22 Gennaio 2019

Dilemma Brexit, ovvero fino a che punto arriva l'autolesionismo

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Il voto del Parlamento britannico sull'accordo di separazione per l'uscita della Gran Bretagna dall’UE, ha vanificato oltre un anno di negoziati tra le parti. Si tratta di una decisione gravida di conseguenze, dato che in mancanza di novità di rilievo il Regno Unito il 29 marzo 2019 uscirà dall’UE senza accordo. In tale eventualità, si applicherebbero le regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) nei rapporti bilaterali, con il ritorno di dazi e tariffe negli scambi, senza accesso preferenziale del Regno Unito al mercato unico europeo né forme di cooperazione in settori non strettamente economici come la lotta al...

21 Gennaio 2019

Brexit verso il 29 marzo: le opzioni in discussione e i rischi per l’economia

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Pubblichiamo un post di Mario Angiolillo, direttore dell’Osservatorio Relazioni EU-UK-USA di The Smart Institute. Esperto di tematiche geopolitiche e di relazioni internazionali, svolge attività di advisory per diverse società con particolare riferimento agli impatti e alle opportunità offerte da Brexit – È ripreso a Westminster il dibattito su Brexit dopo la bocciatura del cosiddetto Withdrawal Agreement, la proposta di accordo per regolare l’uscita del Regno Unito dall’UE ai sensi dell’Art. 50 del Trattato sull’Unione Europea, e il superamento della mozione di sfiducia al Governo proposta dai laburisti. Il...

14 Gennaio 2019

I satelliti nel commercio: Big Oil e Big Data ieri e domani

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Prima di parlare di “futuro” è sempre utile fare un salto nel passato. A metà settecento un carro a ruota larga guidato da due uomini e trainato da otto cavalli trasportava, tra Londra ed Edimburgo, quattro tonnellate di merci impiegando circa sei settimane. Nello stesso tempo una nave con sei-otto uomini trasportava un carico di circa duecento tonnellate tra Londra e Leith (porto vicino ad Edimburgo). Si deduce quindi che via mare sarebbe stato possibile portare nello stesso tempo, l’equivalente di cinquanta carri a ruota larga condotti da cento uomini e quattrocento cavalli. Questo scriveva Adam Smith nell’opera che l’ha...

02 Gennaio 2019

Trump contro Fed, perché la banca centrale non può essere intoccabile

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L’autore di questo post è Matteo Gallone, dottore in Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale, specializzando in Intermediari, Finanza Internazionale e Risk Management all’Università di Roma La Sapienza - Ci si aspettava un fine anno senza amare sorprese per l’economia globale. 
Purtroppo, qualcosa è andato storto. Ciò che ha contributo ad infuocare lo scenario finanziario internazionale durante queste due ultime settimane è stata le volontà (celata e non) del presidente Trump di voler licenziare il presidente della Federal Reserve, Jerome "Jay" Powell. La banca centrale americana, nell'ultima riunione -...

26 Dicembre 2018

Congiuntura, oroscopi e tarocchi: come andrà l'economia nel 2019?

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Pubblichiamo un post di Fedele De Novellis, partner ed economista senior di REF Ricerche – È tradizione a fine dicembre interrogarsi sulle prospettive dell’anno che sta arrivando. I quesiti variano dalle questioni più personali a quelle di interesse generale, gli strumenti spaziano dagli oroscopi, ai tarocchi, sfere di cristallo, maghi. Per i più tristi, uno dei temi di interesse è il quadro economico che si prospetta per il prossimo anno. Si tratta di un punto particolarmente incerto, alla luce soprattutto del fatto che nel corso degli ultimi mesi abbiamo osservato una continua revisione al ribasso delle previsioni di...

19 Dicembre 2018

L'accordo tra Roma e Bruxelles e il potere delle agenzie di rating

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L'autore di questo post è Costantino Ferrara, vicepresidente di sezione della Commissione tributaria di Frosinone, giudice onorario del Tribunale di Latina - In questi giorni di acceso dibattito sulla manovra Finanziaria e di fermento per le possibili sanzioni dell’Europa capita di frequente di sentir nominate le agenzie di rating e il loro giudizio negativo sui conti pubblici dell’Italia. Un parere positivo o negativo può indirizzare la manovra di uno Stato, in un senso o nell’altro. Ma cosa sono queste “istituzioni”, il cui giudizio condiziona in maniera determinante la politica economica del nostro Paese, così come del...

17 Dicembre 2018

Il paradosso della ineguaglianza: il mondo migliora davvero? Analisi e proposte

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Ineguaglianza. Una parola che ultimamente esce sempre più spesso nelle analisi del successo politico dei movimenti cosiddetti “populisti”, siano essi le destre nazionaliste, siano i manifestanti dei Gilets Jaunes. Ma come, ci dicono quelli che hanno inforcato gli occhiali rosa, il mondo va migliorando! Ci sono meno poveri! Si vive più a lungo! Anche l’alfabetizzazione ha fatto passi da gigante. Perché essere scontenti e preoccupati quando il pianeta non è mai stato in un momento migliore? A questi interrogativi prova a rispondere Branko Milanovic nel suo articolo The Inequality Paradox: Rising Inequalities Nationally,...

10 Dicembre 2018

Un mondo migliore è un obiettivo possibile? Ecco a che punto siamo

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Voglio un mondo migliore! Una fetta enorme di popolazione vive nella povertà, nella guerra, i ricchi son sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri, la vita è dura e piena di sofferenza, è ora di cambiare. Tutto. Subito. Le cose stanno davvero così? Vediamo insieme: Stabiliamo dei criteri per capire cosa significhi un mondo migliore: io ci metterei per esempio L’aspettativa di vita Un mondo migliora se l’aspettativa di vita globale cresce, perché questo significa migliori condizioni di salute, meno guerre, leggi più solide e presidiate, condizioni di vita più favorevoli. Più la vita media è lunga e più viene...

24 Novembre 2018

Pump baby pump! Commercio, investimenti e geopolitica. Cosa frena la corsa del petrolio?

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L’autore di questo post, Raffaele Perfetto, ha acquisito esperienza decennale in ambito Oil & Gas con una Major Oil Company. Ha conseguito un MBA in Oil & Gas Management nel 2016. Scrive preferibilmente di energia e geopolitica – La International Energy Agency (IEA) nel suo ultimo report ci informa che la domanda di idrocarburi continuerà a crescere ma in maniera più lenta: per il picco dovremmo attendere il post 2040. Chiariamo che si tratta di risultati che vengono fuori da modelli basati sugli impegni annunciati dai governi e sulle tecnologie attualmente disponibili. Un punto interessante del report riguarda gli importanti...

15 Novembre 2018

Una Brexit modello Canada: l'uovo di Colombo si chiama CETA

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Pubblichiamo un post di Mario Angiolillo, direttore dell’Osservatorio Relazioni EU-UK-USA di The Smart Institute. Esperto di tematiche geopolitiche e di relazioni internazionali, svolge attività di advisory per diverse società con particolare riferimento agli impatti e alle opportunità offerte da Brexit – I negoziati su Brexit, con al centro del dibattito la questione del confine Irlandese e le future relazioni nel dopo Brexit, sono stati condotti a tappe forzate dopo il nulla di fatto registrato in occasione della riunione del Consiglio Europeo del 18 Ottobre, e hanno portato ad un possibile accordo che in queste ore è in...