Econopoly


Numeri idee progetti per il futuro

31 Ottobre 2015

Di Pessina, Barra e Walgreens. Ovvero, formidabili gli imprenditori italiani, in esilio

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Gli italiani hanno formidabili doti imprenditoriali. Spesso però, osteggiati dalle regole corporative feudali italiane, sono costretti ad andare all’estero, dove mietono successi celebrati dalla stampa mondiale. L’ultimo caso vede protagonisti due persone, sconosciute ai più, ma a capo di un gruppo gigantesco. Stiamo parlando di Stefano Pessina e Ornella Barra, a capo di Walgreens Boots Alliance, colosso americano delle farmacie. Non paghi di controllare un gruppo che capitalizza più di 100 miliardi di dollari, Pessina e Barra, hanno deciso di acquisire la rivale statunitense Rite Aid, con un’operazione valutata 17,2 miliardi di...

29 Ottobre 2015

Ricordate i debiti dello Stato verso le imprese? Vediamo perché non se ne parla più

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Vi ricordate la questione dei debiti delle varie amministrazione pubbliche nei confronti delle imprese? Immagino di sì. Se ne è parlato per ogni dove fino a qualche tempo fa. Ma scommetto che solo pochi oggi sarebbero in grado di rispondere alla semplice domanda di cosa ne sia stato di una partita che valeva decine di miliardi di euro. I più ottimisti potrebbero pensare che siccome non se ne parla più la questione si sia risolta. Così non è, e un recente studio della Banca d'Italia ("I debiti commerciali delle amministrazioni pubbliche italiane: un problema ancora irrisolto"), molto opportunamente ce lo ricorda. Tali...

28 Ottobre 2015

Il QE di Draghi vale un punto di Pil per l'Eurozona

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Ormai che l'asset purchase programme (APP) dell'Eurosistema è entrato in pianta stabile nella nostra esistenza, molti si chiedono quanto ci abbia guadagnato l'eurozona e soprattutto quanto ci guadagnerà fino al settembre 2016, quando il QE dovrebbe finire. E mai condizionale fu più d'obbligo. Di sicuro questo filone di ricerca produrrà perle di econometria. Ma intanto la prima che ho trovato è una ricerca della Banca d'Italia, "Domestic and international macroeconomic effects of the Eurosystem expanded asset purchase programme". L'avvertenza è che "il lavoro valuta gli effetti macroeconomici degli acquisti di titoli del settore...

27 Ottobre 2015

Renzi, Puviani e il canone in bolletta, ultima illusione finanziaria

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Partiamo dalla buona notizia: auspicabilmente, il prossimo mese di gennaio non sarà più funestato dai penosi spot con cui, per anni, la Rai ci ha rammentato l'imminente scadenza per il saldo del canone. Indubbiamente, questo grottesco martellamento ha contribuito a farne il tributo più odiato dagli italiani, sbeffeggiati dall'ambiguità di pubblicizzarlo come fosse il prezzo di un servizio scelto liberamente dal consumatore e non un'imposta, in quanto tale slegata da qualsiasi ipotesi di fruizione. Cornuti e tassati. Si è discusso molto dei dilemmi e dei contraccolpi pratici che la decisione del governo di rimettere ai fornitori di...

25 Ottobre 2015

Silverites contro Goldbugs: la guerra contro la deflazione negli USA di fine '800

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Dopo la fine della sanguinosa guerra civile gli Stati Uniti avevano conosciuto un'era di crescita senza precedenti spinta dai numerosi investimenti in infrastrutture, come la costruzione delle grandi ferrovie, dalla veloce industrializzazione dell'est del paese, l'espansione verso l'ovest e dall'afflusso di grandi capitali esteri, soprattutto dal Regno Unito, in cerca di facili profitti. Come tutti i processi di rapida espansione economica anche questo ebbe a finire in maniera piuttosto violenta. Il grande panico del 1873 fu la prima crisi economica “internazionale”: nata dal crollo della borsa di Vienna attraversò tutta l'Europa e...

23 Ottobre 2015

Italia, Paese strano in cui gli assenteisti gridano contro la “casta”

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La notizia del giorno è il blitz della Guardia di Finanza negli uffici pubblici del Comune di Sanremo, dove bellamente era assenteista un impiegato su due. Il vizio di massa nel settore pubblico, spesso e non solo a Sanremo, è la fuga dalla scrivania. I dipendenti pubblici timbravano e subito dopo se ne andavano in canoa o al bar. Siccome siamo nella civiltà delle immagini è chiaro che sulla rete spopola la foto dell’impiegato in mutande, che timbra – da “remoto”, casa sua – per poi tornare a letto a dormire o giocare alla Playstation. Dai dati pubblicati dalla Ragioneria Generale dello Stato, rielaborati dal Centro Studi...

23 Ottobre 2015

Così il Fintech punta a innovare il mondo dei prestiti (con Facebook)

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Crescere non è un’impresa da poco. Ci vogliono tenacia, perseveranza e determinazione. E il tutto diventa ancora più difficile in una società come quella attuale in cui ogni nostro comportamento è costantemente monitorato. Nello stesso giorno è possibile diventare il più grande successo dell’anno così come il più grande fallimento. Ventiquattro ore su 24 sotto i riflettori di milioni di social network e basta un piccolo errore, la pubblicazione di uno stato sbagliato o di una foto inappropriata perché la propria reputazione possa essere rovinata. Facebook ne è la prova. Di recente, il social network ormai famoso in tutto il...

22 Ottobre 2015

Le politiche monetarie costano un anno di profitti alle banche

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Fra i tanti esiti dell'inusuale politica monetaria del nostro tempo ce n'è uno che molto opportunamente la Bis, la Banca dei regolamenti internazionali, ci ricorda in un suo recente working paper ("The influence of monetary policy on bank profitability"), ossia l'effetto che l'azione delle banche centrali ha sulla redditività delle banche commerciali. L'analisi è stata condotta su dati riferiti a 109 banche internazionali con sede in 14 economie avanzate lungo il periodo 1995-2012 e ha accertato una relazione positiva fra i tassi a breve termine, quelli su cui agisce la banca centrale, e la struttura della curva dei rendimenti (yield...

21 Ottobre 2015

L'audace colpo dell'Organizzazione mondiale della tassazione e la fine della concorrenza

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Il dibattito in materia di fiscalità internazionale appare viziato da un eccessivo orientamento all’attualità, alle presunte emergenze del momento, all'identificazione immediata di vincitori e vinti. In qualche misura, ciò è comprensibile: si tratta di una partita di grande e diretta rilevanza tanto per il conto economico delle imprese interessate, quanto per il capitale politico dei leader che si sono spesi sul tema. È naturale leggere l’impegno dell’Ocse sul progetto Beps – distillato il 5 ottobre scorso in un'articolata e incisiva strategia – con la lente del presente: ma, così facendo, se ne trascurano le implicazioni...

20 Ottobre 2015

Le vere conseguenze del rallentamento cinese sull’economia italiana

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Quest’estate i mercati finanziari hanno corretto pesantemente. L’indice STOXX50 rappresentativo dei mercati europei ha perso circa il 20% dai massimi, generando il timore che la ripresa europea, fragile e gracile, potesse essere bloccata sul nascere. Il dato sulla crescita del Pil cinese poco sotto il 7% - 6,9% per l’esattezza – ha fugato i timori di un brusco rallentamento anche se molti osservatori nutrono dubbi sulla credibilità del dato: con import/export in forte calo, mercato immobiliare fermo, come fa la Cina a crescere del 7%, gestendo la transizione da economia export-led a economia matura trainata da consumi...