Lo abbiamo letto un po’ ovunque in questi giorni. Nel rapporto 2018 del Censis emerge il ritratto di un'Italia spaventata, arrabbiata e incattivita. Il comunicato stampa di presentazione è di non facile lettura. I toni sono cupi, i periodi ricchi di subordinate. Ne riprendo solo un breve estratto:
“La delusione per lo sfiorire della ripresa e per l'atteso cambiamento miracoloso ha incattivito gli italiani. Ecco perché si sono mostrati pronti ad alzare l'asticella. Si sono resi disponibili a compiere un salto rischioso e dall'esito incerto, un funambolico camminare sul ciglio di un fossato che mai prima d'ora si era visto da così...
L’attuale maggioranza di governo ha un che di epico: non lo si può negare. Le gesta dei suoi membri appartengono ormai a una narrazione fantastica che le generazioni future difficilmente sapranno spiegare e riferire. Paola Taverna esorta la gente a non vaccinarsi; Luigi Di Maio dichiara di potere abolire la povertà con una manovra; Danilo Toninelli è convinto che molti usino il tunnel del Brennero; Laura Castelli, dallo spread alle tessere, si mostra fiera della propria incultura e della propria disinformazione, riempiendo la tv di gaffe; Marco Bussetti, un ex professore di educazione fisica, fa fuori Roberto Battiston, un fisico...
L'autore di questo post* è Corrado Macchiarelli, Research Fellow in Politica Economica Europea presso la London School of Economics e Docente di Economia e Finanza presso la Brunel University -
L'Italia ha un piano fiscale e di spesa che è attualmente considerato una delle maggiori sfide alle regole di funzionamento dell'Unione Economica e Monetaria (UEM). Il pacchetto di spesa italiano, che è stato respinto in una mossa storica da parte della Commissione europea, è stato rivisto dal governo, seppur fondamentalmente riflettendo il rifiuto da parte di Roma di accettare qualsiasi compromesso di sostanza. Questa situazione apre un...
La storia ci illumina, amplia gli sguardi. Ci conduce per mano e consente di riflettere sul passato. E sul presente. Proprio domenica scorsa sul Sole 24 Ore il presidente dell’Associazione bancaria italiana (ABI) Antonio Patuelli ha spiegato – Quando lo spread spaventava i tedeschi – come lo spread Btp-Bund non è sempre stato sfavorevole all’Italia. Dal 1957 al 1974 è stato negativo: la Germania pagava sui propri titoli di Stato un tasso di interesse superiore a quello riconosciuto dalla Repubblica italiana. Nel 1966 lo spread raggiunse livelli vicini al 3% (300 punti base).
Come è potuto accadere che l’Italia uscita...
Seppure purgata dal caro-spread “la situazione finanziaria delle famiglie italiane rimane solida”, scrive Bankitalia nel suo rapporto sulla stabilità finanziaria. Via Nazionale stima che il calo dei prezzi degli attivi finanziari, conseguenza dell’aumento dei differenziali sul bund, abbia provocato una diminuzione della ricchezza finanziaria delle famiglie di circa 85 miliardi, quindi un 2% del totale della ricchezza stimata. A ciò bisognerebbe aggiungere un altro 1,5% determinato dai cali azionari e obbligazionari che “sono elevati” per le famiglie con redditi superiori alla mediana, mentre incidono marginalmente per le...
Nel 2001, poco prima dell’ingresso nell’euro, un cono gelato costava 1.500 lire, una penna a sfera 500 lire, un tramezzino 1.500 lire, una pizza margherita 6.500 lire, mentre, oggi, costano, rispettivamente, 3 euro, 1 euro, 2 euro e 7 euro. Il loro incremento, quindi, è stato pari a oltre il 200%, poco meno del 190%, poco più del 110% e quasi il 100%. Per giocare al massacro occorre conoscere tre semplici regolette: 1) stilare degli elenchi di prezzo pre-euro; 2) stilare elenchi di prezzo post-euro; 3) fare il confronto. Potremmo anche aggiungerne una quarta: proclamarsi economisti no-euro e farsi invitare in tv tra consenso e...
Nel recente “Global Tech Hubs Report” CB Insights indica 25 “metro area” dove sono presenti i più importanti hub tecnologici, fra questi solo 6 sono europei (Amsterdam, Barcellona, Berlino, Londra, Parigi, Stoccolma); come vedremo, gli hub più importanti hanno una “potenza di fuoco” senza paragoni con le “cartuccelle” italiche, disperse su 97 incubatori ed acceleratori, 40 parchi tecnologici, 65 spazi di “crowdfunding”: una dispersione di intelligenza, “focus”, risorse, energie e competenze che fotografa la situazione farraginosa, dispersiva, poco focalizzata e povera di risorse finanziarie del nostro paese. Il...
E così l'economia, lungi dal correre, frena. A poco sono valsi i proclami di alti esponenti di Governo e le relative professioni di ottimismo. L'Istat ha certificato in settimana che il Pil ha registrato la prima contrazione, pur di uno 0,1%, dopo quattordici trimestri consecutivi di crescita. Oltretutto si ferma anche la produzione industriale, -0,5% in novembre su ottobre secondo i dati di Confindustria, che parlano anche di calo degli ordini: -0,3% su ottobre (-0,8% su novembre 2017).
Ovviamente la lettura della maggioranza è che se siamo a questo punto è colpa di quelli prima e non del clima di incertezza che scoraggia gli...
Non è passata inosservata l'intervista del presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi, sulle tensioni territoriali fra Nord e Sud che si avvertono nella maggioranza. Dallo smaltimento dei rifiuti alle grandi opere pubbliche, dal reddito di cittadinanza alle chiusure domenicali. Ogni occasione sembra propizia per dar risalto a quella cartina colorata vista dopo le elezioni politiche del 4 marzo.
Su Econopoly, prima e dopo la formazione del Governo, ipotizzavamo possibili conflitti di tipo territoriale all'interno della maggioranza.
Stanno emergendo, con sempre più chiarezza. Complice di ciò è un’economia che rallenta e che...
Di startup ormai se ne parla tanto, persino in Italia. Quando si tratta d’investimenti scegliere bene è diventato un obbligo, specie in Italia dove i soldi non crescono sugli alberi. Non è mia ambizione indicare in quale settore industriale (dove sono presenti anche startup) convenga investire. Trovo tuttavia che sia interessante parlare del rischio insito nell’investire nelle startup e come ridurre l’esposizione al rischio.
Ovviamente non è una scienza esatta, e chiunque investa sa che maggiori sono i potenziali guadagni maggiori sono i potenziali rischi. Un tema interessante e, sino ad oggi, non ancora affrontato...