18 Maggio 2015

Sulla Grecia cattiva la Merkel o abili i francesi? Seguire il denaro

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Un grafico non è certo come un diamante, per la vita, ma vi accorgerete che può rivelarsi veramente prezioso. Come potete vedere, infatti, questo grafico della Bis (la Banca dei regolamenti internazionali nota anche come banca delle banche centrali) rappresenta l'esposizione delle banche dei vari paesi verso i famosi PIIGS, Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna, alla fine del 2009, cioè appena prima che la crisi greca esplodesse, e ci permette di fare alcune riflessioni per capire meglio quello che è successo e sfatare anche qualche “inesattezza” che circola su giornali e social. 1) L'eurozona è stata sì un'unione...

15 Maggio 2015

Draghi tra virus, vaccini e agenti patogeni

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Dopo una lunga carriera tra istituzioni nazionali e grandi banche d'affari ti ritrovi alla guida della Banca centrale europea. Forte di un cognome che evoca leggende medievali devi fronteggiare una battaglia da più fronti: la crisi partita dagli Stati Uniti ha contagiato l'area euro portandola in recessione, i debiti pubblici sono andati in difficoltà e le distorsioni economiche, acuite dal regime a cambio fisso, stanno portando la deflazione. Vorresti avere al tuo fianco governi pronti ad affrontare l'impopolarità, capaci di tirar dritto con l'agenda delle riforme per far recuperare alle economie dei paesi dell'area la competitività...

13 Maggio 2015

Lezione di inglese a Renzi: vincere le elezioni creando lavoro

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Mentre la sinistra inglese guidata da Ed Miliband - ora dimissionario dopo la sconfitta elettorale - si presentava agli elettori con un programma di deficit spending keynesiano, David Cameron vinceva le elezioni nel Regno Unito anche grazie al taglio della spesa pubblica corrente. In questi ultimi anni il leader dei conservatori ha: 1) ridotto di 500mila persone l’organico della Pubblica Amministrazione; 2) tagliato la spesa pubblica ritenuta improduttiva; 3) tagliato le imposte. Il dato più interessante è che Cameron ha scelto di risanare i conti pubblici agendo sul lato delle entrate, non aumentando il carico fiscale, come è...

12 Maggio 2015

Quel che la politica non ha mai capito di Keynes. E cosa ci resta da fare

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Quando a Ugo La Malfa, noto esponente del partito Repubblicano, proponevano una legge, un'idea per in intervento politico-sociale, lui chiedeva sempre, come ammonimento: “Chi paga?”. Che poi, la formulazione estesa, e più precisa, dovrebbe essere: “Quanto costa? E chi paga?”. Ed è quello che ogni elettore e contribuente dovrebbe chiedersi quando sente formulare proposte e programmi politici. Di fatto, uno Stato (inteso come complesso unitario delle amministrazioni pubbliche) ha unicamente tre modi per finanziare le proprie spese: tassando, facendo deficit/debito, stampando moneta (monetizzando il deficit/debito, in sostanza)....

08 Maggio 2015

Banche e parco buoi: il futuro degli istituti del territorio (e dei loro clienti)

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L’Italia è, insieme ad Austria e Germania, una patria storica del modello di banca del territorio autonoma. Alle “banche territoriali” fanno capo circa un quarto degli sportelli, ma una quota di attività meno che proporzionale, pari al 14% del totale. Delle 530 piccole banche italiane, che in quanto Less Significant Institutions (LSI) rimangono sotto la supervisione diretta di Banca d’Italia pur prevedendo una sorveglianza da parte della BCE, circa il 90% è rappresentato da banche locali e oltre il 70% da BCC. La componente italiana di LSI è la terza dell’area dell’euro (16% del totale), dopo Germania e Austria. Questi...

07 Maggio 2015

Il Monte Paschi, i derivati e il metodo Baffi

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Dopo un periodo di calma, il Monte dei Paschi è tornato in prima pagina. Anche il Financial Times ha ritenuto opportuno dedicare alla banca della Rocca Salimbeni la Lex Column del 14 aprile scorso rilevando come il passato condizioni ancora oggi il presente. Il Monte è un caso di cattiva gestione le cui responsabilità ricadono sul management. Gli ormai ex vertici della banca senese nascosero agli azionisti le operazioni sui derivati accesi nel passato. Per questo sono stati indagati per truffa, aggiotaggio, ostacolo agli organi di vigilanza e turbativa. Nel decreto firmato dai pubblici ministeri si legge: «Dalla documentazione...

06 Maggio 2015

Banche, piccolo è stato bello ora non più. Ecco perché

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Abbiamo una banca?”. Non più. E non c’è bisogno di fare telefonate che potrebbero poi risultare compromettenti. La “nostra banca”, la “banca del territorio”, la “banca della comunità locale” – per non parlare della banca della Fondazione, o peggio, di quella del Partito - sono concetti che in Italia hanno una tradizione tanto radicata quanto breve rischia di essere la loro vita residua. L’Europa, accelerando verso l’unione bancaria e la futura unione del mercato dei capitali, fa improvvisamente svanire le convinzioni, o meglio le illusioni, che in Italia hanno caratterizzato il rapporto tra banche, famiglie e...

04 Maggio 2015

Il Qe e i mercati nel paese delle meraviglie

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Talvolta i mercati finanziari, in teoria il luogo ideale per il calcolo asettico che domina qualunque emozione, diventano apparentemente il regno dei controsensi. Accade quando a dati economici negativi o deludenti le borse reagiscono salendo, ma non è affatto un controsenso: i mercati registrano con gioia che l'economia ha ancora bisogno di aiuto, di sostegno, e sanno che il sostegno che arriverà sarà erogato attraverso stimoli monetari, aiuti delle banche centrali, di cui finiranno per beneficiare. Quindi "state tranquilli: l'economia va male". E d'altra parte una banca centrale cosa può fare se non ritoccare i tassi, le...

30 Aprile 2015

Dal Qe più una bolla (doppia) che coriandoli

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Durante una delle più noiose e grigie conferenze stampa di sempre della Bce, appena prima che inattesi coriandoli giungessero a colorarla, Mario Draghi ha lasciato entrare nella sala un fantasma:

“I timori relativi ad una scarsità di titoli sono prematuri e non supportati dall'evidenza”

Una frase rivelatrice di un problema che non sta solo nelle fantasie degli osservatori più acuti, ma che - sebbene sia “prematuro”- è una questione reale, concreta. Il piano di acquisto di titoli della Bce, il Quantitative Easing, è iniziato da poco più di un mese e proseguirà per almeno altri diciassette, ma la presenza di un compratore...

30 Aprile 2015

L'acqua della Bce per il cavallo che non beve

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Ogni talk show che si rispetti ha la consueta finestra di informazione sulle banche che non prestano i fantastiliardi di euro forniti a gratis dalla Bce e via di populismo a basso prezzo e demagogie varie ed assortite. Ma è davvero così? L'ultimo Bollettino Economico della Banca d'Italia sembra in effetti avere dato ragione a questa lettura: nell'intero 2014 i prestiti bancari destinati alle imprese sono calati del 2,6% sull'anno (da febbraio a febbraio) e del 2,4% nell'ultimo trimestre del 2014, continuando un trend iniziato nel 2011.

Ma se nel 2011 il problema fu dal lato dell'offerta del credito, causato dalla fuga dei capitali...