Ristrutturazioni, così smart-working e Instagram ridisegnano la casa

scritto da il 03 Maggio 2023

Post di Vincenzo Polimeni, CEO di Facile Ristrutturare – 

Esistono certamente infinite ragioni per cui il Salone del Mobile si tiene in Italia, con un successo sempre crescente, al di là degli eventi mondani, e non in un altro paese del mondo. Una di queste ragioni è certamente che la casa per gli italiani continua ad essere il bene più prezioso, sia esso inteso come investimento materiale che affettivo, rappresentando un luogo sicuro a cui tornare oltre che un bene inalienabile, frutto di sforzo e sacrificio. Se consideriamo che, secondo gli ultimi dati a disposizione, il 70,8% degli italiani possiede l’immobile in cui vive, si comprende come chiunque operi nel settore immobiliare, abbia su di sé una grande responsabilità, dovendo ‘mettere mano’ al bene più prezioso di ogni famiglia, di ogni persone.

Quanto potrà influire la fine dello sconto in fattura 

Ai fattori storico-culturali che fanno sì che i nostri connazionali siano particolarmente propensi all’acquisto di una casa non appena le condizioni economiche glielo permettono, più di recente si è aggiunta la ‘variabile’ della pandemia e dei lockdown che, tra il 2020 e il 2021, hanno fatto riscoprire agli italiani l’importanza di vivere in un’abitazione sempre più comoda, bella e accogliente. Anche il nuovo modello di lavoro, lo smart working, sempre più accolto dalle aziende, ha avuto un ruolo importante nella nuova tendenza che vede i proprietari di abitazioni sempre più inclini a investire nelle ristrutturazioni, favorendo interventi volti a migliorarne non solo l’estetica, ma anche la sostenibilità e il risparmio energetico. I principali indicatori, mostrano per l’anno in corso e il prossimo, una rinnovata voglia di investire nell’upgrade della propria abitazione, anche al netto del decreto legge che mette fine alla possibilità di praticare lo sconto in fattura.

Lo smart-working detta gli spazi nelle ristrutturazioni

La tendenza attuale, frutto anche delle condizioni di insicurezza emotiva che si sono create dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, mostra come gli italiani aprano meno le porte a cene e festeggiamenti in grande stile con molti invitati numerosi. Questo si traduce in scelte progettuali di interni che prediligono la creazione di una casa come luogo sempre più intimo e familiare, con spazi interni legati al relax e spiritualità, capace al contempo  di aprirsi in angoli green con pareti dedicate al verde. Proprio questa ricerca di intimità, relax e rinnovata spiritualità ha generato una forte domanda di colori caldi (la cui vendita ha fatto registrare un +400% su base annua), con interventi che partono dal dare nuovo colore alle pareti.

Sempre in ottica di riorganizzazione e ristrutturazione delle proprie abitazioni, non mancano le richieste per la creazione di spazi dedicati al lavoro in smart-working a discapito di aree living meno ampie, spazi quindi dove illuminazione, connessioni wi-fi, pareti insonorizzate e domotica sono le parole chiave.

Le ristrutturazioni, l’effetto Instagram e l’incombente rivoluzione “green”

Anche il mondo dei social-network, in particolare Instagram, TikTok e Facebook ha giocato e continua a giocare un ruolo fondamentale nella scelta di ristrutturare la propria abitazione: una recente ricerca mostra come circa il 44% degli intervistati aspiri ad avere una casa “instagrammabile”, in linea con le nuove tendenze dell’interior design.

Un ruolo di primaria importanza nel mercato delle ristrutturazioni degli appartamenti lo gioca il Real Estate con le compravendite immobiliari. Circa il 25-30% degli immobili compravenduti prevedono interventi di ristrutturazione, ovviamente al netto della cosiddetta “rivoluzione green” sulla cui portata si devono ancora fare le valutazioni del caso, ma che certamente porterà un forte incremento degli immobili da adeguare alle normative.

Tassi, effetti del conflitto in Ucraina e calo delle compravendite

Dopo l’ascesa degli ultimi anni, per il prossimo triennio si prevede una flessione del numero di compravendite residenziali, che per il 2023 dovrebbe attestarsi intorno al -14% circa, con la sola eccezione delle principali piazze (come Milano e Roma) e delle posizioni top per le quali si registra una moderata diminuzione della richiesta, in ragione dei noti temi relativi al rialzo dei mutui (ormai con tassi intorno al 4% circa, rispetto all’1-1,5% di un paio d’anni fa) e alla perdurante incertezza conseguente al conflitto ucraino, con le ricadute economiche del caso per le famiglie.

ristrutturazioni

Immagine di Annie Gray per Unsplash

Le ristrutturazioni nel 2023: i super-ricchi accelerano

Alla luce di queste previsioni, si stimano quindi nel 2023, solo per quanto afferisce il mercato delle compravendite immobiliari, circa 200.000 interventi di ristrutturazione, alle quali si aggiungono anche le compravendite eseguite nell’ultimo quadrimestre 2022, per una stima di ulteriori 60.000 interventi. Il calo stimato sul 2022 è del 13,5%. Non perde terreno e non conosce crisi, invece, il settore del lusso, sia nel Real Estate che nelle ristrutturazioni: secondo l’ultimo Wealth Report di Knight Frank, con l’inflazione e le crisi (dalla pandemia alla guerra in Ucraina, incluse le tensioni sul mercato cinese) i super-ricchi accelerano la diversificazione, puntando su immobiliare e arte. Nel 2023, quindi, il 15% della popolazione più abbiente cercherà una casa da acquistare e quindi da ristrutturare con valori di ristrutturazione ben oltre la media tradizionale.