La nobile arte del cv (vincente) al tempo dell’intelligenza artificiale

scritto da il 28 Giugno 2023

Post di Robert Hassan, direttore di jobnewitaly.com – 

L’intelligenza artificiale oggi sta rivoluzionando anche la stesura del curriculum vitae. Esistono, infatti, una serie di piattaforme che si basano sull’intelligenza artificiale e che mettono in relazione le informazioni contenute nei cv con le offerte di lavoro, evidenziando solo quelle che corrispondono al profilo dei candidati. L’intelligenza artificiale  può essere un validissimo alleato per i candidati alla ricerca di nuove occasioni professionali.

“I candidati, da un lato, potranno risparmiare parecchio tempo perché vedranno soltanto le opportunità in linea con le competenze e ambizioni di ciascuno e, dall’altro, usare l’intelligenza artificiale nei processi di selezione aiuterà i recruiter a gestire al meglio i processi, grazie a procedure standardizzate di abbinamento domanda/offerta”, afferma Emanuele Franza, direttore di Jhunters, brand di Hunters Group.

L’interattività del cv del futuro

“Il cv del futuro è quindi uno spazio interattivo che rende più semplice la relazione azienda-candidato. Dobbiamo pensare non solo al classico cv in formato pdf. Per rispondere alle esigenze dei nuovi software è, però, indispensabile tenere a mente alcuni semplici accorgimenti, per esempio, nella maggior parte dei casi, i cv vengono analizzati sulla base di alcune parole chiave che potremmo definire “standard”. È quindi fondamentale adattare il proprio cv alle parole chiave inserite nell’annuncio.

Inoltre,  i  contatti sono una delle prime cose che i software analizzano. Inserirli in apertura di un Curriculum Vitae è un modo per assicurarsi che i programmi li riconoscano correttamente. Poi occorre optare per layout non eccessivamente particolari: le macchine, lo sappiamo, prediligono un layout lineare e semplice perché, in alcuni casi, non sono in grado di leggere correttamente il cv se compaiono troppi simboli o caratteri speciali. In questo caso la semplicità è la scelta vincente”, continua Franza.

Il cv quindi cambia veste: è uno strumento sempre più tecnologico ma anche costruito per agganciare l’attenzione di chi legge, stimolare il desiderio di approfondire la conoscenza del professionista e scoprire, poi in sede di colloquio, la persona dietro il professionista. La costruzione di un curriculum vitae è senz’altro un aspetto individuale perché è necessario che rispetti  le caratteristiche di chi rappresenta, ma è importante che possieda criteri di efficacia comunicativa, chiarezza delle competenze che vogliamo arrivino al nostro interlocutore e oggi più che mai sintesi esaustiva.

cv

(Reuters)

Come redigere un cv vincente

Scrivere un cv è un’arte, in cui conta l’abilità di mettere subito in luce le caratteristiche professionali che meglio ci rappresentano. Sia quando si risponde a un’offerta di lavoro, sia soprattutto quando si decide di inserire il proprio cv online, cogliendo così l’opportunità di essere sempre rintracciabili dalle aziende che preferiscono cercare proattivamente le persone giuste sulla base di caratteristiche chiave per loro. Quali sono però i punti focali che più di altri intercettano l’attenzione dei selezionatori? Come fa un’azienda a cercare il suo talento tra tutti quelli iscritti sulla piattaforma online?

Per rispondere a questi quesiti, InfoJobs, la piattaforma attiva in Italia per la ricerca di lavoro online, ha deciso di analizzare il comportamento delle oltre 5.000 aziende attive in piattaforma, di cui nel primo trimestre del 2023, quasi 3.500 hanno cercato un talento sulla job board.

Come inizia il percorso di ricerca per un buon candidato e quali sono pertanto le informazioni imprescindibili da inserire in un curriculum per superare il “rumore di fondo” e far sì che si concretizzi la possibilità di accedere a un colloquio?

Il cv e la collocazione geografica del candidato

Ecco gli elementi principali osservati dalle aziende attive su InfoJobs: collocazione geografica, età, professione, titolo di studio. Nonostante la crescita del lavoro ibrido, valido per molte professioni, ma non per tutte, la collocazione geografica è ancora oggi fondamentale. Le aziende partono proprio dalla prossimità del candidato rispetto alla sede aziendale per cercare il loro talento da inserire in organico. Il dato serve alle aziende per capire, inoltre, la disponibilità magari a lavorare nelle province adiacenti il domicilio del candidato o ancora per gestire meglio le proprie risorse sul territorio e valutare eventuali trasferimenti o opportunità in filiali.

Perché l’età non è un barriera

Il secondo elemento focus della ricerca da parte delle aziende è l’età, che non deve essere una barriera. Ogni età porta con sé caratteristiche da valorizzare, dall’esperienza di chi ha molti anni di professione alle spalle, a chi si sta affacciando per la prima volta al mondo del lavoro. Il suggerimento è quello di non lasciarsi mai scoraggiare dal passare del tempo, ogni risorsa è principalmente una persona e finché sostenibile si può sempre provare a cercare una nuova opportunità lavorativa.

Un consiglio: usare anche i sinonimi delle professioni

Una volta stabiliti i confini in termini geografici e di età, le aziende proseguono nella ricerca del talento cercando tra le professioni e si avvalgono di parole chiave che identificano la professione nello specifico. Indicare bene, quindi, ruoli e professioni facilita l’esser trovati dall’azienda; il suggerimento è di utilizzare anche i sinonimi delle classiche professioni, sappiamo ormai tutti che ad esempio “commesso/a” può avere diversi appellativi, come sales assistant o addetto/a vendite.

L’importanza dell’area di studio per il cv

Inoltre, quando si pensa a più professioni o in generale ad un nuovo ruolo da inserire in un ramo in particolare, l’azienda mira ad osservare la categoria professionale di provenienza del candidato, basandosi soprattutto sulle ultime esperienze professionali o aspirazioni inserite nel cv. Infine, ma non di minore importanza, per InfoJobs è l’area di studio a incuriosire l’azienda. Le aziende, infatti, prestano attenzione a questa sezione per capire fin da subito i margini di crescita professionale all’interno dell’azienda e quale ruolo possa essere di maggior interesse per il candidato in esame. Le competenze acquisite in anni di studio possono trovare corrispondenza nelle mansioni lavorative e/o supportare e incentivare la formazione su uno specifico ambito.