28 Gennaio 2016

La dolce vita del saldo commerciale, finché dura il ribasso del petrolio

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La buona notizia è che il saldo commerciale italiano continua a migliorare. Quella meno buona è che la salute dei nostri conti dipende in larga parte dai ribassi del petrolio, mentre continua la nostra robusta crescita delle importazioni. Ciò significa che siamo più esposti al rischio di rialzi del prezzo del barile, che, se tornasse appena al livello di due anni fa, potrebbe prosciugare i nostri attivi. Per osservare questa interessante evoluzione della nostra bilancia commerciale bisogna incrociare i dati dal 2013, quando il petrolio quotava fra i 90 e poco più di 100 dollari al barile, con quelli del 2015, quando è gradualmente...

19 Novembre 2015

La bufala dei tre milioni in bitcoin all'Isis per finanziare la strage di Parigi

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L’oro 2.0 - il bitcoin - è davvero stato usato dal Daesh (organizzazione terroristica ormai nota come Isis o Stato Islamico) per finanziare gli attacchi terroristici di Parigi? Nel 2013, sul “New York Times”, è apparso un articolo del Premio Nobel Krugman dal titolo: ”Bitcoin is Evil”. Tre giorni fa Panorama ha pubblicato un nuovo numero con un articolo dal titolo: “Bitcoin: La moneta preferita dai militanti dell’ISIS”. Bingo. Perché gran parte della stampa ha l’attitudine di “infangare” il bitcoin e ad ogni minimo sussurro andargli contro? abbiamo chiesto a Franco Cimatti, presidente della Bitcoin...

23 Settembre 2015

La forza dell'export italiano genera vantaggi di sostanza e spiega anche lo spread stabile

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Da sempre Paese trasformatore, in assenza di materie prime, l’Italia ha dovuto esportare per poter stare a galla. L’Istat ha pubblicato i dati aggiornati sul commercio estero al 31 luglio 2015  che rafforzano la convinzione che il sistema manifatturiero italiano è la base della ripresa economica. La Banca d’Italia nel Supplemento al Bollettino Statistico n. 49 del 18 settembre  evidenzia che “nei dodici mesi terminanti a luglio 2015 il saldo di conto corrente è stato pari a 36,2 miliardi di euro (2,2 per cento del PIL), in forte aumento rispetto ai dodici mesi precedenti (23,1 miliardi). Il miglioramento prosegue una tendenza...

29 Luglio 2015

Il calo del prezzo del petrolio favorisce la democrazia

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L’accordo raggiunto a Losanna dal gruppo 5+1 (Stati Uniti, Russia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Unione Europea) sul nucleare iraniano ha subito avuto un effetto significativo sul prezzo del petrolio che ha toccato i minimi degli ultimi quattro mesi. Il mercato sta scontando l’ingresso sul mercato dei milioni di barili al giorno dell’Iran che è uscita dall’embargo sanzionatorio. All’aumento dell’offerta si sono sommate le preoccupazioni per la crescita cinese. Il Brent è sceso fino a 53,33 dollari al barile (meno 10% dall’accordo del 14 luglio), e il West Intermediate – il benchmark americano – ha toccato i...