20 Marzo 2017

Cybersecurity risk, opportunità o minaccia?

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È innegabile la crescente attenzione sul tema della cyber-security che sta animando il dibattito internazionale e le cronache di questi giorni, con particolare riguardo allo scandalo delle pubblicazioni da parte di WikiLeaks di materiale secretato dalla CIA (agenzia di intelligence statunitense). Il rischio cybersecurity, come evidenziato dal recente rapporto “The Global Risk Report” del World Economic Forum rappresenta uno dei principali rischi globali considerati nel dibattito della comunità internazionale. In generale, ciò che si osserva a livello geopolitico è una rilevante interconnessione dei rischi la quale, oltrettutto,...

14 Marzo 2017

La crisi del 2008 più costosa del New Deal?

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Si è detto e scritto tante volte che la crisi del 2008 è stata la peggiore dal 1929. Anzi è nata un’ampia letteratura che paragona gli esiti della crisi iniziata nel ’29 – i disastrosi anni ’30 – ai giorni nostri e in effetti ci sono tante verosimiglianze, a cominciare dal ritorno in voga della teoria della stagnazione secolare, elaborata in quegli anni, fino alla voglia di protezionismo che all’epoca contagiò tutta l’economia globale. Al di là di ciò esiste un’altra controprova per asseverare la verosimiglianza delle due crisi. Ossia la quantità di risorse che il governo Usa ha dovuto mettere in campo per far...

10 Marzo 2017

Il Pil cinese, la divinazione e altre leggende urbane

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Pubblichiamo un post di Fedele De Novellis, partner ed economista senior di REF Ricerche  - Le politiche adottate da banche centrali e Governi per influenzare l’andamento nel breve periodo della domanda aggregata, sono dette anche “politiche di stabilizzazione” del ciclo economico, con tale espressone riferendosi al tentativo di rendere l’attività economica meno instabile nel corso del tempo. Alla luce dei modesti risultati conseguiti negli ultimi anni dalle politiche macroeconomiche nei paesi occidentali, dovrebbe essere con invidia che i nostri Governi guardano ai numeri della crescita cinese: una successione di trimestri...

10 Marzo 2017

La montagna del debito americano a quota 20mila miliardi di dollari

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Pubblichiamo un post di Paolo Migliavacca, esperto di geopolitica, collaboratore del Centro Einaudi di Torino - Grecia? Italia? Portogallo? Tra i Paesi che destano i maggiori timori in materia di debito pubblico, pochi pensano siano compresi gli Stati Uniti. Che invece stanno per tagliare il traguardo cruciale dei 20mila miliardi di dollari (al netto di altri 3.125 miliardi dovuti dai singoli stati e dalle municipalità locali). La data fatidica, giorno più giorno meno, è fissata nelle prossime settimane. Al di là della cifra assoluta, pur in sé molto significativa, sono una serie di raffronti ad acuirne il rilievo. Il debito...

07 Marzo 2017

Cosa non dice la retorica protezionistica di destra e di sinistra

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Non è un mistero la crisi di consensi che sta vivendo l’apertura globalizzata dei mercati, sia in Europa sia negli USA. Si avverte non solo nelle nazioni più colpite dalla recente crisi economico-finanziaria, ma anche in quelle che apparentemente si sono riprese meglio.Trattasi di un sentimento trasversale, che ricorda sentori passati che sembravano ormai superati dopo la caduta del Muro, avvenuta ventisette anni fa. Un sentimento che spesso si sta traducendo in voti, tanti voti, ad ogni elezione disponibile. Le correlazioni tra avversione al commercio internazionale e risultati elettorali sono oggetto di un recente paper a cura di...

06 Marzo 2017

Il muro d'acciaio fra Trump e la Cina

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Molto si è scritto del discorso di Donald J. Trump a camere unificate, ma poco si è letto di un tweet rilasciato dall’account ufficiale del presidente, nel quale l'ospite della Casa Bianca sottolineava di aver emesso una nuova direttiva in virtù della quale le pipeline statunitensi, quindi gli oleodotti, “devono essere fatti con acciaio americano”. Nulla che stupisca l’osservatore, ormai avveduto circa il vezzo nazionalistico del nuovo presidente. Né bisogna sorprendersi dei numerosi commenti ironici che ha provocato sulla rete, il più benevolo dei quali era sull'origine dell'acciaio che regge le fondamenta della Trump...

17 Febbraio 2017

I protezionisti sono i veri amici della casta e delle élite

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Pubblichiamo un post di Giovanni Caccavello, research fellow in European Policy presso EPICenter ed Institute of Economic Affairs. Master (MSc) in economia dello sviluppo presso la University of Glasgow – Mercoledì 15 Febbraio il Parlamento Europeo ha finalmente approvato l'accordo economico e commerciale globale con il Canada (indicato con la sigla CETA). Grazie a questo voto, una buona parte di tale importante trattato entrerà in vigore a partire dai prossimi mesi. Il CETA è un accordo misto perché, oltre ad avere aspetti che riguardano esclusivamente l’intera Unione Europea, ne ha anche altri che interessano i singoli Stati...

15 Febbraio 2017

Perché la crescita continua a rallentare?

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Pubblichiamo un post* di Fernando Martínsenior economist della Federal Reserve di St. Louis - L’economia statunitense nel 2016 è cresciuta dell’1,6 per cento in termini di prodotto interno lordo (Pil) reale. Il Pil reale è salito in media del 2,1 per cento annuo dalla fine dell’ultima recessione, un dato molto più basso della media del periodo che va dalla fine della seconda guerra mondiale in poi (circa il 3 per cento l’anno). Questi tassi di crescita più bassi possono essere spiegati, in parte, da un rallentamento nella crescita della produttività e da un calo dell’utilizzazione dei fattori[1]. Ma possono aver...

06 Febbraio 2017

Trump, la Cina, i posti di lavoro distrutti. La rilettura che non ti aspetti

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Ora che il protezionismo è tornato di moda, dibattendosi a lungo sui mali provocati dalla globalizzazione, e gli Usa hanno eletto un presidente che ha fatto dello stigma verso i suoi creditori commerciali – Cina in testa – la cifra del suo successo, vale la pena spendere qualche minuto per ascoltare, sul sito della Fed di S. Louis, il podcast con Max Dvornik, economista ricercatore della banca. Dvornik un paio di anni fa ha pubblicato, insieme con altri, un paper che si intitolava Trade and labor market dynamics, assai utile a ricordare che c’è sempre un rovescio della medaglia nelle storie che sono diventate popolari. Una di...

18 Gennaio 2017

Il mondo paga il conto del crollo degli investimenti cinesi

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Poco osservato nelle cronache quotidiane, ma non per questo meno interessante, il drastico calo degli investimenti cinesi sembra una di quelle informazioni che ci si può permettere di trascurare per la semplice ragione che non ci riguardano. Ma purtroppo non è così. La dimensione della Cina e la sua crescente influenza sistemica trasformano ogni avvenimento di una qualche importanza per questo paese in una cosa che ci riguarda tutti. Un po' come accade negli Stati Uniti. Specie quando si parla di investimenti, che è notorio siano stati ed tuttora sono la variabile di maggior peso sul prodotto interno lordo del paese asiatico. Il...