Il lato oscuro dell’industria tech. Come superare il burnout?

scritto da il 28 Settembre 2023

Post di Lorenzo Danese, CEO di TimeFlow  

Il mondo dell’industria tecnologica, in costante evoluzione, offre opportunità senza precedenti, ma nasconde anche una realtà preoccupante: il burnout dei professionisti del settore. Le pressioni costanti e la carenza di personale qualificato stanno mettendo a dura prova la salute mentale e fisica dei lavoratori, rendendo fondamentale affrontare questa sfida in modo proattivo.

Il lato oscuro dell’industria tech

L’industria tecnologica è da tempo considerata uno dei settori più dinamici ed eccitanti del mondo del lavoro. La continua innovazione, la ricerca dell’eccellenza e la corsa verso il futuro hanno contribuito a creare un ambiente di lavoro stimolante e competitivo. Tuttavia, questa stessa eccellenza può comportare un prezzo elevato per i professionisti tech. Proprio a questo proposito, già nel 2018 l’indagine condotta da Blind su un gruppo di 11.487 impiegati del settore IT aveva denunciato come quasi il 60% dei rispondenti dichiarasse di essere in stato di burnout.

Il successo di un’azienda dipende dalle persone che ne fanno parte. Per prosperare, è essenziale garantire che i nostri talenti siano sani, felici e motivati. Il burnout rappresenta una minaccia per il benessere delle persone e dell’azienda. Ecco perché abbiamo da tempo implementato una serie di iniziative pensate per proteggere il nostro team da questo rischio

Pressioni costanti: un terreno fertile per il burnout

Le pressioni costanti sono una delle principali sfide che i lavoratori del settore devono affrontare. Scadenze stringenti, carichi di lavoro elevati e progetti complessi sono all’ordine del giorno. Questi fattori possono generare un senso di sopraffazione e stress cronico, mettendo a rischio la salute fisica e mentale dei professionisti.

L’ambiente altamente competitivo del settore tech aggiunge ulteriore pressione, con una cultura aziendale che spesso misura il successo in termini di risultati eccezionali in tempistiche stringenti. L’evoluzione rapida delle tecnologie richiede un costante aggiornamento, un processo che deve essere adeguatamente gestito per evitare sovraccarichi e stress eccessivi.

burnout

Immagine di Verne Ho per Unsplash

Un altro fattore significativo che contribuisce al burnout è l’isolamento digitale. Molte posizioni lavorative richiedono lunghi periodi davanti a uno schermo, spesso privi di interazioni sociali significative.

Carenza di personale qualificato: un problema diffuso

Uno dei problemi più critici dell’industria tech in Italia è la carenza di personale qualificato.  Questa situazione è strettamente legata alla scarsità di competenze tecniche specializzate (ne abbiamo parlato anche qui, a proposito dei settori dell’IA e dell’analisi dei dati), che richiedono anni di esperienza e formazione specifica. La continua evoluzione dell’ambito IT rende ancora più difficile la ricerca dei professionisti giusti. Inoltre, le competenze soft (come il pensiero critico, la risoluzione dei problemi e la comunicazione efficace) sono sempre più richieste e possono risultare complesse da sviluppare.

Queste circostanze, unite alla promozione di una cultura aziendale che mette il lavoro come priorità assoluta, aumentano la pressione e il rischio di burnout, creando squilibri tra lavoro e vita personale.

Il burnout: realtà diffusa e possibili soluzioni per un futuro sostenibile

A causa di queste sfide, il burnout è diventato una realtà diffusa nel settore tech, compromettendo la produttività e la qualità della vita dei lavoratori. Affrontare tale problematica richiede un approccio olistico. Le aziende tech stanno iniziando a prendere misure per proteggere la salute dei propri dipendenti e promuovere il benessere sul luogo di lavoro.

Queste iniziative comprendono politiche di flessibilità lavorativa, che favoriscono la gestione del tempo e il bilanciamento tra lavoro e vita personale, così come programmi di sensibilizzazione sullo stress, che forniscono gli strumenti necessari per riconoscere e gestire lo stress. Sono promosse le attività di team building per migliorare l’interazione tra colleghi e rafforzare la coesione di squadra, contribuendo a creare un ambiente di lavoro meno stressante. Inoltre, è fondamentale il monitoraggio del carico di lavoro con strumenti appropriati al fine di prevenire il sovraccarico di lavoro e assicurando una distribuzione equa dei compiti all’interno del team.

Impegno congiunto di aziende e lavoratori

In conclusione, superare il burnout richiede un impegno congiunto da parte delle aziende e dei lavoratori stessi. Solo attraverso politiche aziendali orientate al benessere e una maggiore consapevolezza individuale, sarà possibile affrontare questa sfida e creare un futuro sostenibile per il settore tech.

Per affrontare il rischio di burnout in azienda, abbiamo implementato una serie di misure concrete. Innanzitutto, abbiamo potenziato le attività di team building, creando un ambiente di lavoro più coeso e amichevole. Queste iniziative non solo riducono lo stress, ma rafforzano anche i legami tra colleghi, creando una comunità solida e solidale. Inoltre, abbiamo stretto una partnership con Serenis per offrire ai nostri dipendenti sedute di psicoterapia gratuite o a tariffe agevolate. La salute mentale è una priorità fondamentale.