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Come misurare la trasformazione 5.0 dell’industria

Post di Andrea Jester, co-founder di NSBProject –
Quanto è vicina l’impresa italiana al modello Industria 5.0? Quanto è davvero centrata sulle persone, sostenibile e capace di affrontare crisi e cambiamenti? Oggi esiste un modo per dare una risposta concreta a queste domande e misurare la trasformazione 5.0 dell’industria: l’Industry 5.0 Assessment Framework, sviluppato dal progetto europeo PROSPECTS 5.0, finanziato da Horizon Europe e promosso da un partenariato internazionale di 14 organizzazioni, tra cui tre italiane.
Tra queste, NSBProject, società con un ruolo chiave nella valorizzazione e nella diffusione dei risultati a livello europeo; l’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore), che ha coordinato la progettazione dello strumento di misurazione; e B. Braun Avitum Italy, realtà manifatturiera emiliana selezionata come unico caso italiano tra i 14 industrial use case europei esemplari.

In Italia, nonostante buone premesse tecnologiche, la diffusione di modelli inclusivi e sostenibili resta limitata (Designed by Freepik)
Il framework messo a punto da Unimore e i partner europei, consente alle imprese di analizzare in modo strutturato il proprio livello di maturità rispetto ai tre pilastri dell’Industria 5.0: human-centricity, sostenibilità ambientale e resilienza industriale. Basato su 28 indicatori, lo strumento permette una valutazione approfondita, ma accessibile, dell’organizzazione, offrendo spunti pratici per attivare percorsi di miglioramento.
Cosa si misura, in concreto? Per la centralità dell’essere umano, si guarda alla sicurezza, alla formazione continua, all’inclusività, alla partecipazione nei processi decisionali. Per la sostenibilità ambientale, si valutano le emissioni, gli investimenti in tecnologie green, l’economia circolare. Per la resilienza, si esaminano la capacità innovativa, la gestione dei rischi e la robustezza della supply chain.
Il framework è oggi in fase di test presso 14 imprese pilota europee. A Mirandola, nello stabilimento di B. Braun Avitum, l’integrazione di robot collaborativi nel processo produttivo dimostra come sia possibile migliorare produttività, ergonomia e sostenibilità allo stesso tempo. Un esempio concreto di industria 5.0 in azione.
Dal 2026, lo strumento sarà disponibile per tutte le imprese europee – indipendentemente da dimensione e settore – attraverso una piattaforma digitale interattiva. Le aziende potranno accedere a un servizio di autovalutazione, ricevere indicazioni su come migliorare e attivare percorsi di supporto tecnico, formativo e organizzativo. NSBProject accompagnerà la diffusione del framework su scala europea, promuovendone l’adozione tra PMI, istituzioni e stakeholder.
Eppure, i dati mostrano che la strada è ancora lunga:
– solo il 7,1% dei lavoratori europei accede a formazione continua;
– appena il 5,5% delle imprese investe in tecnologie low-carbon;
– meno di un quarto delle PMI utilizza strumenti digitali avanzati come i digital twin.
In Italia, nonostante buone premesse tecnologiche, la diffusione di modelli inclusivi e sostenibili resta limitata. Le misure di incentivo pubblico, pur esistenti, non sembrano adeguate a intercettare le esigenze delle PMI: l’accesso è complicato, i ritorni attesi sono percepiti come poco immediati e l’apparato burocratico resta un freno.
Misurare il cambiamento è il primo passo per affrontarlo. PROSPECTS 5.0 dimostra che la transizione 5.0 può essere resa operativa, con strumenti concreti, metriche condivise e percorsi personalizzati. Nel 2025 proseguirà la fase di validazione, coinvolgendo aziende di diversi settori in tutta Europa. Le imprese interessate possono già candidarsi per contribuire allo sviluppo dello strumento e ricevere una diagnosi approfondita del proprio stato di maturità 5.0.