02 Ottobre 2017

Non usateci come scusa per abbassare l’età della pensione

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Da gennaio 2018 l’età pensionabile di uomini e donne verrà unificata a 66 anni e 7 mesi. Una notizia che non desta sorprese, in quanto l’unificazione di genere dell’età per la pensione di vecchiaia era già prevista dalla riforma Fornero e varata nel decreto “Salva Italia”. Nei prossimi anni è inoltre previsto un progressivo aumento dell’età pensionabile a 67 anni nel 2019, 67 anni e 3 mesi nel 2021 e di lì in avanti un aumento di 2 mesi ogni due anni, in modo tale da adeguare l’età pensionabile alla crescente aspettativa di vita.  Come sempre accade in questi casi, una parte del mondo della politica si unisce...

01 Ottobre 2017

Un referendum poco serio. Anzi, serissimo

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Pubblichiamo un post di Gianfranco Viesti, professore ordinario di Economia Applicata, Dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Bari - Il referendum convocato per il prossimo 22 ottobre in Lombardia e Veneto, e avente per oggetto la concessione di ulteriori forme di autonomia alle due regioni sembra una vicenda poco seria. E invece lo è, e molto. Perché sembra poco seria? In primo luogo perché il pronunciamento è del tutto inutile. Per avviare il processo di definizione di ulteriori forme di autonomia per le regioni a statuto ordinario, ai sensi dell’articolo 116 della Costituzione, non serve votare. Le istituzioni...

29 Settembre 2017

Jobs act e conciliazione, proteggere lavoro e lavoratore va bene. Ma per quale vita?

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Pubblichiamo un post di Silla Cellino, consulente del lavoro e blogger. Scrive su riviste specializzate professionali, sul suo blog e su Pensalibero.it - La riforma del lavoro, il Jobs Act, avanza con un passo un po’ affaticato e non sempre lineare, ma in qualche modo avanza. Ultimamente si è aggiunto un tassello, anche se questo “ultimamente” va usato con giudizio. Infatti l’articolo 25 del d.lgs. 80/2015, uno dei decreti attuativi della riforma del lavoro, prevedeva la destinazione di risorse alla promozione della conciliazione tra vita professionale e vita privata. Detta promozione, molto cautelativamente adottata in via...

26 Settembre 2017

Premiare le idee o assumere low-cost: quale modello per i nostri giovani?

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All’interno del già complesso dibattito sul tema del lavoro si apre oggi un ulteriore elemento di riflessione con riguardo al potere o forza contrattuale degli investitori stranieri rispetto allo Stato ed al Sistema Paese. Da un lato, infatti, assistiamo all’ingresso nel nostro sistema economico di operatori economici stranieri che, a supporto delle proprie politiche di espansione commerciale, assumono numerosi giovani creando nei fatti occupazione. Dall’altro lato si scopre, leggendo le ultime vicende di una nota compagnia aerea low cost, che l’occupazione creata non sempre rispetta le regole, i modelli e le normative del...

22 Settembre 2017

Elezioni o selezioni? Numeri e dubbi per ragionare sul maxi-concorso della Pa

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Pubblichiamo un post di Fedele De Novellis (partner ed economista senior di REF Ricerche) e Sara Signorini (ricercatrice di REF Ricerche) - Secondo le ultime dichiarazioni del sottosegretario al ministero della Semplificazione e Pubblica amministrazione, Angelo Rughetti, il Governo starebbe studiando un progetto per la sostituzione del personale pubblico che nei prossimi anni andrà in pensione, quasi 500mila persone nei prossimi 4 anni. Un piano di anticipo delle uscite sarebbe, sempre nelle parole del sottosegretario, una “grande occasione” per inserire giovani lavoratori nel pubblico impiego, attraverso un maxi-concorso per...

18 Settembre 2017

Se l'Italia non è un Paese per laureati e l’istruzione non è una priorità

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A pochi giorni dall’uscita del nuovo rapporto annuale dell’OCSE sullo stato dell’istruzione nei Paesi ad alto reddito (qui il focus sull’Italia), si riapre il dibattito sul sistema educativo italiano. Il report, infatti, insiste sui temi già evidenziati dal monitoraggio dell’Unione Europea sul raggiungimento degli obiettivi fissati dall’UE per il 2020 (qui l’analisi che Tortuga fece in merito su lavoce). In particolare, l’istituzione di Parigi sottolinea come i dati 2014 indichino che l’Italia “presenta una proporzione relativamente bassa di adulti in possesso di un titolo d’istruzione terziario, e prospettive...

15 Settembre 2017

Politiche attive e assegno di ricollocazione: le ragioni di un flop

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Nell'imminente autunno l’assegno di ricollocazione dovrebbe andare a regime, interessando una potenziale platea di circa mezzo milione di percettori di Naspi. Si tratta della prima vera misura di politica attiva, volta a favorire il ricollocamento del disoccupato nel mercato del lavoro, con l’ausilio di soggetti pubblici o privati. La sperimentazione però non ha prodotto i risultati sperati. Delle circa 29 mila persone scelte a caso tra le liste dei disoccupati, sembrerebbe che solo il 10% abbia scelto di usufruire dell’assegno. Ma quali sono le ragioni della bassa adesione? Maurizio Del Conte, presidente dell’Anpal, confida in...

12 Settembre 2017

Cinque modi in cui il risk management può salvare vite umane dal nubifragio

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Rimbalzo delle responsabilità. Ecco cosa sta succedendo nel nostro Paese a seguito del maltempo che si è abbattuto su Livorno e che sta comportando forti disagi a Roma. Sicuramente dobbiamo tutti cogliere l’invito di Gentiloni a mettere da parte le polemiche, tuttavia, come ha sottolineato anche il Capo dello Stato, questo momento difficile impone serie riflessioni sul mondo politico. In particolare sugli effetti dei cambiamenti climatici e su come difendere efficacemente il nostro territorio. Le calamità naturali, secondo l’approccio condiviso in letteratura, sono catalogate come eventi “LFHI” (low frequency – high impact)...

18 Agosto 2017

L'Italia continua a non credere negli investimenti in istruzione. Perché?

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Pubblichiamo un post di Fedele De Novellis, partner ed economista senior di REF Ricerche - Fra gli spunti offerti dal dibattito estivo vi è l’avvio di una sperimentazione finalizzata alla riduzione a quattro del numero di anni della scuola superiore. Un aspetto che colpisce è che una proposta di questo genere sia stata accolta in maniera abbastanza positiva da parte dell’opinione pubblica. Sono frequenti gli argomenti che sottolineano l’esigenza di un più rapido ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e che tendono a ridimensionare il ruolo positivo sui percorsi di carriera individuali che possono derivare da un anno...

09 Agosto 2017

L’acceleratore di Milano si chiama EMA

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Non ho vissuto il grande entusiasmo che ha colto molti per EXPO. Milano è cresciuta, si è fatta più bella ed attraente ma forse non è riuscita del tutto a capitalizzare l’enorme spesa investita nella manifestazione. I ritorni anche economici ci sono stati ma sono avvenuti in parte sottraendo risorse ed occasioni al resto del territorio nazionale piuttosto che creando valore. Bisogna però ammettere che la città si muove, cresce ed ha imparato anche in qualche modo a tornare a sorridere. È una crescita disordinata, in parte come numerosi osservatori sottolineano, una crescita che ha dimenticato le ambizioni di capitale morale ma...