19 Marzo 2016

Diventeremo gli indiani d’Europa della ricerca? Forse, con stile italiano

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L’Italia deve puntare ad attrarre i Centri R&S delle multinazionali perché da noi risulta conveniente fare ricerca: abbiamo un minor costo del lavoro qualificato rispetto a Paesi come USA e Regno Unito, alte competenze, una buona qualità della vita ed un forte attaccamento all’azienda. Questa in sintesi la tesi di un interessante articolo di Francesco Inguscio su Corriere Imprese: “Vi spiego perché l’Italia sarà l’India d’Europa”. L’autore indica giustamente questa come una opportunità da sfruttare per attrarre investimenti esteri e trattenere i nostri migliori talenti. Un articolo intelligente giocato sul filo...

12 Marzo 2016

Made in Italy in svendita: bufala o realtà? Parte seconda

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Avete mai voluto sapere quali Paesi investono da noi e in quali Paesi esteri investono gli imprenditori italiani? Il nostro viaggio nel mito del “Made in Italy in Svendita” continua, stavolta spulciando i dati degli IDE, di cui abbiamo iniziato a parlare nello scorso post. Come avevo detto gli IDE sono gli investimenti diretti esteri, cioè quote di aziende pari o superiori al 10% del capitale che sono di proprietà di residenti esteri (persone fisiche o società). Ho fatto la puntualizzazione “persone fisiche o società” perché appunto se una società che ha residenza fiscale in Lussemburgo, o in Olanda, o in Irlanda, o nel...

09 Marzo 2016

Le Pmi italiane sanno quanto è di moda l'Iran?

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Pubblichiamo un post di Enrico Verga, consulente strategico e istituzionale, Master in International relations at Università Cattolica del Sacro Cuore, senior analyst a Longitude - "Salam aziz khobi" è un saluto piuttosto comune in Iran, che in Italia suona come un'espressione aliena. Ovviamente è in pinglish (lingua persiana resa con caratteri occidentali). Non sapere cosa rispondere è accettabile per un italiano, non conoscere la repubblica iraniana, o la Persia, come altri sono soliti chiamarla, è grave. Da un giorno all’altro l’Iran è divenuto di moda. Fino a pochi anni fa se ne parlava solo in termini negativi, dopo...

05 Marzo 2016

PMI e startup: davanti a una cioccolata calda si torna a parlare di sci

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Nel mio ultimo post su Econopoly - “Cosa c’entra lo snowboard con PMI e startup? L’importante è capirsi” - ho posto il problema della scarsa contaminazione e della necessità di dialogo tra PMI e startup, soggetti che paiono spesso parlare linguaggi differenti. Vera o presunta che sia questa questione di incomunicabilità (alcuni l’hanno negata con forza), non vi nascondo una certa soddisfazione nel constatare che l’articolo ha provocato un ampio dibattito in rete. Di questo sono molto soddisfatto, essendo uno dei miei obiettivi dichiarati. Come scrivevo non ho soluzioni preconfezionate (sarebbe sciocco averle) ma...

02 Marzo 2016

Banche spagnole e aiuti di Stato: chi ha pagato Gareth Bale?

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Daniel Dalton, Sander Loones e Ramon Termosa sono tre Europarlamentari che hanno acquisito una grande popolarità nelle ultime settimane, per aver richiesto formalmente alla Commissione Europea di verificare se dietro il passaggio record di Gareth Bale dal Tottenham al Real Madrid, avvenuto nell’estate 2013, non si nascondesse un Aiuto di Stato incompatibile con le norme europee a tutela della concorrenza. La richiesta prende spunto da quanto pubblicato nel mese di gennaio 2016 dal sito “Football Leaks”, il quale ha messo in circolazione il contratto di trasferimento del campione: quasi 101 milioni di euro, l’acquisto più caro...

01 Marzo 2016

Se anche l'agroalimentare italiano può andare alla conquista del mondo

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Pubblichiamo un post di Enrico Verga, consulente strategico e istituzionale, Master in International relations all'Università Cattolica del Sacro Cuore, senior analyst a Longitude - L’agroalimentare italiano che si arma e parte per esplorare quel luogo strano chiamato mondo. Mi piace pensare che possa davvero succedere mentre rifletto sul colpaccio dei francesi che approfittano del bisogno tutto cinese di offrire ai bambini latte di qualità, se possibile, soprattutto non avvelenato. Si sa, in Cina di bambini ce ne sono parecchi: 82 milioni circa, dai 5 anni in giù. I neonati fino a 6 mesi che prendono il latte dal seno...

27 Febbraio 2016

Cosa c'entra lo snowboard con PMI e startup? L’importante è capirsi

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Mi piace svegliarmi presto, la mattina, così ho tempo di osservare e di scrivere. E poi, se voglio portare a sciare il Panatino (mio figlio di quasi 5 anni) devo mettermi in moto per tempo perché la preparazione è lunga: la colazione coi cartoni animati, un po’ di gioco insieme e il rituale della vestizione. Come tra sci e snowboard… Arrivati sulle piste, però, è sempre la stessa storia. Bisogna condividerle con chi fa snowboard. È vero che alla fin fine si scivola tutti sulla neve ma chi fa sci da discesa resta convinto di dover difendere territorio e tradizione da quelli arrivati dopo, un po’ pericolosi, che si sentono...

24 Febbraio 2016

Made in Italy in svendita: bufala o realtà?

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La svendita del Made in Italy: argomento che va per la maggiore sui giornali e, in toni fra la catastrofe ed il complotto, su molti blog di pseudo-informazione economica. Ma quanto c'è di vero? Per capirlo seguitemi mentre analizzerò per voi i dati sugli investimenti diretti esteri (IDE) forniti dalla Banca d'Italia e dall'OCSE. Ma intanto capiamo cosa sono gli IDE (in inglese conosciuti con l'acronimo FDI, Foreign Direct Investments). Secondo il sesto manuale FMI (BPM6) sulla Bilancia dei Pagamenti “sono considerati investimenti diretti tutti i rapporti di partecipazione in cui la quota detenuta dall'investitore nel capitale...

28 Gennaio 2016

La dolce vita del saldo commerciale, finché dura il ribasso del petrolio

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La buona notizia è che il saldo commerciale italiano continua a migliorare. Quella meno buona è che la salute dei nostri conti dipende in larga parte dai ribassi del petrolio, mentre continua la nostra robusta crescita delle importazioni. Ciò significa che siamo più esposti al rischio di rialzi del prezzo del barile, che, se tornasse appena al livello di due anni fa, potrebbe prosciugare i nostri attivi. Per osservare questa interessante evoluzione della nostra bilancia commerciale bisogna incrociare i dati dal 2013, quando il petrolio quotava fra i 90 e poco più di 100 dollari al barile, con quelli del 2015, quando è gradualmente...

27 Gennaio 2016

Soros e le banche italiane: se i prezzi scendono, cambiano i fondamentali

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Come ha spiegato Marco Onado sul Sole 24 Ore una delle cause primarie della volatilità del mercato azionario italiano è l’incertezza sull’effettiva consistenza dell’attivo in pancia alle banche: “In uno scenario in cui gli azionisti possono essere chiamati a mettere ancora mano al portafoglio per nuovi aumenti di capitale e in cui anche gli obbligazionisti (o i depositanti oltre i 100.000 euro) possono subire perdite nei casi più gravi, non c'è da meravigliarsi se l'incertezza sul valore dell'attivo possa scatenare ogni volta ondate di vendite”. Molti anni fa lessi con grande interesse il volume di George Soros, finanziere...