06 Febbraio 2016

Il Piano Juncker, ovvero: molto rumore per (quasi) nulla

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Pubblichiamo un post da Coppola Comment. L'autrice, Frances Coppola, MBA alla Cass Business School, scrive su Forbes. Il suo blog è stato spesso citato su Alphaville del Financial Times e anche da Economist, Wall Street Journal, New York Times e Guardian - Il Feis, ovvero il Fondo europeo per gli investimenti strategici creato dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, ha diffuso in gennaio un aggiornamento sui progressi fatti finora. È un lavoro di eccellente confezione, con grafici eleganti e scomposizioni per Paese e per settore dei progetti e degli investimenti. Davvero notevole: i miei complimenti al team...

05 Febbraio 2016

La crisi di Schengen è la fine dell'Unione monetaria per come l'abbiamo conosciuta?

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Pubblichiamo un post di Hans-Helmut Kotz, visiting professor di economia alla Harvard University e senior fellow presso il Center for Financial Studies della Goethe University - NELL'AREA SCHENGEN SIAMO ALLA RESA DEI CONTI di Hans-Helmut Kotz Il sogno a lungo accarezzato di un’Europa senza frontiere, diventato realtà alla metà degli anni Novanta, sta rapidamente svanendo. L’Italia sta ostacolando la decisione dell’Unione europea di corrompere la Turchia con dei fondi affinché impedisca ai rifugiati di attraversare il Mediterraneo per raggiungere la Grecia, prima tappa del loro viaggio alla volta di Germania, Svezia o altri...

01 Febbraio 2016

Urgono riforme strutturali (ma nei mercati dei capitali e nel governo dell’Europa)

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Pubblichiamo un post di Gustavo Rinaldi, dal 2008 docente di economia all’Università di Torino e ad ESCP Europe. Laureato nel 1994 a Torino, ha conseguito il Ph.D. in Economics presso l’Imperial College (Londra, 2006). Rinaldi ha studiato i cambiamenti microeconomici avvenuti nelle aziende ex sovietiche (ha insegnato, tra l'altro, in diversi Paesi dell'area) come conseguenza del processo di transizione dal socialismo al mercato. È stato consulente dell’Unione Europea, del governo britannico, dell’ISPI e di ITC-ILO - LA CRISI ITALIANA È UN PROBLEMA DI OFFERTA O DI DOMANDA? di Gustavo Rinaldi Nel suo contributo su questo...

30 Gennaio 2016

Gli investimenti pubblici sono un ricordo, mentre i soldi dell'Eurozona vanno altrove

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Un dato, solitamente poco osservato, ci racconta assai bene l'evoluzione recente del sistema economico dell'eurozona. Accade che la crescita dei risparmi superi quella degli investimenti di famiglie e imprese non finanziarie, che infatti rimangono deboli per diversi motivi. E tuttavia questi risparmi devono trovare un impiego. Sicché, non trovandolo laddove si originano, finiscono all’estero. La crescita dei prestiti netti esteri dell’eurozona, infatti, continua imperterrita da diversi anni, e ormai è in pieno boom. Per osservare questa curiosa evoluzione, è molto utile l’analisi dei saldi settoriali, che la Bce di recente ha...

28 Gennaio 2016

La garanzia per la bad bank spiegata: Grande Anteprima, Coperture Superflue

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L'esigenza che da oltre un anno veniva espressa dalle banche italiane in modo quasi ossessivo era chiara: "Ci occorre una bad bank di sistema". Perché? Una bad bank è utile per diverse ragioni: innanzitutto permette di rendere liquide delle operazioni bloccate e che in Italia hanno tempi molto lunghi per risolversi; in secondo luogo un operatore specializzato sui crediti deteriorati ha una migliore efficienza nella loro gestione; in terza istanza la presenza stabile di un soggetto a cui cedere le operazioni andate male avrebbe reso le banche meno timide nella concessione del credito. Da un lato avevamo banche impazienti di vendere...

27 Gennaio 2016

Modesta proposta: una via europea per salvare le banche

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La recente crisi di quattro istituti ha riproposto all'attenzione generale il problema dei crediti deteriorati del sistema bancario italiano e i rischi del bail-in. Ma come si può risolvere il problema rispettando i vincoli europei e, soprattutto, senza aggravio del debito pubblico? Sul Sole 24 Ore si sono già lette diverse proposte per riuscire a sollevare il macigno che grava sul bilancio delle banche italiane. C'è la proposta di Zingales per creare una specie di TARP, un programma sul modello di quello del Tesoro USA, che ha comprato o garantito mutui e strumenti finanziari basati sui mutui per quasi 500 miliardi di dollari. C'è...

26 Gennaio 2016

Bad bank all'italiana, il valore delle garanzie tra sogno e realtà

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Dovrebbe finalmente essere fatto oggi il primo passo ufficiale verso la definizione del processo di “pulizia” dei bilanci delle banche italiane dai crediti deteriorati. A Bruxelles infatti si incontrano il ministro dell’economia Padoan e la commissaria alla concorrenza Vestager, per provare a mettere il sigillo a questi mesi di trattativa tra l'Italia e la Commissione Europea. Dalle indiscrezioni è parso di capire che l’intervento abbia già una fisionomia definita. Per prima cosa, come ha dichiarato il presidente del Consiglio, non vi sarà un’unica bad bank in cui fare confluire lo stock dei crediti deteriorati, ma ci...

24 Gennaio 2016

CCF, ingegnosi con rischio. All'Italia servono più riforme che alchimie fiscali

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Pubblichiamo un articolo di Alessio Terzi, affiliated fellow del think tank economico europeo Bruegel. Terzi è stato Research Analyst presso la Banca centrale europea (EMU governance division) e ha lavorato nell'unità di previsione macroeconomica della direzione generale ECFIN presso la Commissione Europea. Laureato alla Bocconi si è specializzato in public economics alla LSE - Certificati di Credito Fiscale: strumento interessante, ma niente illusioni di Alessio Terzi La proposta di Certificati di Credito Fiscale (CCF) di Marco Cattaneo et al poggia a mio avviso su una lettura errata, o quantomeno parziale, degli odierni...

21 Gennaio 2016

Con i Certificati di Credito Fiscale il tasso di crescita può raddoppiare. Ecco perché

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Pubblichiamo il secondo e ultimo di due post a cura di Marco Cattaneo. Laureato a pieni voti in economia aziendale (Bocconi 1985) tra il 1985 e il 1994, Cattaneo ha ricoperto cariche nell’area pianificazione, controllo, finanza aziendale e finanza straordinaria presso il Gruppo Montedison. Dal 1995 gestisce fondi e rappresenta primari investitori internazionali in operazioni di private equity e credito strutturato. Ha pubblicato libri e articoli su temi di politica economica, sistemi monetari, valutazione d’azienda, pianificazione e controllo di gestione. Dal 2012 promuove il progetto “Moneta Fiscale / Certificati di Credito...

20 Gennaio 2016

Chi complotta veramente contro le banche italiane?

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Lo scorso 6 gennaio, sul sito della Banca centrale europea, è comparso un comunicato in cui si dettagliano le cinque priorità della supervisione bancaria per l'anno appena iniziato. In cima alla lista ci sono il business model e i rischi di redditività, seguiti dal rischio di credito. La lista prevede anche, oltre all'adeguatezza patrimoniale, i rischi di governance, la qualità dei dati e la liquidità. L'importanza di tali rischi varia a seconda dei Paesi sotto il meccanismo di supervisione. Si noti che parliamo di una procedura che non è specifica del nostro Paese. Nei giorni successivi, la Bce inizia a contattare le banche...