Econopoly


Numeri idee progetti per il futuro

28 Dicembre 2016

E-commerce, questo sconosciuto (in Italia)

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Se acquistare e vendere beni e servizi tramite il web è divenuta oramai una pratica di uso comune in molti paesi, avanzati e non, in Italia l’e-commerce rimane ancora su una scala molto contenuta. Come emerge dal Rapporto sull’e-commerce 2016 elaborato da BEM Research (disponibile per il download in formato PDF da questo link), il valore del commercio elettronico tra imprese e consumatori (o business-to-consumer, indentificato con l’acronimo B2C) è stimabile in Italia, secondo i dati relativi al 2015, in circa 21 miliardi di euro. Rispetto al complesso del mercato europeo, che raggiunge una dimensione di poco meno di 600 miliardi...

28 Dicembre 2016

Ma chi sono i lavoratori scoraggiati?

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Mi capita fra le mani l’ultimo rapporto ESDE preparato dalla Commissione Europea, ossia l’indagine sull’occupazione e gli sviluppi sociali in Europa che a un certo punto esibisce un grafico assai eloquente sulla situazione del nostro mercato del lavoro. In particolare, si analizzano le varie componenti della disoccupazione nei vari paesi dividendole fra lavoratori scoraggiati, sotto-occupati, e non disponibili. Sulla base della composizione dei dati i paesi europei vengono suddivisi in due grandi aree, quella in cui vengono iscritti i paesi dove prevalgono le persone che potrebbero lavorare ma non cercano lavoro e quella dove...

26 Dicembre 2016

Lavoro, a cosa serve davvero la flessibilità (e che resta da fare allo Stato)

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In due recenti post su Econopoly Emiliano Brancaccio, Nadia Garbellini e Raffaele Giammetti da una parte, Thomas Manfredi dall’altra, hanno discusso dell’efficacia sull’occupazione della deregolamentazione della normativa sul lavoro e le relative maggiori flessibilità contrattuali, giungendo a conclusioni opposte fra loro: inefficace per i primi, efficace nel lungo termine per il secondo. A mio parere invece ci stiamo arrovellando a cercare la risposta giusta per una domanda sbagliata. In altre parole, davvero è un maggiore tasso di occupazione l’obiettivo della flessibilizzazione del lavoro? Seguitemi un attimo nei miei...

23 Dicembre 2016

Mediaset-Vivendi: la vera riflessione è sul capitalismo italiano

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La battaglia societaria e legale tra Mediaset e Vivendi è ancora agli inizi, ma sta facendo molto rumore sulla stampa italiana ed estera in virtù delle grosse cifre in ballo e della potenza mediatica di tutto ciò che concerne Silvio Berlusconi. La vicenda può essere analizzata sotto diversi profili, anche penali probabilmente, ma al di là della cronaca offre altresì l’occasione per riflettere sulle reazioni lette ed ascoltate nelle ultime settimane e, in generale, sullo stato di salute del capitalismo italiano. La difesa dell’italianità Una delle reazioni più ricorrenti riguarda le acquisizioni societarie compiute da...

22 Dicembre 2016

La flessibilità che serve al lavoro e qual è il vero difetto del Jobs Act

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Pubblichiamo un post di Thomas Manfredi, economista dell'OCSE (social policy). Lavora nella divisione di analisi del mercato e delle politiche del lavoro, dove si occupa di analisi econometriche per l’Employment Outlook - In un post del 19 dicembre su questo blog, Emiliano Brancaccio, Nadia Garbellini e Raffaele Giammetti hanno sostenuto che più flessibilità del lavoro non crea occupazione, citando a conforto della loro tesi un lavoro empirico dell'Ocse del 1999, secondo gli autori replicato in ulteriori studi empirici, che mostrerebbe l'assenza di ogni correlazione fra tassi di disoccupazione e protezione all'impiego, fra paesi...

21 Dicembre 2016

Le novità fiscali di fine anno raccontate alle imprese dal Barone di Münchhausen

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Da parecchio tempo mi sollecitano un articolo sulle novità fiscali di quella che in origine era la Manovra Renzi. Ho sempre rimandato un po’ perché finché le leggi non vengono approvate il commentatore si appoggia a fragili fondamenta (e anche quando sono approvate manca sempre un decreto attuativo o un regolamento), un po’ perché siamo reduci da un Decreto Semplificazioni così complicato da aver portato alla prima manifestazione di protesta in piazza dei Commercialisti di questo nostro sfortunato Paese. Non voglio però in questo clima natalizio tediare il lettore con lamentele e accurate descrizioni di normative bizantine ma,...

21 Dicembre 2016

Maternità. E se cominciassimo a pensare che per le aziende è una grande occasione?

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Dirigo un’azienda nella quale l'80% dei circa 100 dipendenti sono donne e l'età media è di 35 anni. Ovviamente dobbiamo avere una politica di gestione del tema maternità. Quando intendo una politica, do per scontato che noi si faccia ciò che è nello spirito e nella prassi della legge Italiana. Ma non basta. In questo articolo proverò a spiegare perché. In Italia la partecipazione al lavoro delle donne, nel terzo trimestre 2016, è stata del 48%, contro il 67% degli uomini. In Italia l'età media delle primipare è di 30,7 anni e il tasso di fecondità totale (numero medio di figli per donna) è di 1,35. Le donne percepiscono...

19 Dicembre 2016

Più flessibilità del lavoro crea davvero più occupazione? Ecco una lettura dei dati

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Pubblichiamo un post di Emiliano Brancaccio, Nadia Garbellini e Raffaele Giammetti* - La libertà di licenziamento e le altre forme di deregolamentazione del lavoro favoriscono le assunzioni? Svariati esponenti di governo e del mondo dei media hanno sostenuto che l’aumento dell’occupazione che si è registrato negli ultimi mesi in Italia sarebbe frutto della ulteriore flessibilità dei contratti sancita dal Jobs Act. Questa tesi, come vedremo, non trova riscontri nella ricerca prevalente in materia. Un primo dubbio sulla supposta relazione tra riforma del lavoro e occupazione sorge mettendo semplicemente a confronto i dati ufficiali...

17 Dicembre 2016

Ecco cosa succede a stipendi e carriere quando il capo è una donna

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Contrariamente ai luoghi comuni, in azienda, le donne fanno squadra. E quando accade, a beneficiarne è la crescita professionale delle stesse lavoratrici. A due condizioni. Che queste già beneficino di una retribuzione elevata, e quindi ricoprano ruoli verosimilmente dirigenziali, e che l’amministratore delegato sia donna. Queste le conclusioni dello studio Do Female Executives Make a Difference? The Impact of Female Leadership on Gender Gaps and Firm Performance condotto dagli economisti Luca Flabbi, Mario Macis, Andrea Moro, e Fabiano Schivardi e pubblicato recentemente dal National Bureau of Economic Research. La ricerca si basa...

16 Dicembre 2016

Perché non conviene a nessuno fare la guerra a Tabbid, il social dei lavoretti

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Pubblichiamo un post di Ilaria Orfino, consulente di comunicazione di startup e aziende del settore tecnologico - L’ultimo report del McKinsey Global Institute parla molto chiaramente: la gig economy, che oramai – almeno in USA e Europa – ha raggiunto una quota che oscilla tra il 25% e il 30% della popolazione in età lavorativa, sta cambiando, con prepotenza, il mercato del lavoro. A giovarsi del boom di questo fenomeno, alimentato dalla diffusione capillare di piattaforme digitali che facilitano il match tra domanda e offerta di “lavoretti”, sarebbe proprio la fascia di popolazione attiva ma disoccupata. Per quanto riguarda...