19 Gennaio 2024

Meglio rischio o rendimento? (Vuoi davvero diventare ricco?)

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Sono oggi un vecchio bacucco come età anagrafica, anche se ho 55 anni. E soprattutto mi rendo conto di cantare fuori dal coro, almeno per quello che può pensare un giovane. Quando in treno non uso il cellulare per surfare su internet e mi piace attaccare bottone agli altri viaggiatori i miei figli protestano: "Sei un boomer, non disturbare i compagni di viaggio con vecchi aneddoti irrilevanti come il tempo o il traffico, usa il cellulare, guarda YouTube". Davanti alle lapidi dei caduti, in segno di rispetto, mi faccio il segno della croce e i miei figli mi guardano con pietà: "Sei un boomer, la guerra è storia, è inutile...

26 Maggio 2021

Indebitarsi è un po' morire. Da debito a fallimento l'origine delle parole

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Il sostantivo “debito” può essere considerato immediatamente una parola-limite, un elemento semantico raggiunto il quale nei parlanti si attivano degli allarmi congeniti. In questo senso, “debito” è un vero e proprio attivatore psico-sociale, un termine che, tra le altre cose, caratterizza, direttamente o indirettamente, la vita della maggior parte dei membri d’una comunità economico-civile. È pur vero che, in talune circostanze, può mutarsi in un ‘obbligo scelto’: per esempio, nel caso in cui si faccia un acquisto di piacere, per così dire; ma è altrettanto vero che trovare un debitore soddisfatto e contento è assai...

16 Ottobre 2019

I tre insegnamenti sulla povertà dai tre premi Nobel per l’Economia

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Curiosità confesso. In questo particolare momento storico, caratterizzato da numerose sfide economiche a livello globale, si veda a titolo di esempio l’ultimo rapporto sui Global Risks, mi sono domandato più volte a chi sarebbe stato assegnato il premio Nobel per l’economia del 2019. Oltre alla curiosità dei nomi, da economista – o meglio da practitioner – mi domandavo su quale modello economico o su quale formula “magica”, come quella di Black e Scholes premiata nel 1997 per calcolare il valore di un derivato finanziario (opzione call e put), si potesse concentrare l’Accademia Reale Svedese delle Scienze. Ecco che il...

12 Maggio 2016

Quando lo stimolo monetario si rivela un freno al credito (e non solo)

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Il tasso di interesse è ormai trattato come qualcosa di fastidioso, da eliminare se si vuole che le cose migliorino. Ci è stato insegnato che per stimolare l’economia le Banche Centrali devono abbattere i tassi manovrando quelli sotto diretto controllo: più basso costo dei fondi → sostenibilità dell’indebitamento per consumo, redditività dei business → maggior domanda di credito → banche invogliate ad assecondare la domanda data maggior sostenibilità e redditività. L’altra possibilità è riempire le banche di liquidità “costringendole” a prestare, così che l’incremento dell’offerta tiri giù i tassi di...

31 Dicembre 2015

Le banche, la vigilanza altrui e le terminazioni nervose del nostro portafoglio

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La questione dei famosi subordinati azzerati è ormai indirizzata verso una soluzione politica (un fondo con cui rimborsare alcuni obbligazionisti selezionati in base a criteri politici di “sensibilità”). Resta da vedere cosa discenderà dalla via giudiziaria, ché accanto ai casi clamorosi mi aspetto una ampia gamma di gradazioni di “sprovveduti speculatori”. Parallela corre l'indagine sulle origini dei dissesti, la mala gestio che ha reso l'attivo delle banche tanto fragile da portarle al default. Da qui, secondo la narrazione comune, le conseguenze negative sul passivo delle banche. Ma il nesso causale può essere visto anche...

18 Dicembre 2015

Obbligazioni subordinate ahi ahi ahi. Così il risk management ci può salvare

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"Il pericolo è il mio mestiere" era una famosa serie tv degli anni '90 con Robert Vaughn. Ogni volta che mi occupo di tematiche di rischio mi torna sempre in mente proprio quel titolo. In questi giorni si è acceso un fervido dibattito sulle modalità di salvataggio delle quattro piccole banche locali (Cariferrara, Carichieti, Banca Etruria e Banca Marche). Anche Econopoly ha ospitato diversi contributi, ad esempio sul salvabanche, o ancora sulla tipologia di strumenti finanziari, come le obbligazioni subordinate, maggiormente utilizzati dalle banche citate. La discussione attualmente verte su due aspetti che sono naturalmente...

08 Ottobre 2015

La liquidità sui mercati è pronta a evaporare

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La liquidità sui mercati internazionali non è in declino, ma è pronta ad evaporare, scrive il Fmi, in un survey article sul suo ultimo Global Stability Financial Report che illustra con chiarezza l'aumentato rischio di liquidità. Nulla che non fosse già chiaro a molti. Del paradosso della liquidità, abbondante quanto instabile, i regolatori si occupano da tempo, reiterando allarmi come al solito destinati a rimanere inascoltati. È utile, tuttavia, provare a rispondere alla domanda, anch'essa paradossale che fa il Fmi: come può essere bassa la liquidità nonostante l'abbondante liquidità fornita dalle banche centrali? Meglio...

07 Settembre 2015

Che direbbe Gordon Gekko della bolla cinese?

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Pensando al “Black Monday” dei mercati asiatici (24 agosto scorso) e il successivo andamento, ci viene da chiedere, che ne direbbe il Gordon Gekko protagonista del film “Wall Street: il denaro non dorme mai”? Forse la citazione più celebre riguarda la spiegazione del perché i gestori non battono mai la performance dell'indice S&P500, “perché sono delle pecore e si sa, il loro destino è finire al macello”. In effetti un gestore di fondi è davvero bravo se riesce ad anticipare il mercato e guadagnare sul giusto (o fortunato) timing degli investimenti. Gordon ci dice che infatti le bolle prima o poi scoppiano. Questo è...

13 Maggio 2015

Quanto pesa la demografia sulla crescita?

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Non si può spiegare tutto attraverso un'unica variabile, ma qualche riflessione sugli effetti economici della demografia può essere interessante, specialmente per l'Italia. Un Paese con bassa natalità è, naturalmente, un Paese che invecchia; è perfino banale dire che questo implica un certo pattern di domanda e che incide sulla struttura produttiva, guidando investimenti ricerca e quindi di sviluppo economico in termini molto probabilmente più “conservativi”. Una popolazione più vecchia è anche meno propensa a rischiare, più prona a posizioni consolidate comode e relativamente sicure, o più brevemente: “rendita”. Il...