Econopoly


Numeri idee progetti per il futuro

31 Luglio 2016

Cioccolatieri, non cioccolatai. La via italiana

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Fare la figura del cioccolataio, in gergo, implica fare una figuraccia. Forse i “cioccolatai” italiani han qualcosa da insegnare, in termini di figures (numeri), alle Pmi italiane che vogliano far soldi all’estero. Dati alla mano l’Italia è il quinto paese per export di cioccolato con una quota mondiale del 6,1%, per un valore di poco meno di 2 miliardi di dollari. L’associazione europea dei cioccolatai riporta dati in crescita per la produzione di questo prodotto e la sua lavorazione sul territorio dell’Unione. Quanto a noi italiani, crescere non costituirebbe un'eccezione. Secondo previsioni Prometeia, complessivamente...

29 Luglio 2016

L’ascensore sociale è fermo. Non si riesce a salire neanche al primo piano

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In tutto il mondo cresce la quota delle persone non laureate escluse dal mondo del lavoro. Gli ultimi dati dell'OCSE ce lo confermano. Negli Stati Uniti solo un soggetto su sei con bassa scolarità riesce a trovare lavoro. Ne deriva un astio, un risentimento popolare che si riverbera ogni qual volta il cittadino è chiamato a votare. I movimenti anti-establishment ottengono risultati eclatanti. Chi governa perde per definizione. L'ascensore sociale si è bloccato, soprattutto per chi non ha forti competenze distintive. La trickle down theory portata avanti da Ronald Reagan si è rivelata un fake gigantesco. Secondo Arthur Laffer i...

26 Luglio 2016

Gli stress test e la realtà del mercato

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Mancano ormai pochi giorni alla diffusione dei risultati dello stress test che l’EBA - Autorità Bancaria Europea - sta conducendo su 53 banche appartenenti ai Paesi dell’Unione Europea, quelle con un attivo superiore ai 30 miliardi di euro. Le novità di questo ultimo stress test, oltre a riguardare il numero delle banche coinvolte (che rispetto al 2014 sono solo una parte delle banche sottoposte alla vigilanza della BCE), sono anche di natura operativa e si riferiscono a tre nuove tipologie di rischio prese in considerazione: il cosiddetto “conduct risk”, il rischio che comportamenti negligenti o fraudolenti determinino sanzioni...

25 Luglio 2016

Le prove Invalsi e i ritardi del Sud

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I risultati delle prove INVALSI per l’anno accademico 2015/2016, presentati il 7 luglio, rappresentano un’occasione per riprendere il filone di idee e pensieri sul Mezzogiorno avviato su Econopoly. Sin dalle prime notizie di stampa collegate alla pubblicazione del Rapporto Risultati, sono emerse alcune cattive performance degli studenti meridionali a livello di prestazioni e di irregolarità commesse durante lo svolgimento delle prove (il fenomeno del “cheating”). Ma procediamo con ordine, dando priorità ai dati. I ritardi degli studenti meridionali Le prove, di italiano e matematica, hanno interessato gli studenti di II e V...

23 Luglio 2016

Il grande rimescolamento globale del reddito

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Pubblichiamo un post di Branko Milanovic apparso su VoxEU.org. Gli effetti della globalizzazione sulle distribuzioni del reddito nei Paesi ricchi sono stati oggetto di numerosi studi. Questo articolo adotta un approccio differente, prendendo in esame l’evoluzione dei redditi a livello mondiale dal 1988 al 2008. Le persone collocate intorno alla mediana della distribuzione mondiale del reddito e quelle collocate nel percentile più alto hanno realizzato guadagni significativi in termini di reddito reale, mentre non è cresciuto per le persone collocate fra l’80° e l’85° percentile della distribuzione mondiale, un gruppo composto...

21 Luglio 2016

Vincitori e vinti nella guerra dello shale oil

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In tempi di Brexit, banche sofferenti e altre catastrofi è finita in un cono d'ombra una delle rivoluzioni più notevoli dell’ultimo lustro, le cui conseguenze geopolitiche, e quindi implicitamente economiche, solo di tanto in tanto riemergono dalle cronache: quella dello shale oil. Il capitolo più aggiornato l'ho trovato nello staff report del Fmi dedicato agli Usa, in una paginetta appena, titolata “Us shale oil and global spillover”. Ci si potrebbe chiedere perché mai la rivoluzione Usa dello shale dovrebbe generare effetti a livello globale. E per una volta la risposta è semplice: si tratta di una tecnologia che ha...

18 Luglio 2016

Il ritardo delle imprese italiane sul web

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Il web fornisce alle imprese un formidabile canale di vendita, in continua ascesa anche e soprattutto durante la recente recessione per la volontà delle famiglie di ricercare occasioni di risparmio. Nonostante ciò solo il 17% delle imprese italiane ha un sito e-commerce. Lo sviluppo dell’economia digitale sta offrendo alle imprese un fondamentale canale di sbocco per la vendita di prodotti e servizi. Per le aziende essere sul web è oramai una necessità, ma la mera presenza non è sufficiente. Per fare un’analogia con i più tradizionali canali di vendita, a quale imprenditore verrebbe in mente di aprire uno store in mezzo al...

15 Luglio 2016

La protezione del risparmio e le responsabilità

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Pubblichiamo un post di Massimo Scolari, presidente di ASCOSIM, Associazione delle Società di Consulenza Finanziaria. Scolari è stato membro del Consultative Working Group Investor Protection & Intermediaries dell’ESMA. Ricopre inoltre la carica di presidente del Cda di Compam Fund, Sicav di diritto lussemburghese –  In questi giorni, mentre il Governo sta discutendo con le istituzioni europee una soluzione per la messa in sicurezza delle banche italiane, si è riacceso il dibattito sugli investimenti dei risparmiatori retail in obbligazioni bancarie subordinate che, in virtù dell’applicazione della direttiva BRRD, potrebbero...

14 Luglio 2016

Brexit, l'opportunità milanese

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Dopo due settimane di gestione della sindrome post traumatica (la mia gatta ha perso la voce per lo shock) mi sento in grado di parlare di Brexit. Specialmente dopo l’omicidio della giovane parlamentare pro “Bremain”, Jo Cox, avrei scommesso che l’indole “politicamente corretta” degli inglesi li avrebbe spinti, sconvolti da tale violenza, verso un voto di continuità. Temo di aver sottovalutato la propensione isolazionista, isolana e, in generale, un poco posh (leggasi snob) dei britannici. Dopo tutto persino la regina, sotto sotto in modo molto elegante, ha fatto intuire che a lei di stare con quei continentali buzzurri non...

13 Luglio 2016

Le obbligazioni bancarie e l'esposizione delle famiglie, una storia italiana

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L’ultimo staff report del Fmi dedicato all’Italia presenta alcuni grafici, fra i quali uno che confronta l’esposizione obbligazionaria delle famiglie italiane verso le banche con quella dei principali paesi europei. Quasi il 40% degli investitori domestici in obbligazioni bancarie sono famiglie, praticamente il triplo che in Germania, seconda classificata, con le famiglie spagnole e olandesi in coda con percentuali inferiori al 5%. Questa caratteristica porta con sé le sue conseguenze, che nel nostro caso pesano per circa 230 miliardi di euro investiti in obbligazioni bancarie, 30 dei quali in subordinate. I numeri sono estratti...