09 Dicembre 2022

Italia e Regno Unito ai tempi di Brexit: una prima analisi sui dati

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Post scritto da Mario Angiolillo e Stefano Riela, entrambi Senior Fellow di The Smart Institute per la presentazione del rapporto Brexit Paper 2022 - Da oltre un anno il Regno Unito ha lasciato l’Unione Europea ed è molta la curiosità per analizzare gli effetti di un evento unico nel suo genere. Dopo una sequenza di allargamenti che hanno portato l’UE da 6 membri a 28, infatti, il 31 gennaio 2020 abbiamo assistito al primo abbandono, formale, di uno Stato sovrano. Per questo motivo già nel 2018 the Smart Institute ha costituito un Osservatorio con l’obiettivo di analizzare rischi e opportunità della Brexit per aziende e...

03 Maggio 2017

Che succede se vince Marine Le Pen? Lo spiega la macroeconomia del populismo

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La novità assoluta delle elezioni presidenziali in Francia è che due candidati non appartenenti ai partiti tradizionali, socialista e repubblicano (ex-RPR e UMP), si sfidano al ballottaggio. Marine Le Pen, candidata del Front National, ha per la prima volta dal dopoguerra serie possibilità di portare il partito alla vittoria. Il programma di governo, descritto nei famosi 144 punti, si basa essenzialmente sulla narrativa del popolo contro le élite, sul restituire finalmente alla popolazione francese, alla sua classe media impoverita, la dignità che la globalizzazione, le élite finanziarie ed economiche le hanno tolto. Tale...

06 Dicembre 2016

Milano è stanca di caricarsi il fardello Italia?

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Il referendum appena concluso ha dimostrato come lo stato dell’economia condizioni gli elettori. Infatti nelle cento città italiane con il maggior tasso di disoccupazione, il “no” ha vinto con il 65,8% dei voti. Nelle cento città con meno disoccupati, il “Sì” ha vinto con il 59% (via @you_trend). Il fatto che a Milano abbia vinto – sia pure di misura – il “Sì” fa pensare. L’impressione di alcuni è che Milano sia stufa di trainare l’Italia tutta, che voglia rimanere attaccata alle Alpi (Ugo La Malfa, cit.), senza caricarsi sulle spalle il fardello italiano, che ostacola qualsiasi piano di azione di lungo termine....

19 Novembre 2016

Referendum, linee guida per un voto consapevole

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Sono ormai mesi che proviamo a divincolarci nei meandri di una riforma costituzionale complessa. L’elettore tenta di informarsi, di seguire i dibattiti televisivi, di leggere gli articoli di sintesi, ma spesso deve alzare bandiera bianca, perché la materia non è di facile comprensione e la propaganda delle fazioni continua a confondere le idee. In un precedente post ho cercato di rappresentare alcuni effetti economici che potrebbero verificarsi in caso di “Sì”, senza prendere una posizione netta. Farò nel prosieguo la medesima cosa, focalizzandomi sugli effetti giuridici e politici, convinto che ognuno dovrebbe aver chiaro cosa...

30 Giugno 2016

Perché Brexit non si farà (e come dovrebbe muoversi l'Europa)

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All’indomani del referendum, quando David Cameron ha annunciato le sue dimissioni e la decisione di passare al prossimo governo britannico il compito di notificare al Consiglio europeo la volontà del Regno Unito di uscire dall’Ue - in linea con l’articolo 50 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea - quasi nessuno ne ha intuito l’importanza per il futuro della Brexit. Ogni giorno che passa, tuttavia, quella decisione assume un’importanza sempre più grande e potrebbe fornire uno strumento politico e legale unico per ribaltare il verdetto del 23 giugno. La mossa di Cameron La posizione prudente di un brexiter come...

30 Giugno 2016

Brexit e il prezzo della democrazia

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Pubblichiamo un post di Vitalba Azzollini, autrice di paper e articoli in materia giuridica che lavora presso la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, Divisione Corporate Governance. Le opinioni espresse non riflettono il punto di vista dell’istituzione – La cosiddetta Brexit e le conseguenze negative che ne potranno scaturire inducono a domandarsi se il referendum sia uno strumento utile nelle democrazie rappresentative ovvero se esso non comporti più danni che vantaggi alle popolazioni interessate, nonché a quelle indirettamente coinvolte. Considerato che “il sistema rappresentativo è una procura data a un...

25 Giugno 2016

Brexit, le 5 cose che (mi) spaventano davvero

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Ho seguito gli esiti del referendum inglese con una strana sensazione di inadeguatezza. Avevo immaginato il finale ma non riesco a comprenderne pienamente le conseguenze. Non ho idea di quali saranno gli effetti di questa scelta e se il parlamento di Sua Maestà riuscirà a metterci in qualche modo una pezza. Di certo non temo per gli inglesi, che sono convinto riusciranno ad uscirne comunque a testa alta. Ciò che mi spaventa di più sono le reazioni ed alcuni commenti: 1 - Non bisognava farli votare Trovo assolutamente pericolosa questa convinzione. L’Europa ha bisogno di più democrazia. Una delle motivazioni del diffuso sentimento...

21 Giugno 2016

Il paradosso: Brexit per una UE leggera

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A breve avremo il risultato del referendum sulla Brexit. È ampio lo spettro di posizioni su chi subirà i danni maggiori in caso di vittoria del “Leave”, e non univoche sono pure le aspettative sul futuro della UE: chi dice che ne seguirà il crollo, e chi dice che sarà una spinta verso un grande Stato europeo. Anche sulle stime di perdita di PIL britannico si può leggere di tutto: da niente fino alla perdita di un sesto di PIL (in 3 o 15 anni, a seconda della stima). La verità è che in caso di Brexit tutto dipenderà dai tempi di negoziazione delle nuove condizioni commerciali e dalla stance punitiva dei politici UE...

18 Giugno 2016

Brexit: credere ai mercati o ai bookmakers?

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Con l'approssimarsi del 23 giugno, data del referendum inglese sulla permanenza nella UE, la "febbre" sui mercati finanziari sale di giorno in giorno. Molto spesso si dice "i mercati anticipano gli eventi" e ci si domanda, quindi, se in questo caso ci stiano dicendo che il Regno Unito uscirà dall'Unione Europea. Altri osservatori fanno notare che gli allibratori per le scommesse sembrano dare una indicazione diametralmente opposta: sebbene la forbice si stia stringendo, ancora oggi il premio per chi scommette su "Leave" è pari circa a 2, mentre per chi punta sul "Remain" il premio in caso di vittoria è prossimo a 0,5. A giudicare...

14 Aprile 2016

Trivelle sì, trivelle no? Facciamo due conti

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Di norma non mi appassiono alle questioni italiane, specie se parliamo di politica. Ma questo referendum sulle trivelle, toccando tematiche di materie prime e geopolitica ha attratto la mia attenzione. Votare Sì o votare No è faccenda piuttosto complessa. Il focus del dibattito è di solito sul tema ambientale o dei posti di lavoro. Io ho pensato di fare due conti. Andiamo banalmente a vedere chi ci perde e chi ci guadagna e vediamo se riesco a farmi (e offrirvi) un’idea. Sfruttamento delle risorse sul territorio italiano implica che le aziende paghino un “affitto” allo Stato. Il termine in gergo è royalty, ovvero un prelievo...