14 Settembre 2016

Conversazione intima su come far crescere il made by Italians. In Iran  

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Le donne iraniane sono, generalmente, attente al look (a volte troppo passionali con la scelta di trucco, un tanto al kg) e molto femminili. Non sorprende che la moda italiana (come confermato da una recente analisi del Sole 24 Ore) sia da sempre un punto di riferimento per le persiane Doc. Tuttavia c’è differenza tra esportare il made in Italy e il made by Italians. Ne ho già scritto a proposito del cioccolato: noi italiani non abbiamo solo prodotti da esportare ma know-how, tecnologie, visioni. Tutto quello che ci rende italiani. Ecco allora che un marchio storico dell’intimo italiano, Liabel, decide di esportare il mondo...

09 Marzo 2016

Le Pmi italiane sanno quanto è di moda l'Iran?

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Pubblichiamo un post di Enrico Verga, consulente strategico e istituzionale, Master in International relations at Università Cattolica del Sacro Cuore, senior analyst a Longitude - "Salam aziz khobi" è un saluto piuttosto comune in Iran, che in Italia suona come un'espressione aliena. Ovviamente è in pinglish (lingua persiana resa con caratteri occidentali). Non sapere cosa rispondere è accettabile per un italiano, non conoscere la repubblica iraniana, o la Persia, come altri sono soliti chiamarla, è grave. Da un giorno all’altro l’Iran è divenuto di moda. Fino a pochi anni fa se ne parlava solo in termini negativi, dopo...

23 Settembre 2015

La forza dell'export italiano genera vantaggi di sostanza e spiega anche lo spread stabile

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Da sempre Paese trasformatore, in assenza di materie prime, l’Italia ha dovuto esportare per poter stare a galla. L’Istat ha pubblicato i dati aggiornati sul commercio estero al 31 luglio 2015  che rafforzano la convinzione che il sistema manifatturiero italiano è la base della ripresa economica. La Banca d’Italia nel Supplemento al Bollettino Statistico n. 49 del 18 settembre  evidenzia che “nei dodici mesi terminanti a luglio 2015 il saldo di conto corrente è stato pari a 36,2 miliardi di euro (2,2 per cento del PIL), in forte aumento rispetto ai dodici mesi precedenti (23,1 miliardi). Il miglioramento prosegue una tendenza...

29 Luglio 2015

Il calo del prezzo del petrolio favorisce la democrazia

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L’accordo raggiunto a Losanna dal gruppo 5+1 (Stati Uniti, Russia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Unione Europea) sul nucleare iraniano ha subito avuto un effetto significativo sul prezzo del petrolio che ha toccato i minimi degli ultimi quattro mesi. Il mercato sta scontando l’ingresso sul mercato dei milioni di barili al giorno dell’Iran che è uscita dall’embargo sanzionatorio. All’aumento dell’offerta si sono sommate le preoccupazioni per la crescita cinese. Il Brent è sceso fino a 53,33 dollari al barile (meno 10% dall’accordo del 14 luglio), e il West Intermediate – il benchmark americano – ha toccato i...