29 Dicembre 2016

La quarta rivoluzione industriale e le conseguenze sul lavoro

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Pubblichiamo un post di Giovanni Caccavello, research fellow in European Policy presso EPICenter ed Institute of Economic Affairs. Master (MSc) in economia dello sviluppo presso la University of Glasgow - Nel lontano 1821, al culmine della Prima Rivoluzione Industriale, David Ricardo, uno dei più influenti economisti classici di fine ‘700 ed inizio ‘800, pubblicava la terza ed ultima versione della sua opera più importante: “Principi di economia politica e dell’imposta”. Rispetto alle due edizioni precedenti (la prima pubblicata nel 1817), il contenuto del libro era rimasto pressoché inalterato. Nella versione del 1821,...

22 Dicembre 2016

La flessibilità che serve al lavoro e qual è il vero difetto del Jobs Act

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Pubblichiamo un post di Thomas Manfredi, economista dell'OCSE (social policy). Lavora nella divisione di analisi del mercato e delle politiche del lavoro, dove si occupa di analisi econometriche per l’Employment Outlook - In un post del 19 dicembre su questo blog, Emiliano Brancaccio, Nadia Garbellini e Raffaele Giammetti hanno sostenuto che più flessibilità del lavoro non crea occupazione, citando a conforto della loro tesi un lavoro empirico dell'Ocse del 1999, secondo gli autori replicato in ulteriori studi empirici, che mostrerebbe l'assenza di ogni correlazione fra tassi di disoccupazione e protezione all'impiego, fra paesi...

21 Dicembre 2016

Maternità. E se cominciassimo a pensare che per le aziende è una grande occasione?

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Dirigo un’azienda nella quale l'80% dei circa 100 dipendenti sono donne e l'età media è di 35 anni. Ovviamente dobbiamo avere una politica di gestione del tema maternità. Quando intendo una politica, do per scontato che noi si faccia ciò che è nello spirito e nella prassi della legge Italiana. Ma non basta. In questo articolo proverò a spiegare perché. In Italia la partecipazione al lavoro delle donne, nel terzo trimestre 2016, è stata del 48%, contro il 67% degli uomini. In Italia l'età media delle primipare è di 30,7 anni e il tasso di fecondità totale (numero medio di figli per donna) è di 1,35. Le donne percepiscono...

02 Dicembre 2016

La buona, la brutta e la cattiva inflazione

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Pubblichiamo un post di Andrea Garufi, quadro direttivo bancario appassionato di macroeconomia. Collabora al blog Piano Inclinato con una sua rubrica di storia del pensiero economico - L’inflazione è una gran brutta bestia: per i consumatori, per i prestatori di fondi, per gli stessi economisti. Per questi ultimi è un blob che sfugge alle previsioni e anche ad un preciso inserimento in qualunque cornice teorica macroeconomica; per i consumatori è uno spettro che mangia potere di acquisto e espone il bilancio familiare a diete dimagranti; per chi presta fondi, le banche per esempio, rappresenta il rischio di aver rinunciato oggi ad un...

19 Novembre 2016

Guerra e produttività fra mito e realtà

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Pochi fatti economici sono stati così stilizzati come il boom di produttività susseguente alla Seconda Guerra Mondiale durato 25 anni fino ai primi anni '70. Se sull'accaduto c'è generale convergenza, sulle cause e, soprattutto, sull'influenza che ebbe la guerra stessa nel creare i presupposti per il boom economico conseguente, i pareri sono molti e qualche volta estremamente contrastanti. Uno degli economisti più negativi sugli effetti economici della seconda guerra mondiale sull'economia americana è Alexander J. Field dell'Università di Santa Clara (California), che in un suo paper del 2006, “The Impact of the Second World War...

12 Novembre 2016

La fine del contratto sociale che spiega Trump, Brexit e Marine Le Pen

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Pubblichiamo un post di Steen Jakobsen, capo economista di Saxo Bank, apparso il 16 marzo su Tradingfloor.com. A distanza di quasi otto mesi sorprende la sicurezza con cui l'autore aveva previsto la sconfitta di Hillary Clinton. E molti dei temi toccati restano di grande attualità, con uno sguardo anche alle elezioni francesi attese nel 2017 - Come si spiegano l'ascesa di Donald Trump, il rischio Brexit, le buone possibilità di Marie Le Pen di diventare il prossimo presidente francese e lo scenario generale di un mondo politico in cui tutti i presidenti in carica sembrano pronti a essere spodestati? Semplice, Watson! Mentre le élite...

30 Settembre 2016

Un'altra divergenza fra Usa e Ue: quella del mercato del lavoro

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Sempre più avviate su strade economiche diverse, viene da chiedersi se le numerose divergenze che si stanno sviluppando fra Usa e Ue non finiscano con l'alimentare le pulsioni de-globalizzanti che ormai attraversano i due continenti e che si manifestano in tanti modi, ad esempio col notevole rallentamento del commercio internazionale. Una globalizzazione che crea economie divergenti, insomma, nega in qualche modo se stessa. E i politici, prima o poi, dovranno tenerne conto. I fatti per ora ci dicono che alla crescente divergenza monetaria fra Usa e Ue, che in qualche modo ne ha generata un'altra nei settori bancari delle due aree,...

19 Giugno 2016

Le ragioni economiche di chi tifa Brexit

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Come ho scritto in un post sul mio blog, Back of the Envelope, i britannici favorevoli all'uscita dalla UE sono più numerosi tra coloro che appartengono alla working class, hanno istruzione medio bassa, età superiore ai 50 anni, sono uomini, votano UKIP e abitano in East e West Anglia. È possibile darne una spiegazione "economica"? Quasi tutti gli studi disponibili (HM Treasury, 2016; IFS, 2016; OECD, 2016; NIESR, 2016, The Guardian 28 May 2016) mostrano che l'uscita del Regno Unito provocherà danni sostanziali all'economia britannica nel suo insieme (in termini di salari reali, occupazione, crescita, prezzi delle case, borse, bilancio dello...

03 Maggio 2016

Perché il Sud non è la Germania dell'Est

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Ogni volta che un presidente del Consiglio si reca al Sud, sulla scia dei suoi predecessori, si sente parlare di nuovi piani di sviluppo, di investimento, di stanziamenti per infrastrutture e via dicendo. L’ultima in ordine cronologico è la visita di Matteo Renzi a Reggio Calabria, nel museo che ospita i meravigliosi Bronzi di Riace. Firmato nell’occasione il Patto per la Calabria con il presidente della Giunta calabrese Mario Oliverio (valore 7,5 miliardi di euro), che segue il Patto per la Campania (circa 10 miliardi di euro) e che precede il Patto per la Sicilia (da circa 12 miliardi di euro). Il tutto (anche i patti per le altre...

28 Aprile 2016

Le conseguenze di Brexit secondo l'Ocse: può fare male, ma anche molto male

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Poiché si avvicina la data del referendum (23 giugno, per chi non lo ricordasse) nel quale i britannici dovranno decidere se rimanere o uscire dall'Ue era del tutto logico aspettarsi la fioritura di analisi e studi dedicati a tratteggiare la fisionomia di un possibile giorno dopo. Ciò a dimostrazione che l'ipotesi Brexit spaventa molti almeno quanto ne incuriosisce altri. L'analisi più recente l'ha presentata pochi giorni fa l'Ocse rilasciando uno studio che prova a quantificare gli effetti dell'uscita dall'Ue per l'economia britannica e per le tasche dei cittadini, in un arco di tempo che si estende fino al 2020 e poi si allunga per...