10 Giugno 2015

Col mini-euro le esportazioni tedesche fanno arrabbiare Obama

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E' molto istruttivo dedicare qualche minuto alla lettura dell'ultima release dell'istituto statistico tedesco Destatis che monitora il commercio estero della Germania. Se ne ricavano alcune informazioni che aiutano a inquadrare meglio il problema dei flussi internazionali del commercio e di quanto impattino sui vari disequilibri globali. La prima notizia, quella più evidente, è il boom delle esportazioni tedesche, che malgrado un ragguardevole aumento delle importazioni, ad aprile 2015 ha toccato un +7,5% rispetto ad aprile 2014 e un +5,9% nel primo quadrimestre 2015 rispetto allo stesso periodo 2014. Il secondo punto rilevante è...

08 Giugno 2015

Più che della Grecia l'Europa dovrebbe preoccuparsi di Angola e Venezuela

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Se smettessimo, anche solo per un attimo, di preoccuparci della Grecia e ci guardassimo intorno scopriremmo che i rischi per l'eurozona non arrivano (o almeno non solo) da questo piccolo e complicato stato mediterraneo. Al contrario, il rischio di instabilità, che magari uscirà dalla porta una volta che la Grecia troverà in un modo o nell'altro, la soluzione con i suoi creditori, potrebbe rientrare dalla finestra, e per giunta cogliendoci di sorpresa. Ne ho avuto sentore sfogliando l'ultimo rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato a maggio scorso dalla BCE, che a un certo punto esibisce un approfondimento che faremmo bene a...

01 Giugno 2015

Export, la Germania è un esempio da imitare?

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Che la Cina sia il più grande esportatore di beni del mondo non è una grande sorpresa, vedere la Germania che sta raggiungendo gli Stati Uniti lo è invece decisamente di più e merita di tornare ad osservare la dinamica mondiale dei commerci con l'estero. Riprendendo il discorso di un post precedente vediamo per i paesi del G7 e la Cina come esso pesi, rispetto al loro prodotto interno lordo, e quanto si sia modificato dinamicamente nel tempo. I dati del Giappone sono quelli che colpiscono di più. Considerato per tutti gli anni '70-'80 il dominatore dei mercati, con l'invasione prima di copie di prodotti occidentali e poi di...

29 Maggio 2015

Cambi e prezzi, chi fa più male al risparmio: i trader o il Qe?

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La vicenda sui tassi di cambio cui sono state protagoniste Citigroup, JP Morgan, Barclays, RBS, UBS e Bank of America è certamente una brutta storia, ma serve più come trama per un film (“The Wolf of the Cartel”) che per filosofeggiare su etica, finanza ed amenità regolatorie come fa la stampa italiana. Il tema è stato affrontato più ragionevolmente, ad esempio, sul Financial Times lo scorso 20 maggio: la “manipolazione” sui cambi era costituita dalla “applicazione di 'forti mark-up' ai prezzi senza che i clienti ne fossero a conoscenza”; le banche – in specie Barclays – hanno “rivelato alla concorrenza...

28 Maggio 2015

Il ritorno di fiamma delle svalutazioni competitive

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Questo secolo gli anni Trenta sono arrivati prima, mi viene da pensare, osservando gli andamenti valutari sintetizzati in un grafico, che ho trovato nell'ultima relazione annuale di Bankitalia, che mi riporta a quel tempo lontano quasi cent'anni che la storia ricorda per le sue svalutazioni competitive. E ciò malgrado, o forse per conseguenza, "il commercio mondiale si è espanso assai meno delle attese formulate all’inizio dell’anno, continuando a mostrare, rispetto al periodo antecedente la crisi, una più contenuta elasticità al prodotto", come nota Bankitalia. Questo tanto evocato quanto poco osservato susseguirsi di...

26 Maggio 2015

La Germania è il cigno nero dell'Eurozona?

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Il commercio da e verso l'estero è un argomento sempre più discusso, specialmente da quando la crisi del 2008, ed il suo acuirsi in Europa nel 2011, ha spinto le imprese alla ricerca fuori dai confini di quei fatturati che vedevano sparire sul mercato interno, dove la domanda di beni e servizi continuava a calare. Ma, storicamente, quanto pesano sul Pil gli scambi con l'estero ? Analizziamo questi due grafici, dati diffusi dalla World Bank, dove confrontiamo l'Italia con la media mondiale, coi vari paesi costituenti l'Eurozona, con la Germania e con gli Stati Uniti e facciamo qualche considerazione sui dati che, come al solito,...

18 Maggio 2015

La scommessa e i rischi del commercio estero italiano

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I dati Istat sul commercio estero italiano meritano una lettura approfondita solo che si consideriil peso che l'export netto ha sulle nostre previsioni di crescita (si veda il grafico) e sul nostro conto corrente della bilancia dei pagamenti. Un aumento delle importazioni, e bisogna poi vedere quali, può avere conseguenze positive, se tale domanda viene guidata dai settori produttivi, ma può anche avere conseguenze negative se è guidata dal consumo privato, a meno che non sia più che compensata dall'aumento delle esportazioni. In tal senso i dati Istat sollevano alcuni interrogativi che è saggio sottolineare, anche per provare ad...

12 Maggio 2015

Emergenti minacce sul commercio internazionale

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Leggo incredulo gli ultimi dati sul commercio estero della Cina di aprile, stupito non tanto dal calo delle esportazioni, diminuite del 6,4% rispetto all'aprile 2014, persino migliorate rispetto al -15% marzo 2015/marzo 2014, ma da quello delle importazioni, sprofondate del 17,4% rispetto ad aprile 2014, persino peggio del -12% registrato a marzo 2015 rispetto a marzo 2014. Il crollo dell'import cinese più che compensa la forte regressione dell'export, sicché alla fine il saldo commerciale risulta positivo, per il mese considerato, per ben 201,21 miliardi di yuan, a fronte dei 18,16 di marzo. Mi stupisco ad osservare la Cina, ex...

11 Maggio 2015

I dubbi dell'amico americano sul TTIP

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Il TTIP, il trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti, è finalmente apparso anche nelle cronache italiane a causa delle parole tranquillizzanti ed entusiastiche espresse da Renzi l'8 maggio scorso. Sarebbe un "gigantesco autogol" se non chiudesse l'intesa entro fine anno, ha detto il presidente del Consiglio. Paradossalmente succede che, invece, cominciamo ad avvertire maggiori preoccupazioni proprio dall'altra parte dell'Atlantico. Nel precedente post abbiamo visto come il TTIP secondo l'economista Dani Rodrik possa comportare rischi sul lato dell'armonizzazione delle regole, aprendo inoltre la strada al prevalere dello...

07 Maggio 2015

Avere paura o no del TTIP? Sostiene Rodrik...

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Un silenzio quasi completo avvolge in Italia la negoziazione in corso a Bruxelles sul TTIP, il trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti che dovrebbe creare un'area di libero scambio comprendente l'Unione Europea e gli Stati Uniti, mentre invece dall'altro lato dell'oceano numerose voci mettono in dubbio i vantaggi per le rispettive economie che la dottrina economica mainstream attribuisce all'apertura dei mercati e all'eliminazione di barriere al commercio. Il docente di Princeton Dani Rodrik, famoso per i suoi studi sugli effetti della globalizzazione sui sistemi politici e sociali, analizza in un bel post sul suo blog i...