Econopoly


Numeri idee progetti per il futuro

14 Dicembre 2016

Chi vuole diventare ricco con il panettone?

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Il panettone a Natale è una tradizione. A mio avviso è anche un’opportunità per far soldi, non solo nel periodo delle renne, ma durante tutto l’anno. Facciamo il punto. “Cresce il business del panettone fino a 60 milioni di euro, 2,5 milioni in più rispetto allo scorso anno, +5%. Il giro del business che vale circa un quarto delle vendite in pasticceria di questo periodo.” Emerge da un'indagine della Camera di Commercio di Milano su oltre trenta pasticcerie artigianali milanesi contattate in questi giorni. Ora, in totale le pasticcerie artigianali (per lo più associate a Unione Artigiani di Milano) che hanno aderito...

13 Dicembre 2016

La festa sui mercati e il parallelismo fra Trump e Reagan

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Che ci fosse aria di festa sui mercati internazionali è evidente da diversi giorni, se non settimane. L’umore degli investitori si è decisamente orientato al positivo già all’indomani delle elezioni del nuovo presidente statunitense, ed è diventata talmente visibile, questa intonazione, che la Bis, la Banca dei regolamenti internazionali, ha ritenuto opportuno sottolinearla nella sua ultima Quarterly review. La banca di Basilea ha pubblicato un grafico dove si osserva un parallelismo molto interessante fra l'andamento dei mercati dopo l'elezione di Trump e quello che si registrò all’indomani dell’elezione di Ronald...

13 Dicembre 2016

La sfida epocale dell’immigrazione e l’irriverenza di Bello FiGo

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Nella lettera inviata alla Commissione Europea lo scorso 27 ottobre, Pier Carlo Padoan spiegava, tra le varie voci, i costi dell’emergenza migranti affrontati dall’Italia. Fino a quella data sono state 156.705 le persone salvate nel 2016, superiori al numero totale dei salvataggi effettuati nel 2015, il triplo rispetto al 2013 e sulla scia del picco raggiunto nel 2014. Una spesa di 3,3 miliardi di euro nel 2016 (superiore di circa il 360% rispetto al 2011), che potrebbe salire fino a 4,2 miliardi nel 2017. Si tratta di numeri importanti, in uno scenario complessivo preoccupante che denota carenze sia a livello europeo sia italiano...

10 Dicembre 2016

A volte fare impresa è anche spalare nel fango

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È da un po’ di tempo che manco da queste pagine, il lavoro purtroppo o per fortuna sottrae tempo alla piacevole ed utilissima (almeno per il sottoscritto) abitudine di scrivere e di fissare, un tempo si sarebbe detto su carta, qualche riflessione da condividere ed arricchire grazie ai numerosi commenti che solitamente suscitano. Le imprese di famiglia si trovano oggi ad affrontare sfide e scenari molto diversi rispetto al passato. Parlando con gli imprenditori, ritagliandosi del tempo davanti ad una tazza di caffè, si riscoprono molte evidenze già sottolineate dalla dottrina: • Carenza capitali di famiglia, ridottisi dopo anni di...

08 Dicembre 2016

Globalizzazione, lavoro e diseguaglianze: alle radici del neoprotezionismo

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Pubblichiamo un post di Andrea Festa*, dottore di ricerca in economia e funzionario pubblico, autore di pubblicazioni su tematiche di economia e politica fiscale. Collabora con lavoce.info e nelmerito - Una chiave di lettura delle elezioni americane è quella che le considera un segnale di discontinuità nei confronti di un’epoca di crescita economica con profonde diseguaglianze nella sua distribuzione e che ha visto la progressiva sostituzione del lavoro tradizionale – a tempo indeterminato e relativamente stabile – con moderne forme di lavoro a tempo determinato, parziale, autonomo o instabile. Secondo l’OCSE, infatti, nei...

06 Dicembre 2016

Milano è stanca di caricarsi il fardello Italia?

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Il referendum appena concluso ha dimostrato come lo stato dell’economia condizioni gli elettori. Infatti nelle cento città italiane con il maggior tasso di disoccupazione, il “no” ha vinto con il 65,8% dei voti. Nelle cento città con meno disoccupati, il “Sì” ha vinto con il 59% (via @you_trend). Il fatto che a Milano abbia vinto – sia pure di misura – il “Sì” fa pensare. L’impressione di alcuni è che Milano sia stufa di trainare l’Italia tutta, che voglia rimanere attaccata alle Alpi (Ugo La Malfa, cit.), senza caricarsi sulle spalle il fardello italiano, che ostacola qualsiasi piano di azione di lungo termine....

05 Dicembre 2016

L'industria 4.0 e il futuro dell'occupazione, ovvero un uomo e un cane

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“L’industria del futuro avrà solo 2 dipendenti: un uomo e un cane. L’uomo sarà li per nutrire il cane. Il cane sarà lì per evitare che l’uomo tocchi qualcosa” (Warren Bennis). Il termine industria 4.0 si riferisce a una combinazione di numerose innovazioni, nell’ambito della tecnologia digitale, che stanno raggiungendo la maturità evolutiva in questo tempo. Tra le tecnologie che fanno parte di questo ecosistema possiamo includere: robotica avanzata, intelligenza artificiale, sensori evoluti, cloud computing, internet delle cose, acquisizione e analisi dei dati, fabbricazione digitale (includendo la stampa 3d) software...

02 Dicembre 2016

La buona, la brutta e la cattiva inflazione

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Pubblichiamo un post di Andrea Garufi, quadro direttivo bancario appassionato di macroeconomia. Collabora al blog Piano Inclinato con una sua rubrica di storia del pensiero economico - L’inflazione è una gran brutta bestia: per i consumatori, per i prestatori di fondi, per gli stessi economisti. Per questi ultimi è un blob che sfugge alle previsioni e anche ad un preciso inserimento in qualunque cornice teorica macroeconomica; per i consumatori è uno spettro che mangia potere di acquisto e espone il bilancio familiare a diete dimagranti; per chi presta fondi, le banche per esempio, rappresenta il rischio di aver rinunciato oggi ad un...

01 Dicembre 2016

Banche, il colpo non audace dei regolatori europei

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Discreto interesse ha suscitato il pacchetto di norme in materia bancaria proposto dalla Commissione Europea il 23 novembre anche se si tratta di questioni note ed in discussione già da tempo. Nessun vero fulmine a ciel sereno. I canali di informazione hanno comunque dato un particolare rilievo all'introduzione di un vincolante Leverage Ratio (LR) al 3%, un modo di limitare la leva bancaria e rischi connessi. Voglio spendere qualche parola sul punto. La “leva” è la capacità estendere l'attività ad un multiplo dei mezzi proprî (chiaramente essendo disponibili le ulteriori risorse necessarie): nei fatti è l'inverso della...

29 Novembre 2016

Perché Mps è un problema nostro, mentre Deutsche Bank è un problema di tutti

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L’introduzione del bail in nelle regole europee ha sortito un effetto chissà quanto previsto dai suoi fantasiosi inventori. Ha creato, accanto ai normali strumenti di debito, una sorta di debito “minato”, pronto a esplodere non appena si verifichi il click di una qualche disgrazia nella banca che l’ha emesso. Il caso di Mps, è l’esempio più vicino a noi di come funzioni e gli effetti che provochi questo debito a orologeria. Ma non è certo l’unico. Al contrario, la tematica è talmente sensibile che la Bce ha ritenuto opportuno farne oggetto di un approfondimento nella sua ultima financial stability review. Non è...