Finanziarie Regionali e fondi europei: nasce il modello Centro Italia 

scritto da il 03 Maggio 2024

Con la firma del protocollo d’intesa tra le finanziarie regionali del centro Italia – Fira, Lazio Innova, Sviluppumbria, Sviluppo Europa Marche – nasce un modello di collaborazione tra regioni che può rappresentare un punto di riferimento per altre aree del paese. Alla presenza dei rispettivi rappresentanti Giacomo D’Ignazio e Stefano Cianciotta, Francesco Marcolini, Michela Sciurpa e Monica Mancini Cilla, sono state poste le basi per un agire comune destinato ad una crescita equilibrata e condivisa dell’area geografica.

L’obiettivo è potenziare la capacità delle suddette società nell’ideare e attuare interventi sistemici, da un lato valorizzando le “buone pratiche” e dall’altro ponendosi come interlocutore unico al fine di avviare azioni condivise nella gestione dei fondi europei, nazionali e quelli del Pnrr, ma anche nell’ambito dell’innovazione e nelle istituzioni accademiche di ricerca, nella transizione ecologica, nel marketing territoriale e nella cultura.

Attrazione di fondi europei, non solo percezione

L’ambizione è quindi di porsi come attrattore di fondi per essere non solo “percettore di fondi” da destinare alle imprese, ma anche per avere un ruolo nella costruzione strategica della destinazione dei fondi. Sarà possibile sfruttare, peraltro, la collaborazione ultrannuale delle 4 finanziarie regionali e agire quindi come area comune del Centro Italia. Avere una visione condivisa e ampia rispetto alle dinamiche regionali, ma considerando le macroaree, sicuramente amplierà le possibilità di avere maggiore incisività nella richiesta, nonché nella gestione, dei fondi europei.

fondi

Immagine di Markus Spiske

La visione d’insieme di un’area strategica

Mettendo a sistema le buone pratiche che ognuna di esse ha avuto in questi anni, puntando su cluster industriali omogenei, sistema accademico diffuso e multidisciplinare, condivisione di progetti e metodi di lavoro ed una visione d’insieme di un’area strategica per il nostro Paese, sicuramente si potranno sfruttare prospettive aggregate per il settore imprenditoriale ed avere una destinazione dei fondi ancora più incisiva sui territori.

La creazione di una rete sinergica tra i territori, condividendo esperienze e competenze, nonché opportunità concrete per avviare i progetti comuni, avrà un impatto importante dal punto di vista economico per le aree del centro Italia, con l’obiettivo di creare un hub di notevoli dimensioni e potenzialità.

Condivisione delle best practice

Oltre agli effetti “a monte” del protocollo d’intesa, che quindi avrà benefici dal punto di vista strategico, un’altra opportunità si presenterà nel successivo stadio operativo, dove la possibilità di poter condividere best practice operative potrà, da un lato, avere effetti importanti nello snellimento del carico di lavoro a cui le strutture sono soggette e, dall’altro, anche avere un approccio diverso, più omogeneo e in linea con gli obiettivi prefissati a monte.

Le imprese hanno bisogno di bandi veloci

Poter utilizzare un approccio comune, anche operativo nella gestione delle misure, a partire da procedure che mirino ad avere tempi rapidi e veloci nella valutazione dei bandi, sicuramente avrà un beneficio duraturo nel tempo e ancor più efficace per il mondo delle imprese richiedenti, che, ricordiamo, necessitano di bandi veloci nella valutazione e rendicontazione, al fine di poter avere gli impatti sperati con gli investimenti realizzati, e di un approccio anche in tema di incentivi alle imprese che sia inteso in maniera più globale e in linea con l’approccio a cui il protocollo intende riferirsi.

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Fondi Europei, perché puntare sul ruolo delle Finanziarie regionali

Finanziarie regionali, pro e contro. Parliamo di Lazio Innova

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