18 Gennaio 2023

Perché la riforma del Patto di Stabilità e Crescita così com'è non va

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Dopo mesi di acceso dibattito, a novembre la Commissione Europea ha finalmente avanzato una nuova proposta di riforma del Patto di Stabilità e Crescita (o Sgp, Stability and Growth Pact), l’insieme di regole relative alle politiche di bilancio dei paesi membri che sancisce il tetto al deficit e al debito pubblico. Tocca ora agli stati membri, che dovranno raggiungere un accordo con la Commissione entro gennaio 2024. Come funziona adesso? La storia delle regole fiscali europee è in continua evoluzione, mantenendo alla base due principi cardine: il rapporto debito-Pil dei singoli paesi membri non deve superare il 60% e il deficit...

26 Maggio 2021

Indebitarsi è un po' morire. Da debito a fallimento l'origine delle parole

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Il sostantivo “debito” può essere considerato immediatamente una parola-limite, un elemento semantico raggiunto il quale nei parlanti si attivano degli allarmi congeniti. In questo senso, “debito” è un vero e proprio attivatore psico-sociale, un termine che, tra le altre cose, caratterizza, direttamente o indirettamente, la vita della maggior parte dei membri d’una comunità economico-civile. È pur vero che, in talune circostanze, può mutarsi in un ‘obbligo scelto’: per esempio, nel caso in cui si faccia un acquisto di piacere, per così dire; ma è altrettanto vero che trovare un debitore soddisfatto e contento è assai...

07 Gennaio 2020

Sì ma se il ceto medio scompare, chi comprerà la mia auto elettrica?

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Nessuna altra nazione nella storia può essere identificata con l’automobile come gli Stati Uniti. Il modello T della Ford innescò un cambiamento profondo negli usi e costumi americani per poi propagarsi su scala mondiale. Ma ancor di più il cambiamento era legato al modo in cui quelle auto venivano prodotte. Il termine fordismo fa parte ormai del patrimonio linguistico mondiale. Nel 1914 la Ford model T costava 448,60 dollari, la metà di quanto costava nel 1910. Nel 1921 il costo dimezzò ulteriormente. La fabbrica di Highland Park produceva una macchina ogni 12 ore 08 minuti nel 1909: raggiunse 2 ore 35 minuti nel 1913.  Questo...

12 Agosto 2019

Prosegue il deleveraging delle imprese italiane: è un dato positivo?

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Il Sole 24 Ore del 26 luglio scorso ha riportato un grafico che ha attirato la mia attenzione: la quota percentuale dei margini industriali lordi “eroso” dagli interessi sui debiti finanziari è in continuo calo, e questo avviene in tutte le categorie di imprese, sia quelle molto piccole che quelle grandi. È quanto emerge dai dati elaborati da Cerved nel suo Osservatorio Bilanci 2018, pubblicato recentemente, che censisce i dati di 173 mila imprese italiane. Effettivamente, gli ultimi 10 anni sono stati forieri di molti cambiamenti nel variegato mondo della finanza ed in particolare delle modalità con cui le aziende si...

14 Maggio 2019

Così i terrapiattisti hanno contagiato anche la politica e l'economia

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La terra sarebbe piatta e noi tutti saremmo vittime di un complotto ordito da un movimento occulto allo scopo di negare l’esistenza di Dio. Di conseguenza, gli astronauti sarebbero degli attori e la Nasa una specie di Disneyland. Il 12 maggio scorso, cioè "poche ore" fa, non nell’Anno Domini 1633 (…il 22 giugno del 1633 Galilei fu condannato), s’è tenuto a Palermo il convegno dei terrapiattisti, un gruppo di personaggi talmente fantasioso e audace da dichiararsi pronto a negare addirittura la forza di gravità. Audentes fortuna iuvat? Di certo, ce ne scandalizziamo, ci lasciamo percorrere da un brivido comico-sprezzante e...

