11 Dicembre 2017

La fuga dei giovani dall’ospizio Italia. Come dargli torto?

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Trentottomila mila giovani adulti, il 28,5% dei quali laureati, nel 2016 hanno abbandonato l’Italia secondo quanto ci racconta Istat. Questo dato, che fa riferimento alla classe d’età dei 25-39enni, è solo la punta di un iceberg sul quale la nostra già periclitante demografia rischia di andare a sbattere, affrettando quella trasformazione dell’Italia in un gigantesco ospizio a cielo aperto, visto che sempre nel 2016 i dati Istat ci dicono che sono nati circa 12 mila bambini in meno. Non riesco a dar torto a questi emigranti italiani per la semplice ragione che molto probabilmente là fuori troveranno quello che qui non...

06 Dicembre 2017

Inquinamento e salute, le politiche della mobilità non servono a (quasi) niente

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L'autore di questo post è Francesco Ramella, ingegnere dei trasporti; insegna "Trasporti e Logistica" presso l'Università di Torino; research fellow dell'Istituto Bruno Leoni e di IREF; vicepresidente di Bridges Research - Nelle scorse settimane, a seguito del superamento di alcuni limiti previsti dalla vigente normativa europea, sono stati attuati divieti di circolazione estesi anche a veicoli di recentissima immatricolazione e si è riproposta come misura strutturale il potenziamento dei trasporti collettivi. Tali provvedimenti vengono di norma giustificati alla luce della "emergenza smog". Ma siamo davvero in presenza di una...

03 Dicembre 2017

Il surreale dibattito sulle pensioni dice che se i giovani restano sdraiati perdono

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Gli autori del post sono Guido Ascari, professore di Economia, Università di Oxford e di Pavia, e A.B. Seico, senior economist in una SGR - Scriviamo perché siamo preoccupati. Preoccupati dal livello del dibattito pubblico in generale, e sulle pensioni in particolare. Siamo due economisti: uno da poco rientrato dall’estero e l’altro in contatto giornaliero con i mercati, e facciamo fatica a comprendere come sia possibile che il dibattito politico attuale, e cioè ormai in campagna elettorale, presenti spesso in riferimento alle pensioni una serie di falsità e di omissioni che andrebbero denunciate fortemente. È invece...

30 Novembre 2017

Ma il Jobs Act non doveva mettere fine al precariato?

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Nel valutare la riforma del lavoro del 2015, è doveroso partire dagli obiettivi iniziali. Tra questi, uno tra i principali, era il miglioramento della qualità dell’occupazione. Sia la riduzione delle tutele ai lavoratori, tramite la tanto discussa abolizione dell'articolo 18 e l'introduzione del sistema a tutele crescenti, che la decontribuzione, avrebbero dovuto incentivare le imprese ad assumere con i nuovi contratti a tempo indeterminato. In effetti, nel 2015, il primo anno di attuazione delle riforme, si è verificato un notevole aumento della quota di contratti a tempo indeterminato, che sono arrivati a costituire l'81% della...

28 Novembre 2017

Prova a prenderli. Hacker, cybersecurity e politiche economiche (parte 2)

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Gli autori di questo post sono Claudia Biancotti e Riccardo Cristadoro, Senior Economist e Senior Director del Dipartimento di Economia e Statistica della Banca d’Italia* – Il Regno Unito è a tutt’oggi l’unico Paese che pubblichi statistiche ufficiali sulla frequenza e il costo economico degli attacchi cyber contro le imprese. Lo fa attraverso la Cyber Security Breaches Survey (CSBS), un’indagine campionaria che copre l’intero settore privato. Secondo la CSBS, metà delle imprese britanniche ha subito almeno un attacco nel 2017, ma l’incidenza è maggiore nei settori che trattano molti dati in formato elettronico o...

24 Novembre 2017

L'eterna fuga dalla realtà che danneggia democrazia ed economia

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In tutti i contesti della vita l'istinto umano a sfuggire dalla realtà, quando essa è distante dai propri desideri e aspettative, produce danni. Facciamo alcuni esempi concreti tratti dalla vita di ognuno di noi: Casa: se abbiamo comprato una casa nel periodo in cui i prezzi erano alti e poi si sgonfia la bolla e noi abbiamo bisogno di rivenderla, decidiamo di aspettare fino a quando il prezzo non "tornerà" ad essere almeno quello che abbiamo pagato. Questa aspettativa è equivalente a voler vendere un prodotto il cui prezzo di mercato è basso a un prezzo alto e quindi non troviamo alcun compratore. Lavoro: dati gli studi che...

07 Novembre 2017

La retorica illusoria del nostro "diritto allo studio" e l'esempio inglese

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«I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi». Così recita il terzo comma dell’articolo 34 della Costituzione, mettendo – in via di principio – tutti d’accordo. Attuare effettivamente però un principio di tale portata non è mai semplice. A livello universitario lo Stato italiano prova a darvi attuazione, principalmente, con un sistema di borse di studio assegnate agli studenti sulla base del reddito familiare e del merito scolastico. Per chi non usufruisce delle borse, i costi di iscrizione alle università pubbliche sono in ogni caso relativamente contenuti,...

04 Novembre 2017

Credetemi, andare a scuola (e uscire) da soli può fare bene anche al Pil

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Nelle scorse settimane, a parità di normativa vigente, è scoppiato il caso dell'uscita in autonomia dei ragazzi da scuola. Il ministro Fedeli è scivolata su una buccia di banana a seguito di una sentenza della Cassazione che confermava la condanna di autista, Ministero e Comune per eventi accaduti 7 anni prima e che ha portato alla tragica morte di un bambino fuori da scuola. Ha pubblicamente sostenuto che le madri (sì le madri, non i genitori) dovevano andare a prendere i figli a scuola e che se per caso lavoravano c'erano i nonni. E comunque che bisognava ottemperare alla legge e quindi non si potevano lasciar uscire i bambini da...

28 Ottobre 2017

Crisi d'impresa, vi spiego perché la parola fallimento non mi mancherà

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La pubblicazione qui su Econopoly dell’articolo di Giuseppe Amoroso mi ha spinto a qualche riflessione, non troppo tecnica ma anzi anche un po’ “sentimentale”, sulle evoluzioni della disciplina della crisi d’impresa negli ultimi due decenni. Mi occupo infatti di questo aspetto della vita dell’impresa, cioè la loro malattia e talvolta, purtroppo, morte, da quasi 20 anni; me ne sono occupato in maniera piuttosto costante, con alcune doverose pause, sia come consulente finanziario, esterno alle imprese, sia come manager interno, una figura che si è resa sempre più necessaria e che ha fatto nascere la posizione, che ho talvolta...

24 Ottobre 2017

Più collegi sindacali per tutti, così la riforma del fallimento può mettere in crisi le Pmi

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L’11 ottobre anche il Senato ha dato il via libera alla Legge che delega il Governo ad emanare uno o più decreti legislativi al fine di riformare quello che eravam soliti chiamare diritto fallimentare. Tra le novità, desta sicuramente curiosità la nuova procedura di allerta, che dovrebbe rappresentare uno strumento volto alla «composizione assistita della crisi» al di fuori delle aule di un tribunale ed avente natura confidenziale. Può innescarla in primo luogo il debitore, entro sei mesi «dal verificarsi di determinati indici di natura finanziaria (...)», l’organo di controllo della società, quindi collegio sindacale (o...