23 Marzo 2020

Coronavirus, cosa ci insegnano le crisi del passato

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La crisi causata dal proliferare del coronavirus è sicuramente una crisi per molti versi atipica. Ciononostante vale la pena ricordare che numeri drammatici come quelli visti nelle Borse in questi giorni non sono un caso isolato nella storia economica. In passato le economie mondiali hanno dovuto affrontare diversi periodi duri, in cui i principali indici azionari hanno vissuto ribassi da record contrastati attraverso importanti progetti di politica economica, sia monetaria che fiscale. Questa, dunque, non è la prima crisi, non sarà l’ultima, e proprio per questo riguardare ai difficili periodi economici precedenti può esserci di...

07 Febbraio 2019

La capanna dello Zio Sam: l'immobiliare USA e le riflessioni per l’Italia

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Vi starete chiedendo cosa c’entra il debito americano con il mercato immobiliare italiano… I tassi di interesse della Federal Reserve e il whatever it takes di Draghi vi dicono qualcosa? Se ancora non ci siamo, mettiamola così: crisi finanziaria 2008, la Federal Reserve compra debito e abbassa i tassi di interesse. La gente non tiene i soldi in banca (bassi tassi) ma li usa. I soldi girano, l’economia si muove dopo la crisi. L’Europa ci mette qualche anno, poi decide di lanciare il quantitative easing. Mario Draghi tira fuori il bazooka (siamo nel 2015) e insegue la Federal Reserve. Anni di vacche grasse, i tassi sono bassi,...

11 Febbraio 2017

Le acque inesplorate del Target 2 (in caso di uscita dall'euro)

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Pubblichiamo un post (piuttosto lungo ma è sabato e pensiamo possa valerne la pena) di un operatore finanziario che preferisce affidare al blog, in forma anonima, le sue riflessioni - Numerosi articoli di stampa e blog (Econopoly compreso) hanno già dato ampiamente conto del contenuto – e dei riflessi – della lettera del presidente della BCE, Mario Draghi, in risposta all’interrogazione di due europarlamentari italiani, Marco Valli e Marco Zanni, con riferimento ai saldi Target 2, che si conclude con la seguente affermazione: “Se un paese lasciasse l’Eurosistema, i crediti e le passività della sua banca centrale nei...

04 Giugno 2016

I debiti trilionari delle famiglie americane tornano al livello del 2008

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L’ultimo quarterly report rilasciato dalla Fed, che monitora l’andamento dei debiti delle famiglie americane riporta un dato interessante: il debito aggregato è cresciuto ancora nel primo quarto del 2016, raggiungendo la rispettabile cifra di 12,25 trilioni di dollari, l’1,1% in più dell’ultima quarto 2015. Siamo ancora sotto il picco del 2008 (12,68 trilioni), ossia dell’epoca che ha preceduto la crisi, ma appena di un misero 3,3%: nulla che non si possa recuperare entro un paio di trimestri. Il QE, se questo era uno dei suoi scopi, ha funzionato esemplarmente. Oltre all’andamento crescente dell’indebitamento delle...

06 Marzo 2016

Titoli di Stato Usa, questa volta può essere diverso (e di quale QE parliamo?)

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Pubblichiamo un post di Carmen Reinhart, docente di sistemi finanziari internazionali presso la Kennedy School of Government, Università di Harvard - E COMUNQUE, DI CHI È STATO IL QE? di Carmen Reinhart Tra il 1913, anno della creazione della Federal Reserve americana, e la fine degli anni Ottanta, si può dire che la Fed fu l’unica realtà protagonista nelle operazioni di acquisto di titoli di stato statunitensi da parte delle banche centrali. Durante tale periodo, la Fed deteneva tra il 12% e il 30% dei titoli negoziabili del Tesoro americano (si veda il grafico), e a breve avrebbe raggiunto l’apice post-bellico nel tentativo...

