02 Febbraio 2021

Che cosa hanno in comune Pfizer, BlackRock, Facebook e le banche?

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Si ringrazia Michaela Odderoli, web analyst, per il contributo di ricerca Pfizer, entità inafferrabile da 214 miliardi di dollari, è la terza azienda farmaceutica al mondo. Per descriverla, nella recente letteratura giornalistica, si sono sprecati appellativi e similitudini d’ogni genere e specie: “(…) come un Titano” qualcuno scrive, rievocando le ancestrali forze cosmogoniche; altri la associa con Moloch, la temibile divinità cananea dell’Antico Testamento; non manca poi chi ricorre alla spaventosa figura del Leviatano, anch’essa veterotestamentaria; si è giunti pure a Humbaba, il terrificante guardiano della foresta...

27 Dicembre 2020

Presto Facebook potrebbe diventare padrone del nostro destino

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*Un doveroso ringraziamento a Michaela Odderoli per i consigli di metodo e approccio in materia di web analysis: la prospettiva dello scrivente è quella dell'analista del linguaggio 

Le ricerche di prove assolute, come pure quelle di testimonianze indubbie avrebbero costituito un inutile perdita di tempo. Le prove di consapevolezza sono relative, approssimative, il giudice istruttore le può trovare anche senza indizi e senza testimoni, senza uscire dal proprio ufficio, basandosi non solo sulla propria intelligenza, ma anche sull'intuito di partito, sulle proprie forze morali e sul proprio carattere.

A. I. Solženicyn, Arcipelago...

05 Febbraio 2019

Innovazione, che cosa deve imparare l’Italia per combattere la recessione

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Nel giorno in cui l'Istat, con la sua stima preliminare, ha certificato che il Pil dell’Italia nel quarto trimestre è sceso dello 0,2%, mettendo a segno il secondo calo consecutivo dopo quello del terzo trimestre, l’americana Facebook ha fatto un salto in borsa facendo guadagnare al suo fondatore Mark Zuckerberg la cifra di 6,2 miliardi di dollari in meno di 24 ore ( pari quanto al PIL dello stato del Montenegro ) e permettendogli di piazzarsi in quinta posizione nella classifica dei più ricchi del globo. L’Italia è tornata ufficialmente in recessione. Un dato cosi cattivo lo ha registrato l’ultima volta sei anni fa, quando...

30 Maggio 2017

Le vite online e la guerra silenziosa sui dati (e chi la perderà)

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Nelle grandi praterie del web le nostre azioni hanno in comune un piccolo particolare che tanto piccolo non è: si tratta di dati da cui estrarre valore e attorno ai quali si è scatenata una competizione senza esclusione di colpi. Nettamente avvantaggiati i grandi player e in serio svantaggio banche, assicurazioni e compagnie telefoniche. Vediamo come in questo video con Enrico Verga e Alberto Annicchiarico. Twitter @EnricoVerga @albe_

04 Aprile 2017

Per fare una startup devi annullare il tuo Egomnia

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Era estate e faceva caldo e in giro c'erano poche macchine e poca gente. Avevo pranzato a mezzogiorno, subito dopo una doccia fredda. Chiara aveva aperto Facebook. “La BBC ha inserito Matteo Achilli tra i “Next Billionaires e tu e Antonio Lupetti dicevate che era un sito che non funzionava.::” Restai seduto. Non presi il telefonino e non lessi l'articolo. Una decina di messaggi erano arrivati su Facebook nel frattempo. Avevo scritto uno stato su Egomnia qualche giorno prima riflettendo sulla strategia mediatica del fondatore. Solo critiche. Ma nulla. Non mi importava nulla. Proprio nulla. Pensavo al mare. Alla spiaggia. No. Odio...

16 Gennaio 2017

Le fake news uccideranno la pubblicità?

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Chi ucciderà la pubblicità? Facebook o l’Unione Europea? Facciamo una premessa doverosa. La pubblicità è la linfa vitale dei media. Ogni testata giornalistica campa di pubblicità. Con l’avvento di internet molte cose sono cambiate e tutti i media cartacei faticano a trovare modelli di guadagno pubblicitario digitale. L’equivalente digitale della pubblicità tabellare dimostra giorno dopo giorno la sua inadeguatezza: tra soluzioni pop ad blocker e lettori “sgamati”, i media che vogliono raccogliere soldi devo trovare nuovi sistemi. Si è fatto largo di recente una “rivisitazione” dei cari vecchi...

06 Novembre 2016

Il successo di Snapchat celebra la vittoria delle emozioni sulle informazioni

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Snapchat, l’unicorno da 20-25 miliardi di dollari, sta scaldando i motori e si prepara a quotarsi nel 2017 sul mercato, consentendo ai due soci fondatori Evan Spiegel (26 anni, altro che sdraiato!, fidanzato con la modella australiana Miranda Kerr) e Bobby Murphy di incassare cifre spaventose. Hanno fatto bene a rifiutare due anni fa l’offerta di Mark Zuckerberg per “soli” 3 miliardi di dollari! Un tempo per ambire a queste somme bisognava avere un’impresa frutto di generazioni e con migliaia di dipendenti. Oggi Snap Inc. fattura circa 300 milioni di dollari e fino al 2015 aveva meno di 50 dipendenti. Nel 2014 Whatsapp – che...

30 Dicembre 2015

Bonus Economics for Dummies. Un'introduzione

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Come è noto ai più, la legge di stabilità approvata in via definitiva dai due rami del Parlamento nei giorni scorsi contiene un provvedimento che ha destato un particolare interesse. Mi riferisco all’elargizione di 500 euro a favore di coloro che compiranno 18 anni nel corso del 2016. Unico requisito, la residenza in Italia. Da vari media, apprendo che i beneficiari otterranno una carta prepagata utilizzabile per l’acquisto di beni e servizi che contribuiscano alla loro crescita culturale. Libri, quindi, ma non solo. Anche l'ingresso in aree archeologiche, gallerie, monumenti, musei, mostre e spettacoli dal vivo. Il costo? Circa...

05 Novembre 2015

Il club degli unicorni è una bolla o una rivoluzione industriale?

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Pubblichiamo un post di Tobia De Angelis, di LVenture Group, seed investor quotato al MTA di Borsa Italiana, che investe in startup digitali. Tobia collabora con Finsmes, citato da Forbes tra i "100 best websites for entrepreneurs" - TECH BUBBLE O RIVOLUZIONE INDUSTRIALE?  di Tobia De Angelis L’infografica pubblicata da CBInsights fa abbastanza impressione. Oltre 50 “unicorni”, aziende valutate più di un miliardo di dollari, nell’ultimo anno sembra un dato abbastanza chiaro: siamo ad altissimo rischio bolla nel mercato tech privato negli USA. Cerchiamo subito di fare chiarezza: la bolla non c’è in Europa, nonostante il...

23 Ottobre 2015

Così il Fintech punta a innovare il mondo dei prestiti (con Facebook)

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Crescere non è un’impresa da poco. Ci vogliono tenacia, perseveranza e determinazione. E il tutto diventa ancora più difficile in una società come quella attuale in cui ogni nostro comportamento è costantemente monitorato. Nello stesso giorno è possibile diventare il più grande successo dell’anno così come il più grande fallimento. Ventiquattro ore su 24 sotto i riflettori di milioni di social network e basta un piccolo errore, la pubblicazione di uno stato sbagliato o di una foto inappropriata perché la propria reputazione possa essere rovinata. Facebook ne è la prova. Di recente, il social network ormai famoso in tutto il...