07 Febbraio 2019

La capanna dello Zio Sam: l'immobiliare USA e le riflessioni per l’Italia

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Vi starete chiedendo cosa c’entra il debito americano con il mercato immobiliare italiano… I tassi di interesse della Federal Reserve e il whatever it takes di Draghi vi dicono qualcosa? Se ancora non ci siamo, mettiamola così: crisi finanziaria 2008, la Federal Reserve compra debito e abbassa i tassi di interesse. La gente non tiene i soldi in banca (bassi tassi) ma li usa. I soldi girano, l’economia si muove dopo la crisi. L’Europa ci mette qualche anno, poi decide di lanciare il quantitative easing. Mario Draghi tira fuori il bazooka (siamo nel 2015) e insegue la Federal Reserve. Anni di vacche grasse, i tassi sono bassi,...

14 Marzo 2017

La crisi del 2008 più costosa del New Deal?

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Si è detto e scritto tante volte che la crisi del 2008 è stata la peggiore dal 1929. Anzi è nata un’ampia letteratura che paragona gli esiti della crisi iniziata nel ’29 – i disastrosi anni ’30 – ai giorni nostri e in effetti ci sono tante verosimiglianze, a cominciare dal ritorno in voga della teoria della stagnazione secolare, elaborata in quegli anni, fino alla voglia di protezionismo che all’epoca contagiò tutta l’economia globale. Al di là di ciò esiste un’altra controprova per asseverare la verosimiglianza delle due crisi. Ossia la quantità di risorse che il governo Usa ha dovuto mettere in campo per far...

10 Marzo 2017

La montagna del debito americano a quota 20mila miliardi di dollari

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Pubblichiamo un post di Paolo Migliavacca, esperto di geopolitica, collaboratore del Centro Einaudi di Torino - Grecia? Italia? Portogallo? Tra i Paesi che destano i maggiori timori in materia di debito pubblico, pochi pensano siano compresi gli Stati Uniti. Che invece stanno per tagliare il traguardo cruciale dei 20mila miliardi di dollari (al netto di altri 3.125 miliardi dovuti dai singoli stati e dalle municipalità locali). La data fatidica, giorno più giorno meno, è fissata nelle prossime settimane. Al di là della cifra assoluta, pur in sé molto significativa, sono una serie di raffronti ad acuirne il rilievo. Il debito...

09 Febbraio 2017

Otto lezioni, anzi nove, dalla crisi greca

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Riavvolgendo il nastro della cronaca, d’improvviso il Fmi ci riporta all’estate del 2015, quando i prestiti in scadenza che la Grecia avrebbe dovuto in qualche modo onorare a pena di default, infiammarono di chiacchiere e manifestazioni le nostre giornate di allora. Quell’estate finì con il fondo Esm che accordava un finanziamento da 86 miliardi alla Grecia (l’89% del Pil) in cambio del quale il governo avrebbe dovuto fare alcune cose. Quasi due anni dopo, rieccoci, in un anno funestato da elezioni di sostanza come quelle francesi e quelle tedesche, e di nuovo prestiti greci in scadenza, che proprio come due anni fa, matureranno...

29 Novembre 2016

Perché Mps è un problema nostro, mentre Deutsche Bank è un problema di tutti

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L’introduzione del bail in nelle regole europee ha sortito un effetto chissà quanto previsto dai suoi fantasiosi inventori. Ha creato, accanto ai normali strumenti di debito, una sorta di debito “minato”, pronto a esplodere non appena si verifichi il click di una qualche disgrazia nella banca che l’ha emesso. Il caso di Mps, è l’esempio più vicino a noi di come funzioni e gli effetti che provochi questo debito a orologeria. Ma non è certo l’unico. Al contrario, la tematica è talmente sensibile che la Bce ha ritenuto opportuno farne oggetto di un approfondimento nella sua ultima financial stability review. Non è...