazioni EU-UK-USA di The Smart Institute. Esperto di tematiche geopolitiche e di relazioni internazionali, svolge attività di advisory per diverse società con particolare riferimento agli impatti e alle opportunità offerte da Brexit - La riunione del Consiglio Europeo del 28-29 giugno rappresenta uno step essenziale, seppur ancora non decisivo, del percorso che porterà nel marzo 2019 all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, avendo all’ordine del giorno il completamento della discussione sull’accordo di recesso ai sensi dell’art. 50 del trattato...

21 Giugno 2018

L'Italia scelga: Milano o Roma, apertura o chiusura, merito o arretratezza

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Oh Milano, sono contento che ci sei. Vincenzo dice che sei fredda, frenetica senza pietà ma è cretino e poi vive a Roma, che ne sa? Alberto Fortis, "Milano e Vincenzo" Nei giorni scorsi è stato presentato a Milano il rapporto della Banca d’Italia sull’economia della Lombardia. Mentre il direttore della sede milanese Giuseppe Sopranzetti illustrava i buoni dati del 2018 e spiegava le ragioni della vivacità della congiuntura - a fronte del contesto politico nazionale che stiamo vivendo - mi sono chiesto se Milano non stesse vivendo un mondo a parte, una storia a sé, ben diversa da quella italiana. A Milano l’economia va (molto...

19 Giugno 2018

NPL, shadow banking e come è cambiato per le imprese il modo di trovare capitali

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Recentemente abbiamo esaminato come l’incremento delle posizioni “Non Performing” nelle banche italiane abbia dato corso alla nascita di un vero e proprio mercato, con soggetti specializzati nella gestione delle posizioni in sofferenza all’interno delle Banche; in quella sede abbiamo anche visto alcune conseguenze che possono intervenire nella gestione aziendale a seguito di questo processo di dismissione, da parte degli Istituti Bancari, dei loro asset problematici. È inoltre è apparso recentemente, sempre qui su Econopoly, un interessante articolo sul cosiddetto “Shadow Banking”, cioè sul sistema di tutti quegli...

08 Giugno 2018

Tutta colpa dell’euro. O forse no

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Diego Valiante* lavora nelle istituzioni europee ed è docente a contratto all’Università di Bologna. È stato responsabile della ricerca su banche e mercati dei capitali al Centre for European Policy Studies di Bruxelles. È anche esperto di temi di politica economica legati all'area euro - *** La crisi istituzionale che ha attanagliato l’Italia è una crisi autoinflitta che si fonda su una visione sbagliata di come sia evoluto lo scenario economico globale ed europeo e di quale sia il ruolo dell’euro. È la crisi del 2008, piuttosto, che ha portato a galla problemi di un passato slegato dall’euro. Nei giorni scorsi, i...

07 Giugno 2018

Manipolazione informativa e utilità del debito: salvi grazie alla BCE

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Dai due euro di Palermo o Napoli ai cinque euro di Milano: poco più o poco meno, è la cifra che dobbiamo sborsare per acquistare un chilo di pane in Italia. Non è così dappertutto, per carità, ma l’approssimazione, in questo caso, ci serve per introdurre un aspetto importante della nostra esistenza economica. L’acquisto di un bene primario o di un servizio ordinario, per lo più, è un gesto quasi meccanico, incondizionato e neutrale. Più correttamente: siamo convinti che sia neutrale, anche quando non lo è. In pratica, siamo quasi certi che una banconota da cinque euro possa consentirci di mangiare qualcosa e non ci curiamo...

05 Giugno 2018

Moneta sovrana, proviamo a capire che tipo di abbaglio rischiano gli svizzeri

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Chi deve creare i nostri franchi: le banche private o la Banca nazionale? Questa è la domanda che accoglie i visitatori entrando nel sito ufficiale dell’associazione MoMo, l’associazione promotrice di un referendum che si terrà in Svizzera tra pochi giorni, il prossimo 10 giugno. Il popolo svizzero infatti verrà chiamato ad esprimersi sulla possibilità di modificare il sistema finanziario elvetico in modo che le banche non possano più creare nuovi depositi attraverso l’erogazione di prestiti. L’unica autorità che potrà emettere moneta, in tutte le sue forme, dovrà essere esclusivamente la Banca Centrale. Si tratta, nella...