Una settimana di Econopoly (quella che Tria all’Europa: non sai fare di conto)

scritto da il 11 Novembre 2018

Si era visto di tutto, in Italia e nel mondo. Ma non ancora un ministro che rimbrotta la Commissione Europea dicendole che non sa fare i conti. È successo questa settimana, che verrà ricordata anche per questo. Se non altro perché fra un po’ di mesi saremo qui a prendere atto delle capacità del professor Tria oppure a leccarci le ferite dell’ennesima manovra italiana scritta sull’acqua.

A fare di conto sono abituati gli autori del pezzo più letto della settimana su Econopoly. Sono Sergio Cesaratto e Antonino Iero. Ecco il post:

È il tasso di interesse, bellezza!

Per rimanere in tema Bruxelles ecco cosa dicono a proposito del commissario europeo Pierre Moscovici:

Nel pieno della polemica di queste settimane, il commissario europeo Pierre Moscovici ha affermato: “Una manovra che aumenta il debito pubblico che è già 132%, il cui rimborso annuale ammonta a 65 miliardi l’equivalente del bilancio per l’istruzione, e che pesa 1.000 euro a italiano, non è bene per il popolo. È il popolo che paga ed è il popolo che rimborsa. Sono i più vulnerabili” (La Repubblica, 26 ottobre 2018). La ricetta di Moscovici, presentata come puro buon senso dalla maggior parte degli opinionisti, consisterebbe nell’abbattere il debito pubblico per abbattere la mole di interessi. O viceversa? Due cose oltre a tasse e funerale sono certe: le manovre di abbattimento del rapporto fra debito pubblico e PIL sono una fatica di Sisifo, in quanto spesso deprimono il denominatore più che il numeratore. La spesa per interessi non è una “variabile indipendente”, un fattore ineluttabile: i tassi di interesse li fanno le banche centrali e non i mercati, a meno che questi vengano lasciati operare liberamente.

Al secondo posto resiste un post di Andrea Guarise:

Sei un proprietario immobiliare? Benvenuto tra i nuovi poveri

E che sia fra i più letti da tre settimane è più che comprensibile, data la qualità del post e la realtà italiana, fatta di milioni e milioni di proprietari di case…

Ultimo gradino del podio per Costantino Ferrara, da due settimane fra i più letti di Econopoly:

A chi conviene la pace fiscale?

Che in un Paese di evasori e aspiranti tali è anche piuttosto naturale…

Ed ecco gli altri post della classifica dei Magnifici Sette giorni di Econopoly.

Il peggior male dell’Italia? Mancano voglia ed entusiasmo.
Anche nel turismo di Raffaello Zanini

Pernigotti nel Paese senza borghesia di Beniamino Piccone

I cinque errori della democrazia e perché puntare
sul merito vuol dire salvarla
 di Alessandro Magnoli Bocchi

La crisi ha aggiustato un po’ l’economia italiana.
Ma attenti, si può anche fare peggio
 di Maurizio Sgroi

Startup Act Italia, un passo deciso verso l’innovazione
(cerchiamo di non arretrare)
 di Niccolò Bianchini

Così l’e-commerce entra anche in farmacia
e può parlare (utilmente) di noi
 di Enrico Verga

L’Italia e il business della medicina di precisione:
cogliere l’attimo o farsi un selfie?
 di Stefano Denicolai e Antonio Majocchi

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