04 Marzo 2016

Non sparate sul bail-in (può fare meglio di quel che si creda)

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Nel dibattito aperto dal salvataggio di Banca Marche, Etruria, CariFe e CariChieti in molti hanno espresso forti perplessità sul meccanismo del bail-in. Ignazio Visco, Governatore della Banca d’Italia, ne ha chiesto la revisione, altri ne chiedono la vera e propria abolizione (si veda al riguardo anche Maitre_à_panZer). Diverse sono le argomentazioni portate a sostegno di questa posizione. In primo luogo si sostiene che il bail-in abbia modificato le regole del gioco a partita iniziata, violando così il principio della non retroattività delle norme. Questa tesi appare però priva di fondamento. Con il bail-in, e le altre norme...

03 Marzo 2016

I fallimenti della BCE e la lungimiranza di Franco Modigliani

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Pubblichiamo un post di Biagio Bossone e Stefano Sylos Labini. Biagio Bossone presiede il Group of Lecce on global governance ed è membro del Comitato di sorveglianza del Centre d’Études pour le Financement du Développement Local. Stefano Sylos Labini, ricercatore ENEA, geologo, esperto di energia, dal 2004 al 2014 ha collaborato con Giorgio Ruffolo, con il quale (2012-2014) è stato editorialista di Repubblica su temi di economia e politica. Dal 2014 ha iniziato a lavorare sul Progetto della Moneta Fiscale - I FALLIMENTI DELLA BCE E LA LUNGIMIRANZA DI FRANCO MODIGLIANI di Biagio Bossone e Stefano Sylos Labini La "perniciosa...

09 Febbraio 2016

Negli Stati Uniti la bad bank la fa il governo: garanzie a gogò sui debiti

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Mentre gli europei discutono e litigano su bad bank e bail-in, i nostri cugini oltreoceano non si fanno il minimo problema a fornire una robustissima stampella al sistema finanziario privato. Secondo l’ultima rilevazione del Bailout barometer della Fed di Richmond, infatti, il livello di garanzie pubbliche, implicite o esplicite, sul sistema finanziario americano ha ormai raggiunto la quota di quasi il 61% del totale nel 2014, in crescita esagerata dal comunque già notevole 43-45% del 1999 (vedi grafico). Ciò significa in pratica che quasi due terzi dei debiti privati del sistema finanziario sono in qualche modo garantite dal...

04 Febbraio 2016

Il mezzo passo falso della Fed. Per qualche dollaro in più

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Questa storia inizia nella calda, torrida, estate del 2013. Ben Bernanke, a capo della più potente Banca Centrale del mondo, “spaventa” i mercati accennando al concetto di normalizzazione dei tassi di interesse, e introducendo poi il concetto di tapering. La strada verso l’aumento dei tassi USA è stata lunga e tormentata, a Bernanke è succeduta Janet Yellen -che si porta dietro la fama di essere una “colomba” ovvero molto più disponibile a politiche accomodanti che pronta a manovre restrittive. Meeting dopo meeting il mercato è stato più volte nervoso, in attesa di capire quando e come la Fed avrebbe iniziato a...

16 Gennaio 2016

Tutti i danni collaterali delle scelte non convenzionali di mamma Fed. Spiegati

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C’è un aspetto che, parlando di politica monetaria non convenzionale, spesso ci si dimentica. Si tratta degli effetti collaterali di lungo periodo. L’economia è fatta quasi sempre di bolle che nascono, crescono, scoppiano in modo più o meno pirotecnico. A volte le banche centrali le creano, ma ne gestiscono l’esistenza. Altre volte no, perché non si accorgono in che territorio si trovano. O lo ignorano di proposito. Questo fenomeno, che potremmo chiamare “sindrome da non convenzionalità”, è particolarmente evidente se si guarda alla Federal Reserve. Detto in parole poverissime: la banca centrale guidata da Janet Yellen...